L'ultimo treno Mi piace

Un viaggio nel passato con l'ultimo treno forestale a vapore a scartamento ridotto dell'Europa

Mocanita

Mi trovo alla stazione feroviaria Viseul de Sus nel nord della Transilvania, in Maramures, sula valle del torrente Vaser per un viaggio fotografico in "mocanita", un treno a scartamento ridotto( 760 mm), una zona ricca di boschi, incontaminata, quasi disabitata.

Vasile

Vasile, il meccanico del treno con oltre 20 anni di lavoro mi fornisce alcune informazioni riguarda la storia del posto, le curiosità, il suo amore per i treni da una vita.

Mocanita

La zona del Vaser è conosciuta per oltre cento sorgenti di acqua minerale. Nel 1800 i tipteri sono portati dall'amministrazione dell'Impero austriaco a colonizzare la zona e scelgono di stabilirsi lungo la valle del fiume in un quartiere che anche oggi è conosciuto come Tiptari. Sono stati i primi a costruire le dighe e valorizzare il legno della zona , trasportando il legno degli alberi su zattere per decine di kilometri fino a Viseu. La ferrovia fu costruita nel 1932 da una ditta austriaca che aveva ricevuto il diritto di sfruttare le risorse della zona. Era un passo tecnologico importante rispetto al trasporto sulle zattere . Lunga cca 60 km fino alla stazione Comanu, a soltanto due kilometri da Ukraina. Funzionavano secondo un sistema semplice, in salita la locomotiva tirava i carri vuoti mentre in discessa carichi di legna andavano da soli, grazie al proprio peso. La locomotiva regolava solo la velocità. Durante questo viaggio in Maramures, mi rendo conto che qui il legno non è soltanto un materiale di costruzione, ma sotto le mani dei artigiani prende un'animo, acquista personalità conservando lo spirito dell'albero. Le case, i portici, le chiese hanno un significato speciale.

Ancora qualche manovra sui binari, i feroviari con gesti rapidi e precisi fanno i ultimi controli. In carrozza. Si parte...

Accompagnati dal suono delle rotaie passiamo lentamente accanto ai e ultimi villagi, Novat, Cozia e Novicior. La gente sente il treno da lontano e escono a salutarci con un sorriso sincero. Il passaggio del treno qui è naturale come il canto del gallo. Attraversiamo ponti e tunnel, i boschi in questa stagione autunnale ci regalano dei colori meravigliosi.

Spero un giorno cara Mocanita di tornare sulle tue panchine e ritrovare quella sensazione di pace, quelle emozioni, il profumo di bosco di legno e acqua.
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