Sara ha 22 anni, studia Sociologia all'Università degli Studi di Salerno. Vive a Contursi Terme (sa), con i suoi genitori e due gemelli. Da bambina aveva tante passioni, tra cui suonare la chitarra e la fotografia. Purtroppo la chitarra, nella vita di Sara è arrivata, quella che ha ritardato invece è stata una fotocamera. La sua prima macchinetta è stata una Kodak, tenuta gelosamente, come un qualcosa di prezioso, ma morta dopo pochi mesi da una brutta caduta causata di nascosto dalla sorella. Da quel momento, sia per punizione che per problemi economici, Sara usava fotocamere altrui, telefonini. A distanza di 8 anni, è riuscita a farsi regalare un Bridge per il suo compleanno, acquistata con sacrifici, nonostante la crisi economica che vive il nostro paese. Trovato per caso un corso fotografico gratuito all'università, leggendo nel tempo libero libri e navigando su internet, anche per scoprire i veri maestri della materia, Sara impara un po di cose sulla fotografia. Ama fotografare paesaggi, ritratti, e tutto ciò che le trasmette qualcosa. Un fotografo le disse: "È un'illusione che le foto si facciano con la macchina, si fanno con gli occhi, con il cuore, con la testa". Scoprì che era una citazione di Henri Cartier-Bresson.
Partecipa a questo concorso con una bridge. Spera di vincere una reflex.