Lavinia Longhetto nasce nel 1986 a Motta di Livenza, in provincia di Treviso.
Dopo aver conseguito la maturità classica/linguistica, supera gli esami di ammissione per entrare all’ Accademia di Belle Arti di Venezia, città a cui resta estremamente legata anche dopo gli anni di università.
Iscritta al corso di Grafica d’arte, impara e si appassiona all’arte dell’incisione su zinco e legno e, successivamente, alla calcografia, sperimentando differenti supporti e materiali di copertura della lastra.
Nel 2009 consegue la laurea triennale in Grafica d’arte scrivendo una tesi storico-grafica su Egon Schiele e sulle quasi sconosciute opere incisorie dell’artista viennese.
Nel settembre del 2010 partecipa ad un workshop artistico ad Alessandria d’Egitto, avente come tema il Mediterraneo, elemento chiave e di interrelazione culturale tra gli studenti delle rispettive Accademie di Venezia, Istanbul e Alessandria d’Egitto.
Frequenta il biennio specialistico in Grafica d'arte e si laurea a pieni voti nel 2012, con una tesi riguardante la violenza e gli effetti che questa ha sul corpo, sia dal punto di vista interiore che esteriore.
Il disegno è il suo principale strumento d’espressione, e la fotografia diventa negli anni una sorta di guida e processo di lunga sperimentazione che precede i suoi disegni.
I soggetti di cui attualmente si occupa sono corpi femminili, mostrati mai per intero ma in particolari.
Ispiratori, nei suoi recenti lavori, sono il pittore Francis Bacon, il pluri-artista
Arnulf Rainer e la fotografa Francesca Woodman.
Parallelamente ai disegni, ai dipinti, alle illustrazioni e alle incisioni, Lavinia decide di riprendere in mano la fotografia.
L'apprezza, la studia e la sperimenta, abbandona l'idea di fotografia come guida ai disegni e inizia a scattare.
Tutt’ora Lavinia è impegnata in corsi di studio per arricchire la sua formazione nelle varie espressioni artistiche.