Biografia
Giordano Stanislao nasce ad Avellino, nel cuore della verde Irpinia, il 16 Novembre 1960 in una famiglia dove l’arte e l’amore per il bello sono elementi che caratterizzano la vita quotidiana.
Suo padre, Ciro, ragioniere di professione, era un grande cultore della letteratura in generale e della poesia in particolare, autore di toccanti componimenti poetici, precursore già nel lontano 1930 degli ideali dell’Europa Unita, pioniere di circoli culturali e ricreativi, proprietario del primo cabaret di Avellino, era conosciuto in città come il “poeta”.
All’età di 13 anni, Stanislao parte con la sua famiglia per un viaggio alla scoperta delle bellezze architettoniche e paesaggistiche italiane, che riesce ad apprezzare grazie all’esperta guida paterna, in occasione del viaggio riceve in regalo la sua prima macchina fotografica, una Zenith B.
Questa esperienza lo segnerà in modo indelebile. Stanislao, di fronte alle estasianti bellezze dei monumenti italiani, alle scene di vita quotidiana, alle piazze brulicanti di vita e di lavoro, basti pensare al mercato di piazza del Popolo ad Avellino, vero cuore pulsante della città prima del terremoto, matura la consapevolezza che la fotografia sia uno dei mezzi più immediati per trasmettere, per immortalare, l’immenso svolgersi della vita in tutte le sue forme.
Inizia così a coltivare la sua passione per il disegno dal vero e a sperimentare varie tecniche pittoriche. Dopo la scuola dell’obbligo, per coltivare le sue passioni, Stanislao si iscrive all’Istituto d’Arte “P.A. De Luca” di Avellino, dove inizia il suo primo approccio teorico-pratico con le arti figurative ed in particolare con la fotografia.
Continua poi la sua formazione, frequentando corsi di specializzazione, ma la sua intraprendenza e il suo spirito di innovazione, lo portano ben presto a sperimentare nuove tecniche per lo sviluppo fotografico e per la realizzazione di foto, creando ad esempio filtri personalizzati, che posti tra l’obiettivo e l’oggetto fotografato variano l’inquadratura e il risultato finale.
Nel 1982 apre il suo primo studio fotografico, con annesse una camera oscura per lo sviluppo delle pellicole ed una sala posa. Si specializza quindi nella ritrattistica e nelle foto di cerimonia, diventando in breve anche molto richiesto per la realizzazione di book-fotografici per aspiranti modelli.
In questo periodo partecipa a numerosi concorsi fotografici, durante i quali gli vengono attribuiti premi e riconoscimenti per le sue opere in bianco e nero e per i ritratti dei più noti artigiani avellinesi, tra i quali Sica, artista ineguagliabile nella lavorazione del bronzo.
Le foto realizzate da Stanislao non sono mai banali, ma colpiscono per l’intensità espressiva delle persone ritratte,
che egli con il suo proverbiale savoir-faire riesce a mettere a proprio agio, cogliendo gli aspetti peculiari delle persone immortalate dai suoi scatti.
Nel 1997, dal suo incontro con l’informatica, nasce una nuova passione: l’elaborazione digitale delle foto, con l’avvento dell’era digitale si assiste ad una standardizzazione dell’elaborazione delle immagini; ma per Stanislao il concetto di standardizzazione mal si concilia con il concetto di arte intesa come creazione.
Per questo Stanislao oltre alla particolare maestria con la quale realizza le sue foto, curando in particolare lo studio della luce, si occupa di elaborarle in digitale personalmente, per sé e per altri colleghi, dedicando tutto il tempo necessario affinché l’immagine sia davvero una creazione unica ed irripetibile, come unici ed irripetibili sono i momenti e le persone ritratte.
La fotografia rende immortali, tramanda le immagini ai posteri, trasmette sentimenti e sensazioni e Stanislao, consapevole dell’enorme responsabilità connessa alla sua arte, la esplica con perizia e passione.