Biografia
Nasco nel 1956, a Foggia. I miei primi contatti con la fotografia sono stati con una rollei biotica di mio padre che conservo ancora.
All’inizio ero più attratto da altre forme d’arte. Solo quando arrivo all’università (nel lontano 1974) riprendo a giocare con la macchina fotografica e acquistai una yashica fx-3. Giocavo in camera oscura, ma la macchina la usavo per le architetture e le scene urbane.
Pochi paesaggi e ancor meno persone, come diceva mio padre, pietre, tu fotografi pietre. Restava fuori da tutto l’altro mio grande amore: il mare. Per me il mare è buona parte della vita, solo mia moglie ed i miei due bellissimi figli riuscirebbero, a tenermene distante; al mare ho dato molto e dal mare ho ricevuto tanto.
Se da una parte iniziavo a viaggiare, grazie ai primi lavori, dall’altra iniziavo i primi corsi da sommozzatore. Grazie ad alcuni amici avevo cominciato a scrivere qualche articolo per alcune riviste di viaggio (Plein Air, il Gommone, Nautica) e mi sembrò scontato portare la macchina subito con me. La prima macchina, una Nemrod, e poi una nikonos III, ma il sogno era di portare una reflex sotto le onde.
Quando acquistai una custodia Nimar mi sembrò di toccare il cielo. Quanti insuccessi e quante parolacce: erano più le volte in cui qualcosa andava storto.
Cominciò a migliorare la situazione, quando, ritornai alla nikonos con una bellissima V. I primi successi e poi il grande passo, passare da contax a nikon e provare le custodie vere, quelle personalizzate. La mia prima nikon terrestre è stata la 801, seguita da 801s, 90, 90x fino al più grande dei miei amori, la fantastica f100, sempre nelle custodie costruite dal salernitano Sanfelice, un grande fotosub. Le macchine le ho anche allagate: una nikonos III, una nikonos V (funzionava alla fine solo con alcuni tempi manuali), una 801s.
Ho pubblicato e pubblico molto ed ho avuto la possibilità di conoscere tanti dei grandi nomi della fotosub italiana: Dilenge; Sanfelice, Giulianini; Rinaldi; Ferro, Cipriani; Pignataro; Fiore; Palbiani e tanti altri.
Ultimi lavori: con il gruppo archeosub dell'Università e con ASSO, il libro dei pesci; la solita presenza in vari calendari; molte mostre; alcune foto sono al bit in alcuni stand (credo di essere alla 5 o 6 presenza); alcune sale del Museo di Storia Naturale della mia città. Mi piacerebbe fare una mostra sulle bellezze dei mari del mondo (continuo a viaggiare ma ho smesso da tempo la collaborazione con le riviste) nella mia città ma non ci sono riuscito mentre le mie foto sono state in mostra a Napoli,Termoli, Giovinazzo, Corato, Palermo e Bari. I nuovi lavori con Officina Fotografica, e le relative mostre, libri e dvd. L'intervista al canale satellitare Francese Biotope.
Sono istruttore sub, istruttore fotosub, (tante inutili patacche). Ho più di cinquemila immersioni effettuate ed ora, che mi immergo poco, non faccio mai meno di cento immersioni l’anno.
Ho gestito dal 1989 al 2002 un centro immersioni alle isoleTremiti che restano la mia seconda casa ( e di cui sto curando una guida che è di prossima uscita). Adesso sto ritornando a fotografare la gente e fare reportage e di ciò devo ringraziare gli amici dei forum NITAL, di cui sono il responsabile per la sezione di fotografia Underwater.
Attrezzatura fotografica nikon d500, d7200, lenti 10/17 -10/20-35-85- 70/300- 200/500 - un moltiplicatore nikon 1,4; una sony rx100 mark IV; una panasonic fx300, una rollei biottica; una nikonos II, due sb 800; 2 inon z240, due sea&sea 120; una custodia nauticam per d7200 tre oblò e prolunghe varie; tre cavalletti ed un monopiede
Potranno recidere tutti i fiori, ma non potranno fermare la primavera. Pablo Neruda
Siete già nudi. Non c'è nessun motivo per non seguire il vostro cuore. Steve Jobs