I AM | F4SMAX

Sono nato a Torino nel 1965, vivo a Grugliasco.
Inizio la professione nel 1986 da autodidatta con licenza di fotografo rilasciata dalla questura, i miei maestri sono stati Pino dell'Aquila, Renato Leone, Giovanni Fontana e Michele Rubino.
Nel 1989 ho cominciato a fotografare a teatro per il teatro Nuovo, l'Alfieri, l'Erba in bianco e nero utilizzando Nikon FM, F3 ed F4s: i rulli li sviluppavo e stampavo io con un IFF Duogon s.
Con le fotografie di teatro partecipo alle selezioni per la sezione Photosalon della biennale di fotografia di Torino, venendo scelto. Insieme a me anche Giorgia Fiorio col suo lavoro Red Gloves e Paolo Pellegrin, futuro fotografo Magnum, col lavoro sui clochards. Ho l'occasione di presentare i miei lavori e ricevere apprezzamenti da Grazia Neri e Ken Dami.
Grazie alla vetrina offerta dal Photosalon, inizio a collaborare con la facoltà d'architettura di Torino documentando in bianco e nero una serie di stage con i massimi nomi dell'arte povera tra i quali Mainolfi, Icaro, Zorio.
Lascio la fotografia di scena nel 1992 e mi avventuro nella fotografia di reportage, pubblicitaria ed industriale, annoverando tra i clienti importanti nomi dell'industria piemontese ed italiana (Abac-Balma compressori, gruppo ITCA, gruppo Bodino, gruppo Bitron).
Collaboro con la Philip Morris International fotografando eventi sportivi quali gli Internazionali di Tennis, Motomondiale e Formula 1 e documentando tutte le attività ove siano presenti i marchi del brand.
In studio ho lavorato con banchi ottici Sinar P e P2, nel medio formato con Hasselblad e Zenza Bronica, nel formato 135 ho sempre preferito Nikon.
Nel 2000 abbandono la professione, decidendo di ritornare a praticare la fotografia come pura passione.
Attualmente fotografo con corpo Nikon D5100 + battery grip, obbiettivi uso il mio caro vecchio Nikkor 24-120 (focheggio manualmente, ma non è un problema: con la FM e la F3 a teatro lavoravo così), zoom Nikkor 18-55 e zoom Nikkor 55-300 che adoro, infine un Sigma professionale 10-20 f. 3,5 fisso. Uso ancora la F4s, sviluppando i negativi in casa e scannerizzandoli in HD.
I miei esordi nella professione mi hanno segnato moltissimo, tanto da essere ancora affascinato dalla fotografia di scena e dal bianco e nero: non ho più le mani in ammollo del D76 e nell'Hypam, ora la post produzione la eseguo con Photoshop CS3.
Avendo iniziato come assistente di Pino dell'Aquila, la fotografia d'architettura è un'altra grandissima passione.
Ho la fortuna di avere sposato una meravigliosa donna peruviana, pertanto il Perù è diventato la mia seconda patria e non esiste al mondo paese più fotogenico.
Nonostante abbia lavorato con i primissimi dorsi digitali AGFA per banchi ottici fin dal 1995, appartengo alla vecchia scuola professionale: il rullino ha 36 pose e costa, quindi scatta in maniera ponderata. E non guardo mai gli scatti nel visore: so quello che faccio.