I AM | DEENO

Armando Capochiani, noto come Deeno, è un fotografo italiano e rinomato executive chef. Fin dai suoi primi anni manifesta una forte passione per l'arte e l'architettura, anche se per volere del la sua famiglia lo ha perseguito un percorso diverso frequentando la Scuola Alberghiera dove inizia la sua carriera in molti ristoranti delle coste italiane con grande entusiasmo. Dopo il diploma, grazie all’abilità innata d’imparare facilmente le lingue straniere ha deciso di viaggiare per il mondo per ampliare e affinare le sue conoscenze culinarie apprendendo diverse culture e tecniche alimentari soprattutto in Inghilterra, Arabia Saudita e Cina.
L'amore per la fotografia è arrivato solo in seguito. Circa cinque anni fa, con l'esigenza pratica di mostrare le sue creazioni culinarie ai ristoratori, ha iniziato a fotografare i suoi piatti. Grazie alla fotografia ha ritrovato la sua passione per l'arte. L'ispirazione viene da ogni input, dai dipinti così come dal suo lavoro. Il suo motto di vita può essere riassunto in poche parole: “la semplicità è l’ultima delle sofisticazioni”..come diceva il maestro Leonardo Da vinci
Sono cresciuto ammirando i quadri di D’ali, di De Chirico, di Edward Hopper , la fotografia di Franco Fontana, Luigi Ghirri, Ed Rushca ……essi hanno influenzato la mia vena artistica in maniera molto marcata, avrei certamente voluto essere un artista sin da piccolo, un sogno mai realizzato ma ho scoperto col tempo la fotografia e con essa in qualche modo ho ritrovato quell’arte da me sempre desiderata ed a portarla sul mio stile fotografico minimalista. Sono attratto dalle sagome delle architetture più pure e scatto le forme ridotte ai minimi termini estetici e funzionali della modernità, dalle campiture di colori talvolta improbabili eppure in armonia con il contesto dai cieli piatti e pallidi solitamente liberi o quasi alle nuvole. Il senso della composizione, il gioco dei volumi e delle ombre che proiettano le forme su quelle già esistenti e la mia predilezione sulla fotografia verticale sono una chiara distinzione del mio stile minimalista , come anche gli incastri delle geometrie, i colori reali o immaginari in armonia con il contesto restituiscono uno scenario sospeso e statico che evoca visioni metafisiche che sono poi alla base della sobrietà visiva che caratterizza appunto il mio stile fotografico.
Urbanismo minimale è la parola d'ordine: forme, colori e linee sono razionalizzati al punto da non appartenere più a questo mondo. Realizzando una fotografia eccessivamente semplificata, Armando Capochiani mira a suscitare una risposta emotiva producendo un'esperienza visiva unica. Gli elementi e la composizione devono essere ridotti al minimo: lasciando praticamente allo spettatore, immaginare cosa ci sia oltre ciò che vede.
«Sofisticata semplicità» è una ricerca visiva che vuole esporre e riflettere su quante ridondanze ci circondano e come possono essere gestite diversamente. "Less is more", e in questo caso, meno livelli di compositing significano più porte di accesso a un significato universale.