Cavalli a Roma 2016
05 05 2016
Cavalli a Roma – Salone dell’Equitazione e dell’Ippica Cavalli a Roma 19-20-21 febbraio 2016 – Fiera Roma Ritornano i Cavalli a Roma e con loro si scatena la passione travolgente del grande pubblico, nei padiglioni di Fiera Roma. Un fine settimana, dal 19 al 21 febbraio, a contatto con il mondo del cavallo, con eventi, gare e manifestazioni, in un’atmosfera unica nel cuore del più grande circolo equestre di Roma Il Salone dell’Equitazione dell’Ippica di Roma saprà sorprendervi e stupirvi, con un programma agonistico di qualità, eventi e competizioni nelle diverse discipline equestri sia enghish che western. E ancora tanto divertimento, con spettacoli e momenti magici da vivere insieme al calore e alla partecipazione dei più grandi e dei piccini. Tanti incontri in un unico appuntamento: non mancheranno, nel calendario di Cavalli a Roma, i momenti di confronto per i professionisti del settore con convegni, conferenze e workshop di approfondimento, sulle diverse tematiche legate al mondo del cavallo.
Cavalli a Roma - Salone dell'Equitazione e dell'Ippica
17 03 2015
Cavalli a Roma - Salone dell'Equitazione e dell'Ippica 13-14-15 febbraio - Fiera Roma Si è svolto dal 13 al 15 febbraio, Cavalli a Roma. La passione travolgente del grande pubblico, nei padiglioni di Fiera Roma. Un fine settimana, a contatto con il mondo del cavallo, con eventi, gare e manifestazioni, in un'atmosfera unica nel cuore del più grande circolo equestre di Roma. Tre giornate da trascorse in compagnia di 2000 cavalli, protagonisti assoluti, da vedere, conoscere e scoprire. Il Salone dell'Equitazione dell'Ippica di Roma ha sorpreso e stupito, con un programma agonistico di qualità, eventi e competizioni nelle diverse discipline equestri sia enghish che western. E  ancora tanto divertimento, con spettacoli e  momenti magici. Un appuntamento imperdibile per chi ama il cavallo.
Parco Dei Mostri (Bomarzo, VT)
06 02 2015
||| Il Parco Dei Mostri |||. Nel 1552 Orsini creò nella sua tenuta di Bomarzo un labirinto di simboli dove si potesse vagare sino a smarrirsi. Tra statue gigantesche e creature mostruose. Dopo la morte del Principe Orsini il parco fu abbandonato e dopo secoli restaurato. Il cosiddetto Parco dei Mostri o Sacro Bosco di Bomarzo, in provincia di Viterbo, é un complesso monumentale situato alle pendici di un vero e proprio anfiteatro naturale. ||| La storia del Parco di Bomarzo |||. Nel Lazio, terra meravigliosa dalle tre esistenze: Etrusca, Romana e Medioevale, Bomarzo condivide la gloria di una storia illustre e possiede un\'opera unica nel suo genere al mondo. \"La Villa delle Meraviglie\". Nei giardini delle ville laziali troverete degli elementi simili, ma prototipo di questi giardini é il \"Sacro Bosco di Bomarzo\". Lo volle il principe Pier Francesco Orsini detto Vicino \"sol per sfogare il core\". Lo ideò quel grande architetto che fu Pirro Ligorio, colui che dopo la morte di Michelangelo fu chiamato a lavorare in San Pietro. Senza che l\'Orsini ed il Ligorio se lo immaginassero ne uscì un capolavoro che dura nel tempo, e che la fantasia popolare ribattezzò come PARCO DEI MOSTRI. Entrando in questo luogo, sarete accolti dai versi incisi sotto le due Sfingi. Passerete poi di sorpresa in sorpresa per l\'improvviso apparire di animali e figure di pietra. L\'elefante che sta per ucidere un guerriero, la lotta tra Draghi, l\'Orco, la Bella addormentata nel bosco, Ercole che squarcia Caco, Orsi in agguato, animale a tre teste, Nettuno sull\'alto di una vasca, Sirene ed altre figure interessanti, ed infine sopra la testa di un Orco, il Mappamondo con sovrastante in miniatura il Castello Orsini a significare la potenza del Casato. Queste sculture scolpite nei grossi blocchi di pietra ivi radicati vi sembrano sorte dal suolo come prodigio. Il tutto risale al XVI secolo (1552) epoca in cui si sviluppava un ideale di vita fra il Principesco e il Cortigiano. Questo bosco ha ispirato molti artisti del tempo, come l\'Annibal Caro, il Bitussi ed il Cardinal Modruzzo, per esprimere la loro meraviglia, vollero lasciare incisi sul posto \"epigrafi e versi\". Dopo la morte di Vicino Orsini nessuno si curò più di questo gioiello di arte manieristica che dopo secoli di abbandono é stato salvato dal solito oblio e restaurato per la gioia di intellettuali e scrittori, artisti e turisti che vengono da tutto il mondo per ammirare questo museo all\'aperto. ||| Il Parco é aperto tutti i giorno dell\'anno con orario continuato: 08.30 - 19.00 (01/04 - 31/10) 08.30 al tramonto (01/11 - 31/03)
Tuscania
12 04 2013
Tuscania è un comune italiano di 8 300 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio; dista dal capoluogo circa 18 km. Tuscania, come molti dei comuni limitrofi e come tipico di questa zona del viterbese, sorge su alcuni (in questo caso, sette) promontori di roccia tufacea posti tra i fiumi Marta e Capecchio che dominano, permettendone il controllo, la valle del Marta (ovvero un\'importante via di comunicazione e transumanza che univa, fin dalla preistoria, il lago di Bolsena con il mar Tirreno, nei pressi dell\'attuale Tarquinia).
Trevignano Romano
09 01 2013
Trevignano Romano è un comune di 5.819 abitanti della provincia di Roma, situato fra la costa settentrionale del lago di Bracciano e le pendici del Monte di Rocca Romana. Il comune è ubicato a circa 34 km. a nord di Roma e si trova nelle vicinanze della via Cassia, alla quale è unito da una strada provinciale lunga circa 11 km. Costituisce il vertice superiore di un ideale triangolo equilatero ai cui vertici opposti si trovano gli altri due comuni lacustri maggiori, Bracciano (a sud-ovest) e Anguillara Sabazia (a sud-est). http://it.wikipedia.org/wiki/Trevignano_Romano
Bassano Romano
06 11 2012
LA STORIA Le origini del centro della bassa Tuscia risalgono al primo millennio d.C.. Sembra che il primo castello sia stato edificato dai Sutrini tra il 1157 ed il 1175. Il primo Signore di Bassano, del quale si è avuto conoscenza, fu un certo Riccardo di Puccio (1354). Nel secolo successivo, il possedimento del feudo è diviso tra la famiglia Anguillara e i Savelli. Solo alla fine del XVI secolo, Bassano conoscerà una stabilità governativa con l’acquisto del feudo da parte di Giuseppe Giustiniani. Il feudo è eretto a “marchesato” da Paolo V nella persona di Vincenzo, figlio di Giuseppe, e a “principato” da Innocenzo X. Il paese che fino a tutto il 1500 era rimasto medievale nel suo aspetto, nel secolo XVII, ad opera dei Giustiniani, fu oggetto di un’importante trasformazione urbanistica attraverso l’intervento di un vero e proprio piano regolatore concepito e realizzato in parte secondo il gusto del tempo. I Giustiniani posseggono il feudo di Bassano fino al 1854, data in cui viene acquistato dalla famiglia Odescalchi. LA LEGGENDA La leggenda narra che Bassano Romano fu fondata da una coppia di giovani etruschi, Velka e Tarkana. Si incontrarono e innamorarono a Sutri, ma decisero di stabilirsi a Bassano, attratti dalla bellezza e dalla serenità del luogo. In breve tempo le colline del Feudus Bassani furono abiatate da popoli provenienti dalle zone limitrofe e vennero trasformate in campi di grano e granoturco, vigneti, frutteti.