Come è cambiato il Carnevale di Venezia ...
04 04 2022
Le maschere e il carnevale veneziano hanno una tradizione secolare, interrotta durante l'occupazione prima francese e poi austriaca ma ripresa successivamente nel dopo guerra con una maggiore attenzione al turismo. Una volta quasi solo i veneziani si mascheravano; oggi per la maggior parte sono i turisti: a Carnevale molti vanno infatti in Piazza San Marco per guardare ma anche per essere guardati. I costumi sono sfarzosi, spesso alla portata di pochi; possono appartenere a diverse categorie. Innanzitutto dame, damigelle e gentiluomini stile '700; sono quelle dove grande importanza ha il trucco del viso, che non viene quasi mai coperto da una specifica maschera (diversamente dalle origini, dove proprio il nascondere il volto era l'attrattiva principale del carnevale); poi ci sono i costumi della commedia dell'arte, con le loro tipiche maschere, oramai sempre meno presenti; infine , i costumi attuali dove la fantasia più sfrenata la fa da padrone, in qualche caso con molto buon gusto e un'apprezzabile originalità e in altri molto meno. Da ultimo la tendenza di costumi che incorporano un sistema di illuminazione autonomo, in modo di potersi mostrare anche al buio. Con la maschera il volto è sempre coperto e per evitare che lo sguardo della persona che la indossa distragga l'attenzione di chi guarda dal costume stesso, le palpebre sono dipinte di nero e gli occhi tenuti socchiusi. In queste foto si è certo di documentare la "tendenza" del carnevale ma sopratutto si è cercato di andare oltre la maschera, per catturare, quando possibile, anche l'espressione di chi la indossa. Il cercare gli occhi "visibili" ha determinato un'elevata selezione degli scatti effettuati.
Myanmar : la costruzione di strade
02 04 2022
In Myanmar l’intensa attività di costruzione, mantenimento e allargamento della rete stradale è svolto nella maggior parte da manodopera di genere femminile. L’attività è piuttosto semplice: sulla terra viene disposto un letto di sassi, ricoperto successivamente dal catrame. Gli aspetti più faticosi di tale attività, e cioè il lavoro di raccolta e trasporto di grandi pietre, la loro successiva rottura in sassi più piccoli, il trasporto e il posizionamento finale di quest’ultimi sono tutti demandatati a donne e giovani ragazze. Gli uomini si occupano solo della guida degli automezzi, del fuoco che scioglie il catrame e del versamento del catrame stesso sui sassi.
Gente del Guizhou .....
31 03 2022
Un viaggio nella regione del Guizhou, una regione a vocazione agricola tra le più arretrate della Cina; sopratutto una regione assai diversa dalla Cina super moderna di altre aree del paese; qui ho trovato persone cortesi e disponibili a farsi fotografare, anche nelle loro case, nello svolgimento delle normali attività quotidiane; foto che mostrano una realtà lontana, ma sempre più vicina. Da notare che la maggior parte delle foto, tutte realizzate a luce naturale, sono state scattate ad alti ISO, ma la Z7 ha retto benissimo.
GUIZHOU, CINA
04 06 2020
Un viaggio nella regione del Guizhou, nei villaggi tribali autentici e anche in quelli ben conservati nella regione per decisione politica, insieme a Alessandro Bergamini; alcune foto forse di qualità ma sopratutto foto che mostrano una realtà lontana, ma sempre più vicina. Una realtà con una popolazione sempre gentile e disponibile e anche ospitale.
I colori dell'India
06 05 2019
I sikh sono una etnia indiana nota soprattutto per l’obbligo religioso per gli uomini di non tagliare i capelli e coprirli sempre con un turbante. Inutile dire che questi variopinti turbanti e le lunghe barbe sono un ottimo soggetto fotografico. Molti di loro vivono in Italia e, in particolare a Roma. Sono una comunità laboriosa, molto ospitale e con una propria religione, monoteista, che ha la sua ricorrenza principale (Vaisaki) nel primo giorno dell’anno solare indù, che generalmente cade nel mese di aprile. In questa occasione si ritrovano nella loro quasi totalità, con i vestiti della festa e i loro ricchi colori, per realizzare il Nagar Kirtan una processione con il Libro sacro, fiori, preghiere, guardie d’onore (nelle loro divise blù). Uno delle processione più importanti avviene a Roma ogni anno nel mese di Aprile, generalmente a Piazza Vittorio o comunque una piazza della zona da loro abitata con vicino un ampio giardino. Un’occasione unica di fotografare l’India vera a Roma. Quest’anno ho preferito, anziché fare delle foto di street con grandangolo, cercare di ottenere qualche ritratto con l’uso del tele. INFORMAZIONI PER CHI VUOLE SCATTARE QUESTO TIPO DI FOTO. La festa è aperta a tutti; i Sikh sono molto ospitali e in questa occasione, dividono volentieri il cibo con i presenti ; soprattutto sono disponibili a farsi fotografare senza problemi, con l’unica avvertenza che per avvicinarsi nei momenti religiosi più rilevanti bisogna essere senza scarpe. Inoltre ci sono “spettacoli” di arti marziali e altri momenti conviviali di sicuro interesse fotografico. Per chi vuole partecipare, oramai per l’aprile 2020, è sufficiente prendere contatti con la comunità sikh romana per sapere la data precisa della festa o cercarla sul web. Non c’è alcun limite alla partecipazione e l’unico difetto è che spesso ci sono ….. troppi fotografi.
Venezia nella nebbia
19 01 2016
Gli ultimi giorni di dicembre Venezia è stata immersa nella nebbia; la Venezia più bella, dove i rumori si attenuano, i contorno diventano più morbidi e la visibilità è scarsa ma fa sognare. Alcune foto di quei giorni e una vecchia di anni come copertina..