Reportage della tradizionale processione del Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
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In questa foto in alto Marcello e Antonio con dietro il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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La Chiesa del Purgatorio, luogo dove è custodita l'effige del Cristo Morto, viene addobbata di grano germogliato al buio e abbellito di violette e altri fiori. È l'addobbo per il "Sepolcro", la scenografia della Deposizione quando, dopo la Coena Domini, il Sacramento viene deposto in un tabernacolo ed esposto. La veglia dura tutta la notte del giovedì santo e gli addobbi vengono tolti il venerdì, qualche momento prima dell'arrivo della bara.
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Marcello e Antonio con il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare si recano presso la cappella gentilizia di San Gennaro a prendere la bara per la processione. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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Marcello e Antonio con il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare si recano presso la cappella gentilizia di San Gennaro a prendere la bara per la processione. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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Nella cappella gentilizia di San Gennaro è custodita la bara in cristallo e legno intarsiato e decorato a foglia d'oro.
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Una curiosità: il numero 4 è al rovescio poiché fu eseguito dall'interno. In memoria di questo incidente fu lasciato così. La bara è un ex voto di Vincenzo Pierro per esser scampato a un incidente. Durante il pranzo rischiò di rimanere soffocato da un ossicino andato di traverso, fortunatamente riuscì a liberarsi e quella liberazione la attribuì all'intervento divino.
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Marcello e Antonio con il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare dalla cappella gentilizia di San Gennaro portano a spalla presso la Chiesa del Purgatorio la bara per la processione. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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Marcello e Antonio con il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare dalla cappella gentilizia di San Gennaro portano a spalla presso la Chiesa del Purgatorio la bara per la processione. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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Marcello e Antonio con il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare dalla cappella gentilizia di San Gennaro portano a spalla presso la Chiesa del Purgatorio la bara per la processione. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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Marcello e Antonio con il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare dalla cappella gentilizia di San Gennaro portano a spalla presso la Chiesa del Purgatorio la bara per la processione. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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In attesa della sistemazione del Cristo nella bara
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In attesa della sistemazione del Cristo nella bara
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Marcello e Antonio con il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare dalla cappella gentilizia di San Gennaro portano a spalla presso la Chiesa del Purgatorio la bara per la processione. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Marcello e Antonio con il padre Franco Ditursi custodi di una tradizione devozionale familiare dalla cappella gentilizia di San Gennaro portano a spalla presso la Chiesa del Purgatorio la bara per la processione. Falegnami da generazioni si occupano della manutenzione della bara processionale in cristalli e legno intarsiato e dorato a foglia d'oro, entro cui viene posta l'effige di Gesù morto per essere portato in processione lungo le strade del paese.
La processione parte dalla Chiesa del Purgatorio, sede della Confraternita del Pio Monte dei Morti, e laddove è custodita la statua del Cristo morto. Un'altra processione parte dalla Chiesa Matrice con la statua della Madonna Addolorata per incontrarsi in un punto prestabilito. La processione è accompagnata da canti di area meridionale cantati nel dialetto montalbanese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
In attesa della sistemazione del Cristo nella bara
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Due statue si muovono per vie diverse fino a un punto prestabilito laddove, la bara col Gesù morto e la statua della Madonna Addolorata, si incontreranno per proseguire insieme dapprima verso la chiesa del Convento e poi proseguire per le vie cittadine fino a ritornare rispettivamente nella chiesa del Purgatorio e nella chiesa matrice.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Confratelli della Confraternita del Pio Monte dei Morti in vesti da incappucciati.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
La processione si snoda nelle vie del centro storico per raggiungere le strade della parte nuova del paese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
La processione si snoda nelle vie del centro storico per raggiungere le strade della parte nuova del paese.
Gli uomini portano le statue mentre le donne sorreggono il "fiocco" in segno di devozione.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
La Croce con i simboli della Passione apre la processione.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
La processione si snoda nelle vie del centro storico per raggiungere le strade della parte nuova del paese.
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La statua della Madonna Addolorata attende l'arrivo della statua di Gesù nella bara per poi proseguire insieme fino a raggiungere il vicino Convento per la predica sulla Passione e proseguire la processione tra le strade del paese. Il cammino viene accompagnato da canti tradizionali sulla Passione in dialetto locale.
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L'Addolorata e il plenilunio di primavera (periodo in cui si fa cadere la Settimana Santa e la Pasqua)
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Momento culmine della processione quando l'Addolorata e la bara del Figlio morto si incontrano. Si sosta per qualche attimo facendo dondolare vistosamente le statue e si intonano antichi canti dialettali della Passione (canti di area mediterranea, si trovano riscontri anche in Sicilia. Si ipotizza un'origine teatrale relativa a una sacra rappresentazione mutata poi in azione processionale con statue o "macchine").
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Momento culmine della processione quando l'Addolorata e la bara del Figlio morto si incontrano. Si sosta per qualche attimo facendo dondolare vistosamente le statue e si intonano antichi canti dialettali della Passione (canti di area mediterranea, si trovano riscontri anche in Sicilia. Si ipotizza un'origine teatrale relativa a una sacra rappresentazione mutata poi in azione processionale con statue o "macchine").
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Momento culmine della processione quando l'Addolorata e la bara del Figlio morto si incontrano. Si sosta per qualche attimo facendo dondolare vistosamente le statue e si intonano antichi canti dialettali della Passione (canti di area mediterranea, si trovano riscontri anche in Sicilia. Si ipotizza un'origine teatrale relativa a una sacra rappresentazione mutata poi in azione processionale con statue o "macchine").
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Momento culmine della processione quando l'Addolorata e la bara del Figlio morto si incontrano. Si sosta per qualche attimo facendo dondolare vistosamente le statue e si intonano antichi canti dialettali della Passione (canti di area mediterranea, si trovano riscontri anche in Sicilia. Si ipotizza un'origine teatrale relativa a una sacra rappresentazione mutata poi in azione processionale con statue o "macchine").
Si procede per raggiungere la vicina chiesa del Convento dove, in tempi passati, i fedeli ascoltavano dalla voce di un predicatore un'intensa ed emozionante omelia. Oggi la predica è a cura dei parroci del paese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Chiesa del Convento dove, in tempi passati, i fedeli ascoltavano dalla voce di un predicatore un'intensa ed emozionante omelia. Oggi la predica è a cura dei parroci del paese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Chiesa del Convento dove, in tempi passati, i fedeli ascoltavano dalla voce di un predicatore un'intensa ed emozionante omelia. Oggi la predica è a cura dei parroci del paese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Chiesa del Convento dove, in tempi passati, i fedeli ascoltavano dalla voce di un predicatore un'intensa ed emozionante omelia. Oggi la predica è a cura dei parroci del paese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Dopo la predica si procede per le vie del paese nuovo per poi tornare nella parte vecchia e deporre le statue nelle rispettive chiese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Dopo la predica si procede per le vie del paese nuovo per poi tornare nella parte vecchia e deporre le statue nelle rispettive chiese.
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Venerdì Santo a Montalbano Jonico (MT) - Basilicata
Dopo la predica si procede per le vie del paese nuovo per poi tornare nella parte vecchia e deporre le statue nelle rispettive chiese.
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Un altro momento toccante per intensità rievocativa, è l'arrivo nella Chiesa Madre dove la Madonna si ferma e lascia suo Figlio. La bara con l'effige del Cristo prosegue per percorrere ancora le strade de centro storico di Montalbano e terminare la processione nella Chiesa del Purgatorio. All'ingresso in Chiesa Madre vengono intonati alcuni dei canti del repertorio tradizionale popolare dialettale e propriamente si ascoltano i canti relativi alla Madonna nella Passione. Il fervore devozionale conferisce ai canti una drammaticità e un'emozione profonde e coinvolgenti.
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Un altro momento toccante per intensità rievocativa, è l'arrivo nella Chiesa Madre dove la Madonna si ferma e lascia suo Figlio. La bara con l'effige del Cristo prosegue per percorrere ancora le strade de centro storico di Montalbano e terminare la processione nella Chiesa del Purgatorio. All'ingresso in Chiesa Madre vengono intonati alcuni dei canti del repertorio tradizionale popolare dialettale e propriamente si ascoltano i canti relativi alla Madonna nella Passione. Il fervore devozionale conferisce ai canti una drammaticità e un'emozione profonde e coinvolgenti.
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Un altro momento toccante per intensità rievocativa, è l'arrivo nella Chiesa Madre dove la Madonna si ferma e lascia suo Figlio. La bara con l'effige del Cristo prosegue per percorrere ancora le strade de centro storico di Montalbano e terminare la processione nella Chiesa del Purgatorio. All'ingresso in Chiesa Madre vengono intonati alcuni dei canti del repertorio tradizionale popolare dialettale e propriamente si ascoltano i canti relativi alla Madonna nella Passione. Il fervore devozionale conferisce ai canti una drammaticità e un'emozione profonde e coinvolgenti.
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Un altro momento toccante per intensità rievocativa, è l'arrivo nella Chiesa Madre dove la Madonna si ferma e lascia suo Figlio. La bara con l'effige del Cristo prosegue per percorrere ancora le strade de centro storico di Montalbano e terminare la processione nella Chiesa del Purgatorio. All'ingresso in Chiesa Madre vengono intonati alcuni dei canti del repertorio tradizionale popolare dialettale e propriamente si ascoltano i canti relativi alla Madonna nella Passione. Il fervore devozionale conferisce ai canti una drammaticità e un'emozione profonde e coinvolgenti.
Si tratta di un evento "vissuto", e non solo "visto", con gli occhi del fotografo. Apprezzo ogni singola immagine perché di ogni singola immagine hai fatto parte, anche se dietro la macchina fotografica. Complimenti per la tecnica e per la sensibilità e soprattutto grazie per averlo condiviso!
Buna Nikon a te ed a presto sul Forum.
Vincenzo
Buna Nikon a te ed a presto sul Forum.
Vincenzo