Ormai in disuso da decenni e abbandonato a se stesso da una decina di anni, nel mi paese sorge l'ex ospedale psichiatrico. Situato in una zona prossima la centro, ad oggi anche la strada che lo costeggia è interdetta precludendo e cambiando la viabilità della cittadina. Lo stanno lasciando colare a picco da solo. Trovato un ingresso, posso ammirare l'androne principale che richiama una chiesa.
Scala
Lateralmente all'ingresso possiamo notare con la ripresa dal basso, come si sviluppava la salita ai piani superiori. Non ho potuto girare interamente la struttura e mi sono imitato a un solo piano. Sconsigliato andare da soli e per questo motivo non ho esplorato più di tanto tralasciando molte zone interessanti che spero un giorno di poter riprendere
Il corridoio colorato
Prima di salire ai piani superiori, mi cimento in un giro veloce dei corridoi al piano terra e vedo questo con colori cangianti dal verde all'azzurro.
Divisore
Ogni corridoio separato da una vetrata che identificava e limitava le diverse aree - reparti.
Prospettiva
Ancora oggi percorrendo quei corridoi si percepisce (e forse ancora di più visto l'abbandono) l'angoscia più totale.
Luce
Arrivando al piano superiore, le finestre aperte fanno passare la luce che renda ancora più tetra l'atmosfera
Sportello
Uno sportello che sarà servito alla compilazione di documenti dei degenti.
Pensieri
Tutte queste stanze in sequenza nel medesimo piano, non possono che fare crescere nel silenzio il frastuono assordante di chi ha passato una vita intera ad impazzire li dentro
Sedia
Una parte dell'archivio bruciato anni fa, con una sedia lasciata nel mezzo come a voler spingere a riflettere su un qualcosa...
Archivio
ma poi scopro che la sedia, forse, è stata messa li per poter vedere l'altro lato della stanza
Medical Supplier
E una cassa di medicinali consegnata in un passato non troppo lontanto dice che forse qualche cura è stata tentata
Urla
Ma che alla fine, invece, i nomi di coloro vissuti e anche morti li dentro non fanno che riecheggiare in quelle mura
che dire....complimenti! l'uso che fai della luce rende ancora più emozionante il viaggio in questo luogo in cui traspare il dolore di tutti quelli che ci vivevano e il loro disagio interiore! queste foto sono l'esempio di come un fotografo non ritrae solo un paesaggio o un soggetto, ma di come egli ritragga anche la vita e il movimento che vi si nasconde dietro! complimenti ancora per questo reportage!
Ti ringrazio moltissimo per questo commento, molto apprezzato.
E' un luogo che come detto anche se è nel mio paese, non l'ho mai vissuto se non in quel momento fotografico e l'impatto che si ha ad entrare, nel silenzio, ha del surreale.
che dire....complimenti! l'uso che fai della luce rende ancora più emozionante il viaggio in questo luogo in cui traspare il dolore di tutti quelli che ci vivevano e il loro disagio interiore! queste foto sono l'esempio di come un fotografo non ritrae solo un paesaggio o un soggetto, ma di come egli ritragga anche la vita e il movimento che vi si nasconde dietro! complimenti ancora per questo reportage!
La luce che riesci ad illustrare ha una poetica molto raffinata, scava nei sentimenti
l'abbandono sociale, culturale, umano, contrasta con la modernità multimediale, non fa rumore , è silente se non sai dargli voce.
Un saluto, Carmine
( questi sono miei personalissimi pareri ) ( belle l'immagini e racconto )
Carmne non posso fare altro che ringraziarti.
I tuoi pareri sono in linea con i miei pensieri. Entrare li dentro conoscendone la storia e avendolo "vissuto" da bambino quando era ancora in attività...sentire le grida qualche volta passando sulla strada adiacente...e poi ritrovarlo in questo stato che sembra abbia tenuto per se quelle grida di abbandono...
La luce che riesci ad illustrare ha una poetica molto raffinata, scava nei sentimenti
l'abbandono sociale, culturale, umano, contrasta con la modernità multimediale, non fa rumore , è silente se non sai dargli voce.
Un saluto, Carmine
( questi sono miei personalissimi pareri ) ( belle l'immagini e racconto )
Ti ringrazio moltissimo per questo commento, molto apprezzato.
E' un luogo che come detto anche se è nel mio paese, non l'ho mai vissuto se non in quel momento fotografico e l'impatto che si ha ad entrare, nel silenzio, ha del surreale.
Grazie ancora
Aldo
Ti ringrazio molto!
La luce che riesci ad illustrare ha una poetica molto raffinata, scava nei sentimenti
l'abbandono sociale, culturale, umano, contrasta con la modernità multimediale, non fa rumore , è silente se non sai dargli voce.
Un saluto, Carmine
( questi sono miei personalissimi pareri ) ( belle l'immagini e racconto )
Carmne non posso fare altro che ringraziarti.
I tuoi pareri sono in linea con i miei pensieri. Entrare li dentro conoscendone la storia e avendolo "vissuto" da bambino quando era ancora in attività...sentire le grida qualche volta passando sulla strada adiacente...e poi ritrovarlo in questo stato che sembra abbia tenuto per se quelle grida di abbandono...
Buona giornata
Aldo
La luce che riesci ad illustrare ha una poetica molto raffinata, scava nei sentimenti
l'abbandono sociale, culturale, umano, contrasta con la modernità multimediale, non fa rumore , è silente se non sai dargli voce.
Un saluto, Carmine
( questi sono miei personalissimi pareri ) ( belle l'immagini e racconto )
i miei complimenti !
saluti .
paolo
grazie Paolo, molto gentile
i miei complimenti !
saluti .
paolo
CIao grazie, si tratta dell'ex manicomio di Racconigi dove vivo in provincia di Cuneo