MATERA

Un portfolio di Flavio Brero

Matera, Capitale europea della cultura 2019. Titolo meritato, che riscatta, almeno spiritualmente, l’oblio in cui è rimasta per tanto tempo. La Matera dei Sassi accoglie il visitatore con un'atmosfera luminosa, accogliente e serena, ed alla sera affascina con le sue luci, che la trasformano in un presepe. Ma anche senza conoscerne la storia, camminando per le sue strade, andando su e giù per le scalinate tra palazzi e casupole, si avverte aleggiare uno spirito tragico, una tristezza rassegnata e penosa. Alcuni luoghi nascondono l'antica sofferenza della gente di Matera, altri la sottolineano, esprimendo un inesplicabile orgoglio per un passato di umiliazione, miseria, ignoranza. Ma non sono gli itinerari turistici o i piccoli musei a rivelare tutto ciò: sono le pietre stesse della città, strette l’una all’altra ad inventare muri corrosi, abbracciati alla roccia, con finestre vuote, con porte murate, dietro le quali chissà quanti dolori sono stati sopportati… Una città serena, oggigiorno, ma una cosa colpisce: il silenzio. Chi conosce il Sud dell’Italia, sa bene che il silenzio non esiste, nemmeno a notte fonda. La gente del Sud Italia sente il bisogno di far rumore, di sentire e farsi sentire. È un modo di vivere, non è sconsideratezza. Matera è una città del Sud, viva, ma quieta, come una persona uscita da un incubo, e di ciò gioisce, ma ha bisogno di riposare. Forse, di dimenticare.

Categoria: Raccontare per immagini

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