Risultato della ricerca: vittoriano
Fabio Lamanna
Splendida composizione architettonica per una delle piazze più belle del mondo
simone.porrelli
La sua costruzione iniziò nel 1885 e i lavori si conclusero nel 1935: tuttavia, già nel 1911, il monumento fu inaugurato ufficialmente ed aperto al pubblico, in occasione delle celebrazioni del 50º anniversario dell'Unità d'Italia. Ha un grande valore rappresentativo, essendo architettonicamente e artisticamente incentrato sul Risorgimento, il complesso processo di unità nazionale e liberazione dalla dominazione straniera portato a compimento sotto il regno di Vittorio Emanuele II di Savoia, cui il monumento è dedicato: per tale motivo il Vittoriano è considerato uno dei simboli patri italiani. Il Vittoriano racchiude l'Altare della Patria, dapprima un'ara della dea Roma e poi, dal 1921, anche sacello del Milite Ignoto. Poiché questo elemento è percepito come il centro emblematico dell'edificio, l'intero monumento è spesso chiamato Altare della Patria. (fonte: Wikipedia)
andreabarone
La Basilica Santa Maria in Aracoeli, situata dietro il Vittoriano di Piazza Venezia a Roma.
Rob75
Il premiato 6 acri Victorian Walled Garden, immenso giardino dell'Abbazia di Kylemore Abbey, è stato costruito da Mitchell Henry tra il 1867 e il 1871 . Il giardino è stato uno degli ultimi giardini recintati da costruire durante il periodo vittoriano, ed era così avanzato per il tempo che è stato confrontato in magnificenza con Kew Gardens. Sotto le proprietà del Duca e la Duchessa di Manchester e poi Ernest Fawke , il giardino è andato in declino, fino a divenire arido, ma nel 1996 la comunità benedettina ha iniziato i lavori di restauro , con l'ausilio di aiuti non rimborsabili , grandi prestiti bancari e la generosità dei donatori. È stato riaperto nel 1999 ed ha vinto il prestigioso premio Europa Nostra nel 2002.
arrowrm
Chiesa di Santa Maria di Loreto a piazza Venezia (1507-1585), stile barocco, capolavoro del Sangallo. A fianco, la Chiesa del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano, inizio costruzione 1736 su una chiesa quattrocentesca. Colonna Traiana e una vittoria alata del Vittoriano.
Rob75
Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, meglio conosciuto con il nome di Vittoriano o Altare della Patria, è un monumento nazionale situato a Roma, sul Campidoglio, opera dell\'architetto Giuseppe Sacconi. Il nome \"Vittoriano\" deriva da Vittorio Emanuele II di Savoia, primo Re d\'Italia. Da quando, nel 1921, accolse le spoglie del Milite Ignoto, il monumento assunse una nuova valenza simbolica, e quello che era stato pensato inizialmente come monumento dinastico, divenne definitivamente una celebrazione dell\'Italia unita e della sua libertà . L\'idea di base del Sacconi, d\'altra parte, era proprio questa: rappresentare allegoricamente, ma anche geograficamente, tutta l\'Italia, per mezzo di raffigurazioni simboliche. La prima pietra del monumento fu posta solennemente da Umberto I nel 1885. Per erigerlo fu necessario, fra il 1885 e il 1888, procedere a numerosi espropri e demolizioni nella zona adiacente il Campidoglio, effettuati grazie a un preciso programma stabilito dal primo ministro Agostino Depretis. Si procedette così alla demolizione di un vasta area di origine medioevale abbattendo la Torre di Paolo III, il cavalcavia di collegamento con palazzo Venezia (l\'arco di S. Marco), i tre chiostri del convento dell\'Ara Coeli e tutta l\'edilizia minore presente sulle pendici del colle. In questo modo cambiò radicalmente l\'assetto urbanistico della zona con il sacrificio di via dell\'Ara Coeli, che pur essendo oggi ancora esistente, non è più la strada principale che collega il Campidoglio con il quartiere adiacente. La statua equestre di Vittorio Emanuele II, fulcro dell\'intero monumento, fu affidata ad Enrico Chiaradia (1851-1901) già  nel 1889; fu poi completata da Emilio Gallori ed inaugurata nel 1911. Le altre sculture e opere d\'arte hanno impegnato i maggiori artisti allora attivi in Italia. Il complesso monumentale venne inaugurato da Vittorio Emanuele III il 4 giugno 1911, in occasione dell\'Esposizione internazionale per i cinquant\'anni dell\'Unità  d\'Italia, alla presenza della famiglia reale, del presidente del Consiglio Giovanni Giolitti e di seimila sindaci provenienti da tutta Italia. Il complesso del Vittoriano da allora celebra la grandezza e la maestà  di Roma, eletta al ruolo di legittima capitale d\'Italia, rappresentando l\'unità  del paese (Patriae Unitati) e la libertà  del suo popolo (Civium Libertati). Nel 1921 il monumento fu scelto per accogliere il Milite ignoto, la cui salma fu tumulata nell\'Altare della Patria il 4 novembre del 1921, con una cerimonia a cui partecipò un\'immensa folla e alla presenza di Vittorio Emanuele III e della regina Margherita. Con la realizzazione delle quadrighe dell\'Unità  e della Libertà , che vennero poste sui propilei fra il 1924 e il 1927, il monumento potè dirsi completato negli spazi esterni. Il completamento degli spazi interni, compresa la cripta del Milite Ignoto (con mosaici di Giulio Bargellini) è dovuto ad Armando Brasini. Lo stesso architetto progettò anche il prospetto laterizio a contrafforti su via di San Pietro in Carcere. Gli ultimi lavori di completamento dell\'opera ebbero fine nel 1935, con l\'inaugurazione del Museo del Risorgimento.
Marco Carotenuto
questa è un\' ELABORAZIONE GRAFICA, ci tengo a precisarlo, dato che ormai sono secoli che sulla capitale non si vede un cielo cosi limpido e pieno di stelle! purtroppo sono nato tardi, e scene cosi posso solo ricrearle al pc!
GIUMICHI
Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, meglio conosciuto con il nome di Vittoriano o Altare della Patria, in latino Ara Patriae, è un monumento nazionale situato a Roma, sul Campidoglio, opera dell'architetto Giuseppe Sacconi, che vinse il concorso, bandito nel 1882. Il monumento fu inaugurato, infine, nel 1911. È uno dei simboli patri italiani. Il nome "Vittoriano" deriva da Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d'Italia. Da quando, nel 1921, accolse le spoglie del Milite Ignoto, il monumento assunse una nuova valenza simbolica, e quello che era stato pensato inizialmente come monumento dinastico, divenne definitivamente una celebrazione dell'Italia unita e della sua libertà. L'idea di base del Sacconi, d'altra parte, era proprio questa: rappresentare allegoricamente, ma anche geograficamente, tutta l'Italia, per mezzo di raffigurazioni simboliche. Basti pensare ai gruppi scultorei del Pensiero, dell'Azione, della Concordia, della Forza, del Diritto, ai bassorilievi del Lavoro che edifica e feconda, dell'Amor Patrio che combatte e che vince, alle fontane dell'Adriatico e del Tirreno, alle statue delle Regioni d'Italia, ai mosaici della Fede, della Sapienza, della Pace e soprattutto alle quadrighe dell'Unità della Patria e della Libertà dei cittadini. L'unica raffigurazione non simbolica è la statua di Vittorio Emanuele. Il Vittoriano non è mai stato solo un monumento da contemplare, ma da sempre è anche teatro di importanti momenti celebrativi; ciò ha accentuato il suo ruolo di simbolo di identità nazionale. Si pensi alla grandiosa manifestazione del 2 novembre 1915 in ricordo dei caduti di guerra e, per arrivare ai tempi recenti, alle parole del presidente Ciampi che, in occasione della cerimonia di apertura dell'anno scolastico che qui si svolse, affermò: "[...] Questo monumento sta vivendo una seconda giovinezza. Lo riscopriamo simbolo dell'eredità di valori che le generazioni del Risorgimento ci hanno affidato. Le fondamenta di questi valori sono qui incise nel marmo: l'unità della Patria, la libertà dei cittadini [...]. Il presidente si riferiva ai soggetti delle quadrighe di coronamento poste sopra ai due propilei. Il monumento è proprietà del Ministero dei Beni Culturali ed è gestito, dal dicembre 2014, dal Polo Museale del Lazio.
albymus
Piazza Venezia e sullo sfondo il monumento al Milite ignoto o Vittoriano Venice Square and in the background the monument to the Unknown Soldier or Vittoriano
carletto65
Gruppo di statue sul lato sinistro del Vittoriano rappresentanti la forza