Risultato della ricerca: varie
fernandospirito55
costa jonica salentina.......parco naturale della \'\'montagna. spaccata\'\' . agli inizi del secolo scorso fu.aperto un varco tra le rocce..per realizzare una strada per collegare le varie marine......tantissime le specie vegetali presenti in questa zona,...oltre al pino d\'Aleppo.......tante orchidee....piante rupicole ...e arbusti della macchia mediterranea ...da fotografare........
robgrosso
Dedico questa foto a una bambina che mentre mi preparavo per scattare, passandomi affianco, mi ha guardato incuriosita e mi ha sorriso. Ho scattato varie foto con e senza figure umane e alla fine quella che mi piaciuta di più è questa in cui si intravede questa famigliola giovane che va verso il centro di Civita. Sembravano felici di passeggiare nell\'atmosfera magica di quella sera.
angelofarina
(no photo manipulation) Eccomi qui,sono tornato..Pronto a mostrarvi qualche mio scatto di questo fantastico viaggio al Polo Nord..Prima di partire studiai in maniera approfondita i fenomeni delle Luci del Nord,della cultura Sami e dei loro miti e credenze.Questo popolo artico originario di queste terre glaciali,avevano varie credenze e mitologie riguardo le luci del Nord,ed una di quelle più credute era che l'Auora Boreale fosse il respiro di fuoco delle Montagne,le montagne sputafuoco,proprio come noi oggi associamo tale fenomeno al Vulcano.Sapevo quindi di questa credenza e immaginavo la foto che volevo..l'ho aspettata desiderata ed ottenuta dopo varie ore di attesa.Gli altri fotografi decisero di scattarla dalle solite visuali dentro la foresta,io invece mi diressi da solo sulla piana aldila' della foresta,in mondo da trovare la visuale aperta della montagna..Appena un'Activity si intravide,camminai fin quando la luce si sarebbe potuta creare sopra l'apice della Montagna.Spero che questa foto tanta sudata vi piaccia.Grazie
FaustoMeini
Continua il mio viaggio e questa volta, i Km da percorrere sono maggiori,dalla provincia di Grossetto alla meravigliosa Umbria... Raggiunta con varie peripezie questa zona di \"culto\" per i fotografi...,ho vissuto come un incanto, la vista di questo scorcio magnifico... Vi garantisco, che la magia che questo paesino praticamente disabitato in inverno, riesce ad emanare è dura da descrivere con le parole,l\'atmosfera creata dalle copiose nevicate, rende Castelluccio, incantevole come un sogno... Mi permetto di ringraziare l\'amico Luciano Battaglia, per i consigli e gli incoraggiamenti che mi ha dato, per raggiungere il paese, nonostante ci fossero le strade ricoperte da molta neve....
giancarlo valentini
La Mala Educazione- Da sempre la malavita nazionale e internazionale si è appropriata di simboli e ritualità legati alla religione. Boss devoti e prelati conniventi o collusi sono spesso andati a braccetto, una complicità radicata nelle tradizioni locali che ha portato vantaggi reciproci. Le varie Mafie hanno fatto un ricorso continuo e strumentale alla simbologia religiosa, riscrivendo una \"religione capovolta\" tagliata su misura per le loro esigenze di autoassoluzione. L’anatema universale di Giovanni Paolo II, nel 1993, dopo le morti di Falcone e Borsellino e recentemente ripreso da Papa Francesco nell’anniversario della morte di Don Puglisi, ha tracciato un solco profondo tra Chiesa e Mafie imponendo ai mafiosi una distinzione tra sacro e profano e tra lecito e illecito che mai prima di allora era stata dichiarata ufficializzata in maniera cosi solenne ed efficace, investendo e legittimando di fatto l’azione della magistratura e dello stato civile a prescindere dalla politica e dai politici di turno. Note: La foto pubblicata è anche un tributo al bellissimo film di G. Salvatores- Educazione Siberiana, che con molta modestia consiglio a tutti di vedere La pistola della foto è una pistola di scena del tipo soft gun
mmaino
Dopo ca 30 anni sono andato a cercare il luogo da dove avevo scattato una foto già postata ma scattata con Nikon FM alla quale sono molto affezionato. Dopo varie peripezie ho ritrovato il luogo, ma l\' emozione mi ha fatto dimenticare la focale. Il mio prossimo Goal sarà rifarla con la stessa macchina di allora (FM che funziona ancora alla perfezione) e con lo stesso obbiettivo. Buona Pasqua a tutti !!!!
viracocha50
=========================> CONSIGLIATA VISIONE IN SALVA ORIGINALE <============================ Per spaziare nelle varie tipologie della fotografia, aggiungo una foto all' album "SURREALE", ossia quelle immagini composte in post-produzione utilizzando esclusivamente scorci e particolari di altri miei scatti. ===================================== Ha una sua solitudine lo spazio, / solitudine il mare / e solitudine la morte - eppure / tutte queste son folla / in confronto a quel punto più profondo, / segretezza polare, / che è un'anima al cospetto di se stessa: / infinità  finita. / (Emily Dickinson)
angelofarina
Un'altro degli scatti realizzati nel mio ultimo viaggio in Africa in cui ho avuto modo riprendere e fotografare i territori dell'Etiopia,Kenya e Tanzania.Questo scatto delle zebre al tramonto,è stato realizzato nella Savana durante un safari fotografico sotto le luci del tramonto.Nella Savana per varie ragioni,come la polvere,il sole e soprattutto per le forte vibrazioni sia della Jeep che del manto stradale,è davvero dura effettuare uno shooting tecnico e preciso e soprattutto non è possibile scendere dalla jeep ed usare un cavalletto e o le diverse attrezzature fotografiche.Perciò per una buona luce ci si arrangia alla buona,usando luci della jeep,flash potenti etc.Li è' tutto così altamente variabile,basta solo pensare che gli animali selvaggi nel loro habitat naturale si comportano e si spostano sempre in maniera diversa,per cui appunto la difficoltà primordiale è quella di trovarli e poi riuscire ad avere la giusta luce specie durante il tramonto.Scattare delle belle foto nella Savana a mio parere significa saper in anticipo dove andarsi a posizionare,anticipare gli spostamenti degli animali e soprattutto giocare con la nostra luce preferita,il Sole! grazie
mauriziot
.... una della basiliche più belle nel mondo; in tre anni a Venezia, non sono mai riuscito a vederla senza impalcature e teloni per ristrutturazioni varie; in questo caso, almeno, non è coperta la facciata, ripresa con un medio tele per isolarla quanto possible dall'omonima piazza dagli edifici vicini. L'attuale basilica, la prima Chiesa dedicata a San Marco, è stata voluta da Giustiniano Partecipazio ed è stata costruita accanto al Palazzo Ducale nell'820 per ospitare le reliquie di San Marco, trafugate, secondo la tradizione, ad Alessandria d'Egitto da due mercanti veneziani: Buono da Malamocco e Rustico da Torcello. Lo stilo è un misto bizantino e di gotico italiano. E' sede del Patriarca di Venezia. Venezia, giugno 2017
gaianifabio
Dopo varie mattine, ecco quello che cercavo... un bel cielo rosso (quasi)
elisamez
Nn immaginavo che fossero cosi intelligenti e furbi nelle varie situazioni che si presentano.....a dimenticavo è fantastico osservarli senza disturbarli per poter cogliere la loro naturalezza.
bertistefano
Fa parte di una serie di scatti con 50 mm e polarizzatore con prove a varie aperture di diaframma.
angelofarina
"I didn't know where I was going until I got There.." Uno degli scatti realizzati nel mio ultimo viaggio in Africa in cui ho avuto modo riprendere e fotografare i territori dell'Etiopia,Kenya e Tanzania.Questo scatto è stato realizzato nella Savana durante un safari fotografico sotto le luci del tramonto.Nella Savana durante il Safari per varie ragioni,come la polvere,il sole e soprattutto per le forte vibrazioni sia della Jeep che del manto stradale,è davvero dura effettuare uno shooting tecnico e preciso.E' tutto così altamente variabile,basta solo pensare che gli animali selvaggi nel loro habitat naturale si comportano e si spostano sempre in maniera diversa,per cui appunto la difficoltà primordiale è quella di trovarli! Scattare delle belle foto nella Savana a mio parere significa saper in anticipo dove andarsi a posizionare,anticipare gli spostamenti degli animali e soprattutto giocare con la nostra luce preferita,il Sole! grazie
mauriziot
Shinbyu, … cerimonia dei Novizi, una millenaria tradizione della cultura birmana: la cerimonia d’ingresso al noviziato dei bambini maschi tra gli 8 e i 12 anni che vengono accolti presso un monastero buddista per un periodo di studio e applicazione sulle regole religiose. La cerimonia consiste in un corteo che conduce alla pagoda seguendo un ordine ben preciso: i futuri novizi, vestiti in modo farzoso, procedono a cavallo o su carri addobbati; seguono i padri e poi le madri con le ceste delle offerte e i cofanetti contenenti le tonache gialle che i bambini saranno chiamati a indossare; chiudono le fila gruppi di ragazze con decorazioni varie. La permanenza in monastero, da una a due settimane, rappresenta un passaggio imprescindibile della vita di ogni birmano. I membri più facoltosi della comunità sostengono le spese per I bambini orfani o quelli più poveri.
Mimi12
...Tell me did the wind sweep you off your feet- Did you finally get the chance to dance along the light of day- And head back toward the milky way... Beh, questa prospettiva ormai l\'avete vista in varie salse... mi mancava un sole che sorge ;)
mauriziot
Shinbyu, … cerimonia dei Novizi, una millenaria tradizione della cultura birmana: la cerimonia d’ingresso al noviziato dei bambini maschi tra gli 8 e i 12 anni che vengono accolti presso un monastero buddista per un periodo di studio e applicazione sulle regole religiose. La cerimonia consiste in un corteo che conduce alla pagoda seguendo un ordine ben preciso: i futuri novizi, vestiti in modo farzoso, procedono a cavallo o su carri addobbati; seguono i padri e poi le madri con le ceste delle offerte e i cofanetti contenenti le tonache gialle che i bambini saranno chiamati a indossare; chiudono le fila gruppi di ragazze con decorazioni varie. La permanenza in monastero, da una a due settimane, rappresenta un passaggio imprescindibile della vita di ogni birmano. I membri più facoltosi della comunità sostengono le spese per I bambini orfani o quelli più poveri. Myanmar, febbraio 2017
brizio61
Passerella e ponte foce San Giovanni Posada (nu) Nikon D3100 f/13 1/50 sec. iso-100 +03.passaggio 18mm. 3.6------------------------------------------------------ Strade di legno che si intersecano sui piano con varie forme e le ringhiere che incorniciano la spiaggia .. un bel cielo nuvoloso color dei monti e un mare che non scherza certo .. una scena via d\'incontro tra i ricordi dell\'estate e l\'inverno che chiude a sipari di ombrelloni e bagnanti ... Si apprezzano i toni di stagione e il sapore naturale della brezza marina e degli spazi liberi e sereni che corrono verso i monti .. SALVO PASSARELLO
fabiofoni
Scende la sera e dagli edifici iniziano ad accendersi le varie luci....
tirex24
Dopo innumerevoli tentativi andati a vuoto, causa distanza siderale tra me e loro, e la grande (e immotivata) diffidenza nei miei confronti, ho realizzato qualche scatto decente, grazie ai consigli tecnici dell\'amico Oliviero. Ne pubblico uno per prova: complimenti ed elogi all\'eccezionale bravura della fotografa vanno postati qui, lamentele, querimonie e critiche varie vanno girate direttamente a Oliviero! ;-)
nerocorso
Descrivere le cascate di Iguazú credo sia impossibile, se non usando una serie di esclamazioni estasiate o un crescendo di aggettivi superlativi: senza tema di smentita sono le più grandiose e impressionanti del mondo. Per capire di cosa si tratta quando si parla di cascate di Iguazú: si intende un sistema di 275 salti di varie estensioni e altezze che arrivano oltre gli 80 metri, un fronte totale che si estende per 2700 m. e con una portata d’acqua in condizioni normali di 1,9 milioni di metri cubi al secondo. Alcune piccole indicazioni utili: i miei amici ed io collegammo questa visita, come estensione alla fine del percorso in Patagonia e dato che per visitare quella zona il periodo migliore va da ottobre a febbraio, per forza di cose ci siamo trovati ad Iguazù nel periodo monsonico, le cascate sono innegabilmente più belle per la grande quantità di acqua ma, a volte capita che le passerelle siano inondate impedendo così di effettuare l’intero percorso (noi non siamo potuti accedere all’isola di San Marten), inoltre si è costantemente sottoposti a doccia, quindi attrezzarsi con coperture adeguate per le reflex è d’obbligo e indossare un indumento molto impermeabile, non per proteggere voi, ma per tenere al sicuro la reflex fino al momento in cui estrarla perché, vi assicuro che il tempo in cui l’obiettivo sarà inondato d’acqua, saranno frazioni di secondo. Per esperienza, posso certamente dire che le condizioni migliori per la visita delle cascate sia la fine del mese di settembre. L’inverno va verso la fine, i monsoni non sono ancora arrivati, probabilmente ci saranno meno turisti, insomma il miglior modo di visitarle poi, naturalmente ci vuole anche un po’ di fortuna. Scegliete senz’altro Puerto Iguazù come alloggio e punto di partenza per tutte le escursioni, considerate una visita per non meno di tre giorni, potete anche programmare un viaggio di una settimana intera, le cose da fare oltre le cascate sono tantissime e la zona è davvero meravigliosa da visitare. Grazie a tutti quelli che mi hanno gratificato con la visita alle mie proposte fotografiche