Risultato della ricerca: uova
Raffaele Spettoli
C'è voluto un po' di tempo per realizzarla,....direi che il merito è stato in parte da attribuire al...caso. L'idea era nella testa, entrambe le uova le avevo in casa, una dentro una vetrinetta in sala,...l'altra ovviamente in frigo; mi mancava lo specchio adatto che ho cercato per mesi, finché durante un'uscita domenicale sono entrato per caso e per altre necessità in un negozio di articoli per la casa e....eccolo! (al prezzo di euro 2,99!). Grazie e buona luce. Raffaele
vinci62
le nuvole di farina si sollevano mentre la nonna aggiunge l\'acqua e le uova, in mille forme fa parte della nostra cultura, in mille modi la mangiamo e la gustiamo ogni giorno. Come farei senza la pasta? arigatò!
mauriziot
... sulla spiaggia di Rewake, nel sud dello Sri Lanka, famosa perché di notte le tartarughe vanno a deporvi le uova. In questo caso, la forte luminosità della luna le ha disturbate e non sono venute, ma è stato possibile scattare alla sole luce lunare. mt
mariadb
Una GRAPHOSOMA LINEATUM sta deponendo le uova sulla pagina inferiore di una foglia secca .
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Zerynthia polyxena ( Schiffermüller 1775) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 – 60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat:  Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività:  una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Zerynthia polyxena ( Schiffermuller 1775) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 -60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat: Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività : una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.
DavideLopresti
Anche gli ultimi tritoni ritardatari stanno per uscire dall'acqua, periodo durante il quale si dedicano alla fecondazione delle uova...
Luke2101
Un tetto di uova pasquali rosse a decorare un passaggio che conduce alla cattedrale di Santa Sofia
apirovano
La pesatura delle uova
allo1953
IL PICCOLO CESTO CON LE UOVA EVOCA L' IDEA DEL NIDO
Stefano.Scortegagna
Under Water Macro, scatto realizzato ad Ottobre 2015 alle Isole Filippine ad una profondità di circa 20mt, questo esemplare dal nome scientifico "Odontodactylus scyllarus" viene chiamata molto più comunemente squilla pavone per la caratteristica dei suoi sorprendenti colori. in questa occasione sono riuscito a riprenderla all'interno della tana dove si rifugia, nel momento magico della riproduzione, in effetti questa squilla sta proteggendo le proprie uova...
quinty76
io fotografo da casa !
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) Dimensioni:  L\'apertura alare va dai 6 ai 7,5 cm. Descrizione della specie:  La Pieride del biancospino è un lepidottero della famiglia Pieridae. è un lepidottero della famiglia Pieridae. Le nervature alari sono rilevate e marcatamente nere nei maschi; sono invece marroni nelle femmine (spesso di dimensioni maggiori dei maschi). Gli apici delle ali sono lievemente squamati, in particolar modo nelle femmine. Le ali tendono a diventare trasparenti via via che l\'età aumenta. Le nervature alla base delle ali, sia anteriori, sia posteriori, ricordano delle ali ridotte Gli adulti possono assumere grandi quantità di liquidi dal terreno umido Le uova si rinvengono tra giugno e luglio,in raggruppamenti posizionati sulla pagina superiore delle foglie. Le larve, sono rinvenibili tra luglio a maggio nell\'anno successivo, questi bruchi, gregari, trascorrono l\'inverno in uno spesso involucro serico. Sono grigi e pelosi, con un dorso nero contraddistinto da ampie linee bruno-rossicce. La pupa o crisalide è giallastra e succinta sulle piante ospiti. Distribuzione e habitat:  Si rinviene in luoghi fioriti di campagna, soprattutto in collina. Un tempo la si poteva notare anche in zone pianeggianti, ma negli ultimi decenni si è avuta una tendenza al progressivo ritiro verso zone di quota più elevata. Periodo di attività:  Gli adulti volano tra maggio e luglio.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 – 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d’erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall\'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:  vive in tutta l’Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all’anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre
jacobson
Ho fatto tagliare una vecchia padella da un mio amico fabbro.. tre flash Quadralite 360 W/sce Nikon D5 a raffica