Ottavia3
Oggi è la "Giornata mondiale degli Oceani". Quest'anno ci si è voluti focalizzare sull'inquinamento causato dalla plastica, fattore che ha avuto un fortissimo impatto sugli ecosistemi e sulla fauna marina.
Alcune delle conseguenze più evidenti, sono lo sbiancamento della barriera corallina, soprattuto quella Australina e il cambiamento della catena ecologica marina. Alcune larve infatti hanno cominciato a mutare le loro abitudini alimentari preferendo la plastica al plancton; comportamento che le porta inevitabilmente alla morte.Secondo le stime attuali, ogni anno in mare finiscono 8 milioni di tonnelate di plastica. Un altro esempio è il caso delle tartarughe; le Caretta Caretta, si cibano principlamente di meduse, ma scambiando i sacchetti di plastica per queste, se ne cibano, spesso rimanendo impigliate. Anche noi, indirettamente ci cibiamo di plastica, in quanto i pesci che finiscono sulle nostre tavole mangiano quello che gli esperti chiamano "coriandoli di plastica". Inoltre, a minacciare la salute dei nostri mari, è anche il riscaldamento globale, che è in incessantemente aumento.
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