Risultato della ricerca: spoleto
maurapre
Le fonti del Clitunno conosciute fin dall\'antichità e celebrate da pittori e poeti, le fonti sono una piccola oasi verde di valenza ambientale, storica e culturale, situata lungo la via Flaminia, fra Spoleto e Foligno, il laghetto, formato dalle sorgenti sacre ai romani, ospita fiori acquatici ed circondata da una fitta vegetazione di pioppi e salici che rende il luogo particolarmente suggestivo. Le Fonti del Clitunno nel 2011 L\'UNESCO ha incluso \" IL TEMPIETTO\" che sorge sulle rive del fiume Clitunno tra i PATRIMONI dell\'UMANITÀ.
vito.s
Cattedrale di Santa Maria Assunta, Duomo di Spoleto. L'abside e il catino absidale sono interamente decorati ad affresco con storie della vita della Vergine, opera del fiorentino Filippo Lippi
mapi2008
Percorso meccanizzato Posterna
Albertocali
Ponte delle Torri e Rocca Albornoziana al tramonto, a Spoleto, dicembre 2019 I raggi di sole non sono stati aggiunti in post
Mirko.men83
La famosa scalinata di Via dell'arringo dove ogni anno viene allestito il palcoscenico del Festival dei due Mondi di Spoleto, una cornice suggestiva con vista della Basilica di Sant'Eufemia e del Duomo.
Mirko.men83
Le Fonti del Clitunno si estendono su una superficie di quasi 10.000 mq lungo la via Flaminia fra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello sul Clitunno. Il loro aspetto suggestivo, con il laghetto popolato di nasturzi acquatici, nontiscordardimé della palude, cigni e anatre, e con la miriade di colori dei salici e dei pioppi cipressini che si riflettono nel limpido specchio d'acqua, ispirò fin dall'antichità pittori, poeti e scrittori, come Plinio il Giovane, Virgilio, Corot, Byron e Giosuè Carducci, il quale le consacrò nella sua celebre ode.
MARINOF55
Rocca maggiore di Assisi Le prime notizie storiche sulla struttura fortificata si hanno negli anni 1173-1174 quando vi soggiornò Cristiano, arcivescovo di Magonza, che occupò Assisi per conto di Federico Barbarossa. Nel 1198 fu distrutta da una sommossa popolare. Secondo la tradizione, in quella occasione la cittadinanza cacciò il duca di Spoleto Corrado di Ursilengen e il piccolo Federico II di soli 4 anni. La rocca rimase in uno stato di abbandono fino al 1362 quando il cardinale Egidio Albornoz decise di ricostruirla sulla base dell'antica fortificazione germanica. La Rocca Maggiore guarda imponente e austera il centro storico sottostante, la stretta gola attraversata dal fiume Tescio e gran parte della Valle Umbra, che si estende da Perugia a Spoleto: visitarne la struttura dà quindi l'opportunità di osservare un significativo esempio di architettura militare trecentesca ancora ben conservato, godendo di un panorama tra i più suggestivi dell'Umbria .Fonte Regione Umbria - Servizio Musei e soprintendenza ai beni librari
maurapre
Affresco fotografato nel Duomo di Spoleto. Tanti Auguri di una serena Pasqua a tutti gli Amici del Nikon club
maurapre
Un verde angolo di paradiso tra Spoleto e Trevi Campello sul Clitunno, PG
KRONOTURTLE
Il Duomo di Spoleto