Risultato della ricerca: smartphone
carmeloincorvaia
Scatto realizzato con un semplice smartphone e corretto con un tocco di texture
paolo montecchio
Senza la fedele Nikon al collo sono stato costretto a fotografare con lo smartphone. La situazione era troppo interessante per resistere alla voglia di scattare... Foto originale senza alcuna manipolazione.
gabrielegiannetti
Ogni libecciata a Livorno è occasione per scattare foto, la Terrazza Mascagni si presta molto bene a questo scopo. Ero appostato in attesa dell'onda perfetta, ma ecco che arrivano loro, una delle due con lo smartphone alla mano si avvicina alla balaustra per immortalare il mare agitatissimo e... arriva l'onda!
gabrielegiannetti
La ragazza che rivolge le sue attenzioni al suo smartphone piuttosto chè al bellissimo tramonto mi è parso un bell\'attimo colto per sola fortuna, in quanto la ragazza è passata all\'improvviso davanti all\'obbiettivo: ecco perchè ha la testa tagliata....
Mimi12
Era troppo bello per non provarci... ma il piccolo smartphone più di così non poteva fare...
Rob75
Tra i molti dediti alla cattura fugace con compattine, smartphone e tablet, uno resiste alla tentazione del "cammina e clicca" e si prende il giusto tempo per osservare. Un laccio nero con scritta gialla si scorge al suo collo... È uno di noi...o almeno così mi piace pensare...
angel53
gruss aus in tedesco significa saluti da…. Sembra che le prime cartoline illustrate con questa dicitura siano nate in Germania nel 1870. Erano dei collage litografici dove si affiancavano a vedute paesaggistiche, figure rappresentative di scene di vita quotidiana o costumi del posto. Con il crescere del turismo si moltiplicò l’uso delle cartoline e l’assenza di una qualsiasi normativa consentì a qualsiasi fotografo di diventare editore di se stesso riproducendo e vendendo cartoline attraverso in particolar modo i chioschi, le tabaccherie, ecc. Io sono figlio di un fotografo e le cartoline del mio paese ma anche di quelli viciniori erano riproduzioni di suoi scatti e spesso sono diventate e restate le uniche testimonianze storiche di un mondo scomparso. La storia delle cartoline è una storia di fotografia figlia di un dio minore tuttavia non da trascurare perché spesso è stato l’unico modo per portare a casa un ricordo in quanto non è che tutti girassero a quei tempi con reflex al collo e smartphone in tasca. Vi chiederete il perché di tutto questo. Se qualcuno ha voglia di andare nella sezione software del forum troverà un thread in cui un utente chiede come ha fatto Salvo a riprodurre la kodachrome. Nessuno si è preso la briga di leggere la presentazione/spiegazione di Salvo, ma si sono tutti ingegnati a suggerire plugin di varia specie. L’immagine non è stata ottenuta con plugin ma, come tante altre foto dell’autore, attraverso opportune regolazioni del dispositivo, tali da cercare di rendere, per quanto possibile, il colore della kodachrome, già in fase di scatto, questo chi frequenta la gallery di Salvo lo sa bene. Un utente ha definito la foto di Salvo una “stampa cartolina” con tono, spero di sbagliarmi, che mi è apparso spregiativo. Ecco il perché di questa rivendicazione dell’importanza della cartolina. Non è una questione di nostalgia, io credo che se non si conosce il passato, il presente non sarà in grado di preparare alcun futuro.
francescogambino
Nell'era di internet, del web 2.0 e dei social network c'è una nuova forma di dipendenza che preoccupa famiglie ed esperti: l'attaccamento, quasi morboso, a qualsiasi dispositivo digitale (smartphone in primis) e l'ansia perenne di essere sempre connessi. Alcune ricerche confermano che, per almeno 5 ore al giorno, siamo in "compagnia" del web e intrecciamo rapporti su chat e social, a scapito degli incontri tradizionali con amici e compagni, come avveniva un tempo. A rincarare la dose, poi, alcuni comportamenti che contribuiscono ad alimentare un ulteriore “allarmismo”: ovvero l'attitudine degli “internettiani” a rinchiudersi nell'assoluto isolamento. “Digital seduction” è un racconto attraverso immagini di questo scenario: la quotidianità di una ragazza, sedotta da un display, in solitudine nel suo ambiente, in un mondo fisicamente lontano, ma virtualmente molto vicino. Completamente isolata da tutto il resto, ma paradossalmente in relazione con persone dell'intero pianeta, senza alcuna interazione fisica. Lo scrittore americano Jonathan Safran Foer descrive così la nuova solitudine tecnologica: “Così connessi, così distanti, preferiamo l'iPad alle persone”. Viene da chiedersi: è davvero proprio questo il futuro che desideriamo? (*) Nota tecnica: tutte le immagini sono state realizzate sfruttando la sola luce del display di un tablet.
rocco_trento
Serie di scatti effettuati con smartphone Nexus 4 e fusi automaticamente.
lucafoscili
https://www.facebook.com/lucafosciliphotography
trentini paolo
Foto scattata con lo smartphone
DarioTarasconi
Lerici, ero a fotografare il tramonto, mi giro vedo la ragazza e la immortalo al volo
lyndon
Questa è la palese dimostrazione che, in condizioni ottimali di luce, anche uno smartphone di medio livello può dire la sua. Il rovescio della medaglia è, appunto, la fotografia in condizioni non ottimali di luce.........e qui ne esci solo con una reflex meglio se FX, per non parlare della resa dello sfocato nei ritratti (altro limite della mia mirrorless), anche in questo caso FX forever..... In definitiva, considero il mio smartphone un eccellente taccuino fotografico e la mirrorless molto valida per alcuni generi fotografici.......ma quando cala la luce o vuoi un bello sfocato..........
gio.67
foto scattata al lavoro,con Samsung galaxy S3....convertita in b/n direttamente da smartphone. mi piaceva il contrasto della signora vestita di scuro,con i camion bianchi del mercato. spero che la mia D700 non me ne voglia...:-)