Risultato della ricerca: sentimenti
RosannaFerrari
Esiste una parte di noi di cui abbiamo coscienza, ed è quella che normalmente manifestiamo attraverso la nostra corporeità o fisicità, le nostre parole, i nostri gesti e le nostre azioni, i nostri sentimenti. Ma esiste anche un’altra parte inesplorata di noi che ignoriamo... la parte nascosta di noi che spesso non conosciamo o che non abbiamo il coraggio di comunicare agli altri.
mattiabonavida
Il momento d'incontro tra uomo e mondo animale, attimi unici in cui l'aria si carica di emozioni e sentimenti, unito ad un tramonto che ha fatto da sfondo ad una situazione davvero unica. Location: Lago di Toblino. (TN)
mattiabonavida
Scatto realizzato al lago di Tenno, con due modelle gemelle.
mauriziot
... quando l'allegria tipica del Carnevale sembra nascondere sentimenti diversi e opposti; un vecchio scatto riesumato per la partecipazione a un concorso sul carnevale. Venezia
piola66
che spesso, guardano nel vuoto, I suoi sentimenti, sempre troppo grandi, da far male, le sue lacrime, spesso, le rigano il viso acqua e sapone, Lei è, un mondo di emozioni e sensazioni , Lei è tutti i limiti che supera, Lei sa lottare, ma sa anche quando arrendersi, e nasconersi alla vita. Lei esiste, e sa che può far male vivere e sentire. (pv)
MarziaM3
Perchè a volte due esseri apparentemente estranei si incontrano e i loro cuori riconoscendosi si fondono in un legame che và oltre l\' Amore,l\'Amicizia e diventa FEDELTA\',FIDUCIA,RISPETTO...Grazie perchè mi sento privilegiata nell\'aver provato tali sentimenti...non credo che molti possono dire di comprendere il significato profondo di questi sentimenti,a meno che non possiedano un cane per amico.....speciale come te.....Per sempre nel mio cuore e nei miei ricordi belli e brutti....Tu,hai saputo ESSERCI....Grazie mio dolce Amore Peloso....Tu sei il mio tatuaggio nel cuore e la canzone più bella della mia hit personale.....IL TEMPO PASSA MA RESTA QUELLO CHE SIAMO STATE INSIEME.....
sergioderosas
i fili rossi, i sentimenti, che dal cuore partono e sprigionano emozioni.
Mauve60
\'Io non ho bisogno di denaro/ ho bisogno di sentimenti/ di parole/ di parole scelte sapientemente/ di fiori detti pensieri/ di rose dette presenze/ di sogni che abitino gli alberi/ di canzoni che facciano danzare le statue/ di stelle che mormorino all\'orecchio degli amanti. Ho bisogno di poesia/ questa magia che brucia la pesantezza delle parole/ che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.\' A. Merini
Raffaella.Coreggioli
\"Che la terra ti sia finalmente lieve\" Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all\' orecchio degli amanti. Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e da` colori nuovi. (Alda Merini, Terra da Amore, 2003 )
ascal83
OMAGGIO A FELLINI Scene di film, scene come in un film. Attori e comparse che sembrano usciti dalla nebbia del tempo, dove un’altra vita corre parallela, altrove. L’Omaggio a Fellini parte da lì: dai frammenti di memoria che si ricompongono tra sogno e realtà, tra idea e aspirazione; in mezzo la fotografia, testimone dei luoghi, ma anche dei sentimenti. Come nella celebre pellicola del Maestro riminese (Otto e mezzo) è proprio l’ispirazione a cercare se stessa, a iniziare dal “dove”. Le fotografie vivono quindi di un’ambiguità genuina, dove l’equilibrio è precario: tra quel privato che è di ognuno di noi, e quel teatro dove tutto scorre; senza trama, ma con desideri precisi. Omaggio a Fellini nasce da un’idea di Roberto Gatti, fotografo innanzitutto. La sua ricerca, nel tempo, si è indirizzata in varie direzioni, ma la “fiaba” è sempre emersa nei suoi lavori: quella che non c’è, ma che in molti hanno sperato. Sono state coinvolte tre compagnie teatrali: le comparse del Magico Carnevale, il San Prospero Fantasy, un gruppo giovanile che fa recitazione sperimentale. Lo scopo era chiaro: ricreare atmosfere, da tradurre in fotografia. In cifre, Omaggio a Fellini si compone di: 14 fotografi (tra cui, Gianni Berengo Gardin e Luciano Bovina, poi riuniti nel gruppo F8 e mezzo), 45 comparse in costume “da film”, tre mesi di preparazione, giorni e giorni di scatto. Premiante è stato l’entusiasmo, di tutti: comparse comprese. Molte di loro provenivano da San Felice sul Panaro e San Prospero, località che ancora soffrono delle ferite telluriche e alluvionali. Tutte hanno conservato il loro modo di essere, alla ricerca della trama della vita.
alberto_federici
Rielaborazione di un mio scatto di qualche tempo fa.... Mi piace l'idea che luce, attraversando le tenebre, possa essere così forte e potente, da illuminare e scaldare i nostri sentimenti e le nostre emozioni... In fondo, il principio della fotografia è questo: la luce, passando attraverso una lente, arriva ad "impressionare", una striscia di celluloide... un sensore elettronico... una lastra... tutti materiali inanimati... ma che se, "colpiti" dalla luce "GIUSTA" diventano "EMOZIONE"...
MARINOF55
così vedo il periodo che stiamo vivendo: contrasti, alternarsi ed intricarsi di pensieri e sentimenti, ma all'orizzonte la luce!
Stefy72
\"Qui ci sono i ricordi di centinaia di persone, le loro vite, i sentimenti, le illusioni, la loro assenza, i sogni che non sono mai riusciti a realizzare, le delusioni, i tradimenti e gli amori non corrisposti che hanno avvelenato le loro esistenze...Qui c\'è tutto questo prigioniero per l\'eternità\" C.R.Zafòn
ascal83
OMAGGIO A FELLINI Scene di film, scene come in un film. Attori e comparse che sembrano usciti dalla nebbia del tempo, dove un’altra vita corre parallela, altrove. L’Omaggio a Fellini parte da lì: dai frammenti di memoria che si ricompongono tra sogno e realtà, tra idea e aspirazione; in mezzo la fotografia, testimone dei luoghi, ma anche dei sentimenti. Come nella celebre pellicola del Maestro riminese (Otto e mezzo) è proprio l’ispirazione a cercare se stessa, a iniziare dal “dove”. Le fotografie vivono quindi di un’ambiguità genuina, dove l’equilibrio è precario: tra quel privato che è di ognuno di noi, e quel teatro dove tutto scorre; senza trama, ma con desideri precisi. Omaggio a Fellini nasce da un’idea di Roberto Gatti, fotografo innanzitutto. La sua ricerca, nel tempo, si è indirizzata in varie direzioni, ma la “fiaba” è sempre emersa nei suoi lavori: quella che non c’è, ma che in molti hanno sperato. Sono state coinvolte tre compagnie teatrali: le comparse del Magico Carnevale, il San Prospero Fantasy, un gruppo giovanile che fa recitazione sperimentale. Lo scopo era chiaro: ricreare atmosfere, da tradurre in fotografia. In cifre, Omaggio a Fellini si compone di: 14 fotografi (tra cui, Gianni Berengo Gardin e Luciano Bovina, poi riuniti nel gruppo F8 e mezzo), 45 comparse in costume “da film”, tre mesi di preparazione, giorni e giorni di scatto. Premiante è stato l’entusiasmo, di tutti: comparse comprese. Molte di loro provenivano da San Felice sul Panaro e San Prospero, località che ancora soffrono delle ferite telluriche e alluvionali. Tutte hanno conservato il loro modo di essere, alla ricerca della trama della vita.