Pier Luigi Saddi
Eravamo arrivati molto presto quella mattina sulla cima del monte Serpedì (1170 mt) posto scelto per riprendere l\'alba, avevo già montato il cavalletto e provato le inquadrature, quindi decisi di andare verso l\'altro versante per vedere come riprendere alla sera il tramonto,di tanto in tanto mi voltavo per capire quanto tempo avrebbe impiegato il sole a salire oltre l\'orizzonte, a un certo punto vedo mio padre che raccoglie un bastone e si avvicina sul ciglio della scarpata, era bellissimo vedere mio Padre avvolto dalle luci dell\'alba non so perché ma la mente mi tornò indietro nei ricordi a quando al posto del bastone c\'ero io da piccolo che davo la mano a mio padre e pensavo che lui per me era stato la luce della mia alba, ora che lo vedevo col bastone mi resi conto con brutalità del\' inesorabilità del tempo che passa e tutto separa e mentre d\'istinto sollevai la macchina fotografica per rendere quel momento immortale pensai a quella poesia che imparai a scuola da piccolo.
\" Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera\"
(Salvatore Quasimodo)