Risultato della ricerca: riso
mmaino
Grazie ad una buona disponibilità di acqua distribuita nei vari canali irrigui, nel territorio della \"Bassa Milanese\" è molto diffusa la coltivazione del riso. L\' allagamento del campo dove cresce la pianta contribuisce a rendere \"bello\" un territorio altrimenti piatto.
54maci
Aironi cinerini e garzette in attesa del passaggio dei mezzi agricoli che raccolgono il riso maturo. Poi si mangia a volontà!
mauriziot
... per chiedere l'elemosina, che consiste in una manciata di riso bianco, la componente principale del successivo pasto. I monaci si raccolgono in una lunga fila, in ordine di età, prima i più giovani, e poi girano, sempre in una ordinata fila, il paese dove ricevono ciò che gli permette di mangiare. Una foto significativa del paese, dove la presenza di monaci è sempre diffusa ovunque. Shwechanthar, Febbraio, 2017
mauriziot
... nelle risaie della valle di Mai Chau; il riso è una delle principali coltivazioni del Vietnam e qui siamo a nord ovest di Hanoi, nell\'area di prevalenza dell\'etnia Thai. Gennaio 2013.
DanieleBoffelli
Uno dei paesaggi più iconici del sud est asiatico è quello dei terrazzamenti di riso, che siano in Cina o in Vietnam. Qui mi trovavo nella regione dello Yunnan. Il periodo migliore tuttavia è la primavera, quando i terrazzamenti si riempiono d'acqua e diventano specchi colorati.
AntonioLimardi
L’epoca delle mondine è lontana, nessuno ricorda più la fatica che costava la coltivazione del riso e Riso amaro, ahinoi, è trasmesso raramente in tv. D’altronde, quel film in bianco e nero, oggi, chi lo guarderebbe più? Dario Bressanini e Beatrice Mautino, Contro natura, 2015
fishbonebeat
Con un pizzico di orgoglio pubblico questa foto (non scattata con la Nikon) fatta qualche anno fa in Cina, perche\' e\' stata votata da una giuria popolare come vincitrice di un concorso interno all\'azienda dove lavoro. Il tema era il cibo, quindi le foto dovevano essere inerenti. Gia\' conservavo un fantastico ricordo di quel giorno, ora lo sara\' ancora di piu\' :D
AntonioLimardi
Ripropongo la foto già postata ma con il riso che ormai è nato ed è in attesa di maturare. Lungo la strada che da Castellazzo Novarese conduce a Casaleggio, in aperta campagna, si possono osservare i ruderi di un'antica chiesa dedicata a Sant'Antonio Abate(Santo protettore degli animali, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella). Si tratta di una chiesa a tre navate ,isolata nella campagna, perciò non ubicata al diretto servizio di un centro abitato, dotata di torre campanaria, particolare non comune per gli oratori campestri. Forse in origine erano annessi ambienti per l’ospitalità di viandanti e pellegrini o come dice la leggenda era la chiesa parrocchiale di un paese che ormai non esiste più, abbandonato quando i feudatari del territorio decisero di spostare la loro Signoria a Castellazzo, dove eressero il Castello. Tutti dovettero abbandonare le loro case ed anche il parroco la sua chiesa. Quest'ultimo, persona avarissima, non riuscì più a trovare il gruzzolo di monete d'oro che aveva nascosto ed è per questo che...in alcune notti, si odono pianti disperati tra i ruderi della chiesa: è il fantasma del Prevosto alla frenetica ricerca del gruzzolo di monete!
RosannaFerrari
Non c\'è cielo che riesca a specchiarsi nell\'acqua fangosa ove affondano i piedi. Prone, in file parallele, avanzano sguazzando, le mani vescicate ad artigliar le erbacce, un unico esercito in parata, impeccabilmente misero. Nel sole che dardeggia, fra gli sciami di irritanti moscerini, ogni tanto s\'alza un canto di speranza disperata, di riscatto di una dignità derisa, lordata dal sudiciume del denaro che scorre nelle mani del padrone. E nel torrido riverbero del meriggio assolato, denso di umida calura, s\'assopiscono le voci nella fatica di chi meno ha, ma più dà . (Renzo Montagnoli) Scansione da foto, anni \'60
Franco_Mazza
Nel silenzio del Senese dalla somma dei giorni per sottrarne un giorno solo chiaro d'infinito, cammino per le crete delle marne pezzate d'ocra, strutte dall'attrito dei venti nel silenzio del senese. A San Quirico d'Orcia la frittata col pane, col biscotto delle chiese accostate sull'uscio, la giuncata di latte tra le foglie, magra, sciocca: un sapore di fresco, quanto basta per avere alle labbra sulla cocca del tovagliolo il riso che sovrasta l'aria, l'eterno fuso della spola cha trama e impaglia l'ora meridiana. Come all'acqua che goccia sulla mola s'affila il lustro dei coltelli, sgrana la cascata di ghiaia le sue latte splendenti, il rovinìo delle gelate. Che sia fiero lo sguardo, forse batte il cavallo dei secoli le date delle lapidi incise nel baleno. Forse giunge notizia dal sereno di un grido che non s'ode a che ripete di ghiaia in ghiaia il mormorio del Lete. (Alfonso Gatto)
Marco.G_70
"Fate che chiunque venga a voi se ne vada sentendosi meglio e più felice. Tutti devono vedere la bontà del vostro viso, nei vostri occhi, nel vostro sorriso. La gioia traspare dagli occhi, si manifesta quando parliamo e camminiamo. Non può essere racchiusa dentro di noi. Trabocca. La gioia è molto contagiosa." (MTdC)