Risultato della ricerca: quadri
angelofarina
Questo scatto è uno di quelli presi durante l'ultimo viaggio in Africa,nelle terre dell'Ethiopia Kenya e Tanzania.Raffigurati due appartenenti alla tribù Masai.Il primo alla sinistra,capelli rasati e tunica a quadri è sposato,secondo le loro regole e abitudini,mentre l'altro Masai a destra con la tunica maculata e i capelli lunghi non lo è.In base appunto a queste caratteristiche riescono a capirsi tra loro e con le altre tribù presenti lunga la Savana e l'ampio raggio.Dormono in capanne costruite con terra,escrementi e legna,come è possibile vederle nella foto nel background,mentre i cespugli di spine lungo il contorno del villaggio servono da protezione per animali selvaggi,come leoni elefanti ghepardi,rinoceronti etc.Grazie a tutti
en.giuliani
Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come il Canaletto (Venezia, 17 o 18 ottobre 1697 – Venezia, 19 aprile 1768), è stato un pittore e incisore italiano, noto soprattutto come vedutista. I suoi quadri risultavano dall\'attenta resa atmosferica, dalla scelta di precise condizioni di luce per ogni particolare momento della giornata e da un\'indagine condotta con criteri di scientifica oggettività, in concomitanza col maggiore momento di diffusione delle idee razionalistiche dell\'Illuminismo. Insistendo sul valore matematico della prospettiva, l\'artista, per dipingere le sue opere si avvaleva talvolta della camera ottica. (da Wikipedia)
Promettente55
Passando attraverso un mercatino ho notato la Signora spiccare tra i quadri in vendita, evidente la sua contrarietà allo scatto, come dimostra il cartello bene in vista, ma, dopo averglielo chiesto mi ha dato l\'assenso, togliendo forse un po\' di naturalezza.....il taglio non è perfetto perchè c\'era un continuo viavai di persone ed ho dovuto scattare tra un passaggio e l\'altro,ma la pubblico ugualmente perchè mi pare inconsueta e particolare
annalisabonafede
Luna ...sole...cielo...nuvole amo questi quadri che mi fanno venir voglia di entrarci dentro per andarci a spasso
Aladino1956
Il monte dei Cappuccini emerge tra i colori autunnali che si specchiano nelle acque del Po in un tramonto pittorico.
LucaMussi
Ho scatto questa foto durante un bellissimo tramonto a Tellaro, un piccolo paesino di mare situato in provincia di La Spezia, in Liguria. Ho combinato tre esposizioni per realizzarlo, e in post produzione ho cercato di elaborare il tutto ponendomi come fine quello di creare un foto simile ai quadri del periodo romantico.
Verdegiada
Tra le tante attività, fotografi, turisti gondolieri e locali un\' artista che arricchisce la città con i suoi quadri sotto il Ponte di Rialto pieno di fascino e tanta tanta gente che va e viene per ammirare una così grande ricchezza mondiale.
gianlucas81
La natura è sempre il miglior artista.. P.S. il gatto è capitato li per caso, mi ha dato il tempo di far 2 scatti e poi è scappato via facendomi cadere la cornice!
Paolo_Squizzato
"La Specola di Padova è la sede dell'antico osservatorio astronomico dell'Università di Padova: è posta sull'antica Torlonga del Castello di Padova, la maggiore delle due torri dell'antico Castello di Padova. È alta 49,59 m che con l'antenna parafulmine arriva a 53,30 m."...." La Torlonga era un'antica torre di difesa, edificata nel IX secolo d.C. Fu risistemata da Ezzelino III da Romano nel XIII secolo ed è legata alla sua fama di crudeltà: fu infatti prigione e sala di tortura per i nemici del tiranno. Caduto il tiranno, il castello fu abbandonato. Nella seconda metà del Trecento i nuovi signori di Padova, i Carraresi, edificarono il nuovo castello, sui resti del preesistente in parallelo al Bacchiglione. In una antica veduta della città di Padova è raffigurato colorato a quadri bianchi e rossi (Giusto de' Mennabuoi nella Basilica di Sant'Antonio di Padova). Con la costruzione delle mura cinquecentesche il castello e la torlonga persero la loro funzione militare e caddero in abbandono. Infatti nel Settecento l'antica fortezza, in gran parte cadente, veniva chiamata "Castel Vecchio", e da tempo era stata destinata a magazzino di granaglie, di paglia, di fieno, deposito di armi e munizioni. Nel 1761 il senato veneziano decretò l'istituzione di un osservatorio astronomico per l'Università padovana. Il progetto fu voluto dall'abate Giuseppe Toaldo che assieme all'architetto Domenico Cerato di Vicenza utilizzò l'esistente torrione, aggiungendovi alla sommità la sala di accesso alle torrette d'osservazione." - Fonte Wikipedia
Fabrygot
Nel dipingere é difficile capire qual è il momento in cui l'imitazione della natura deve fermarsi. Un quadro non è un processo verbale. Quando si tratta di un paesaggio, amo quei quadri che mi fanno venir voglia di entrarci per andarvi a spasso. Pierre-Auguste Renoir (1841 – 1919), pittore francese.
luca.lab
Soggetti e colori che esprimono l\'inquietudine di chi ne fa la propria forma di arte
Paolo76BG
quando ho visto il ponte in legno mi è sembrato di essere in un giardino orientale,ovviamente i giardini orientali son quadri,ma come stile compositivo ho trovato una certa somiglianza,da li il titolo allo scatto!
dylan72
Metelkova Mesto è un centro sociale, uno spazio di aggregazione che coinvolge giovani, artisti, associazioni. Un luogo urbano autogestito e nato all’interno di un’ex caserma, composta da 7 edifici ed estesa per 12500 metri quadri. Qui vengono organizzate attività ed eventi di tipo artistico, musicale, sociale. È un punto di riferimento culturale che richiama artisti da tutto il mondo. Si chiama così perché prende il nome dalla via di Lubiana in cui è situato, Metelkova Ulica. “Mesto” è una parola che in lingua slovena vuol dire “posto”. La storia di Metelkova Mesto inizia nel 1991, con la dichiarazione di indipendenza di Slovenia e Croazia. Dopo questa svolta storica che ha segnato la separazione dalla Jugoslavia, la caserma di Lubiana è stata abbandonata dall’esercito jugoslavo. Questo edificio del secolo XIX, che era stato originariamente una delle sedi dell’esercito Austro Ungarico, si è trovato quindi disabitato. E allora ha iniziato a essere popolato da artisti e creativi che lo hanno ravvivato con le loro opere d’arte, installazioni, decorazioni di street art.
Maricetta
Il Chiostro di Monreale, è parte integrante di un complesso monumentale e luogo di culto per eccellenza del piccolo ma ricco centro che lo ospita. Fu edificato per volere di Guglielmo II detto il Buono, (successore di quel Guglielmo I, il quale dopo essere stato temporaneamente deposto da una congiura nobiliare, fu reintegrato alla fine di una rivolta popolare che lo rivolle sul trono. L’appellativo “Il Malo” gli fu appioppata per la severità con cui punì i congiurati) nel 1174. La leggenda racconta che il Guglielmo si fosse recato sulla collina dove oggi sorge Monreale, per andare a caccia (allora li era tutta una foresta e la città era lontana). Addormentatosi all’ombra di un grande albero di carrubo, al Re venne in sogno la Madonna (infatti il Duomo è dedicato a Santa Maria la Nuova) che gli rivelò l’esistenza di un immenso tesoro proprio sotto il carrubo in questione. Prontamente Guglielmo fece scavare e in effetti trovò il tesoro con il quale “sovvenzionò” la costruzione di questo immenso monumento. Una curiosità: che ho letto da qualche parte, sembra che il Duomo sia, per metri quadri, inferiore solamente al Santa Sofia ad Istambul e le dimensioni superino i seimila metri quadrati. Il complesso è comunque il più grande d’Europa. Ci vollero circa trent’anni per il completamento ed esso racchiude in se, diverse culture: da quella Islamica, a quella Bizantina e Levantina. Una vera meraviglia per gli occhi.
pelikan
la natura ci regala questi quadri meravigliosi...grazie!!!!!
MarziaM3
è la natura che crea dei quadri virtuali che in un solo istante possono cambiare colori,forme ed emozioni.....la pioggia....grande autrice....
Franco62.
L'autunno, una stagione amata da pochi, dove la Natura ci regala dei quadri unici e irripetibili.
miretto
In questo scatto ho cercato di ricreare quell'atmosfera che si vede nei quadri di "Roma Sparita"...