Risultato della ricerca: promontorio
MariagQuaranta
Torre dalle accentuate caratteristiche angioino-aragonesi, sorge all’estremità del promontorio Cacilì (Bagnara Clabra), proprio a ridosso dell’attuale porto, sito sulla sottostante rada di Rosci. E’ una fra le numerose torri di avvistamento o “cavallare”, cosi dette perché si trovavano lontane dalla città, mentre quelle attaccate alle mura si chiamavano torre di guardia, costruite a metà del XVI sec. a difesa delle marine dagli improvvisi assalti turcheschi.
en.giuliani
La chiesa dedicata a S. Maria della Neve è situata sull\'estrema punta del promontorio del Soccorso nel comune di Forio d\'Ischia. 14.7.2014
JohnnyDep
I laghetti di Marinello si trovano ai piedi del promontorio di Tindari, dove sorge il Santuario della Madonna Nera. E’ una vasta area di sabbia con dei laghetti d’acqua salmastra, che si modificano in continuazione per effetto delle maree che aggiungono o spostano la sabbia (foto 1). Ad un fenomeno così singolare è inevitabilmente legata una leggenda, quella della Madonna Nera del Tindari (foto 2), che dall’alto domina la zona. "Si narra che una siciliana con il suo bambino venne ad adorare la Madonna nera del Tindari, trovata casualmente da pescatori del posto. Alla vista della Madonna nera rimase alquanto delusa, sebbene la statua della Madonna di Tindari sia ornata dalla frase: nigra sum sed formosa, «sono nera ma bella». Spontaneamente la contadina esclamò: Hàju vinutu di luntana via ppi vidiri a una cchiù brutta di mia! Pronunciare quelle parole e girarsi attorno senza più vedere suo figlio fu tutt'uno. Disperata si accorse che il bambino si dibatteva tra le onde del mare dinnanzi. Stravolta corse verso le onde per afferrarlo. E più correva e più le onde si ritiravano lasciando la spiaggia, finchè la povera donna potè afferrare il figlio e tornare facilmente sulla terraferma. A prova del miracolo compiuto, nella leggenda, dalla Madonna Nera si possono vedere proprio i laghetti di Marinello."
angelofarina
Scattata sulle coste della Dalmazia,sopra un promontorio in cui era possibile vedere molte delle numerose isole della Regione...E li sù trovai questa bella coppia che nell\'attesa del tramonto,stavano lì ad osservare le meraviglie della natura! adoro questa silhouette
leonardo_lb
\"Tindari,mite ti so fra larghi colli pensile sull\'acque delle isole dolci del dio,oggi m\'assali\' e ti chini in cuore,Salgo vertici aerei precipizi,assorto al vento dei pini...(da Vento a Tindari di Salvatore Quasimodo). Tindari,frazione situata alla sommita\' di un promontorio roccioso che sovrasta il golfo di Patti(Me) e\' una meta turistica della costa settentrionale della Sicilia grazie ai resti dell\'antica Polis Greca Tyndarys e grazie alla presenza del Santuario della Madonna Nera. A Tindari soggiorno\' il poeta S.Quasimodo e ivi compose la poesia \"Vento a Tindari\". In questa immagine veduta del Santuario della Madonna da un angolo della prospiciente Acropoli.
IvoMarkes
_____Leggenda pagana........ La baia sulla, quale si trova Garda, culmina a nord in Punta San Vigilio, una punta di roccia che si tuffa nelle acque del lago e riemerge sottoforma di ciò che venne chiamato “Lo scoglio della Stella” mentre la punta delimita “la Baia delle Sirene”. Il nome Vigilio proviene dal Vescovo di Trento che nel IV° secolo svolse un’intensa opera di evangelizzazione in quel territorio. Ma l’altra derivazione proviene da una leggenda. Vigilio nipote del dio dei boschi vide un giorno una bellissima ninfa di nome Stella e se ne innamorò perdutamente. Lei però lo rifiutò deridendolo e lui preso da un raptus di follia la trasformò in una pietra, ciò che oggi sarebbe lo scoglio della Stella. ______Leggenda cristiana.............. Vi è una chiesetta sul promontorio dal nome di S.Vigilio che lega la nascita del luogo ad un’altra leggenda. Un tempo anche qui vi era una rocca distrutta dall’invasione di Franchi. Questo luogo ormai in rovina venne donato da Carlo Magno ad un eremita che aveva colpito il Re per la sua umiltà e sincerità. L’eremita si chiamava Vigilio e avrebbe vissuto il resto dei suoi giorni in questo luogo magico e di preghiera, dove avrebbe anche lasciato questa terra. Eletto santo venne costruita una chiesa in suo ricordo perchè la sua anima potesse continuare a riposare e a pregare in questo meraviglioso luogo di pace. Così Punta San Vigilio nasce da una leggenda pagana e da una cristiana, un po’ per far felici tutti!
giacomo albertini
Fotografata ad ottobre a Camarinas nella Galizia. Il faro di Cabo Vilán segnala uno dei tratti più pericolosi della Costa da Morte: esso è posto a 125 m di altitudine su promontorio roccioso con scogliere vertiginose che terminano in una punta che fronteggia un isolotto chiamato Vilán di Fóra. Ho creato l\'atmosfera e il mare con i tempi lunghi per dare il risalto al faro con le sue scogliere.
FaustoMeini
Di solito di questo stupendo promontorio si vede fotografato il lato opposto, facendo una camminata mi sono reso conto che anche il "Lato B" non rende male
carmelo parisi
le chiare, fresche e "dolci" acque della "Piscina di Venere". Estrema punta del promontorio di Capo Milazzo.
dylan72
La piccola nicchia della Madonna che posta sul promontorio di Sant'Elia, guarda i suoi residenti.
brizio61
Bosa Marina (or) Sardegna
davide.balsemin
Il Vestrahorn (454 m) è una montagna nel sud-est dell'Islanda sul promontorio tra Skarðsfjörður e Papafjörður. È una delle poche montagne islandesi fatte di gabbro, una roccia magmatica intrusiva con struttura granulare, ritenuta una delle più antiche dell'Islanda (Wikipedia) La montagna e la sua ambientazione altamente scenica ne fanno una delle mete più note dell'Islanda
nikonexodus
Promontorio del Santuario della Madonna nera del Tindari visto dalla baia di Furnari.
JohnnyDep
I laghetti di Marinello si trovano ai piedi del promontorio di Tindari, dove sorge il Santuario della Madonna Nera. E’ una vasta area di sabbia con dei laghetti d’acqua salmastra, che si modificano in continuazione per effetto delle maree che aggiungono o spostano la sabbia (foto 1). Ad un fenomeno così singolare è inevitabilmente legata una leggenda, quella della Madonna Nera del Tindari (foto 2), che dall’alto domina la zona. "Si narra che una siciliana con il suo bambino venne ad adorare la Madonna nera del Tindari, trovata casualmente da pescatori del posto. Alla vista della Madonna nera rimase alquanto delusa, sebbene la statua della Madonna di Tindari sia ornata dalla frase: nigra sum sed formosa, «sono nera ma bella». Spontaneamente la contadina esclamò: Hàju vinutu di luntana via ppi vidiri a una cchiù brutta di mia! Pronunciare quelle parole e girarsi attorno senza più vedere suo figlio fu tutt'uno. Disperata si accorse che il bambino si dibatteva tra le onde del mare dinnanzi. Stravolta corse verso le onde per afferrarlo. E più correva e più le onde si ritiravano lasciando la spiaggia, finchè la povera donna potè afferrare il figlio e tornare facilmente sulla terraferma. A prova del miracolo compiuto, nella leggenda, dalla Madonna Nera si possono vedere proprio i laghetti di Marinello."
mauriziot
.... al tramonto, nella campagna della Maremma, con a destra il promontorio dell'Argentario e a sinistra la centrale elettrica Alessandro Volta. Nello scatto è stato isolato un pilone porta corrente: nella realtà ce ne sono decine e riempiono tutta la campagna circostante, Maremma, aprile 2018
nikonexodus
Promontorio di San Vito Lo Capo avvolto dalla bruma che lascia intravvedere solo le cime
vinci62
La gente, prima appostata per osservare il tramonto, ora lascia lentamente il promontorio di Akrotiri. Il crepuscolo è quasi al termine, la lanterna del faro si accende spargendo coni di luce che si alternano attraverso le finestre. Una intensa e concentrata luce artificiale che si prepara a prendere il posto di quella naturale. Il faro, la compagnia dell'uomo ai confini del mare.
IvoMarkes
L\'albero ed il lago. Lago di Garda a Punta San Vigilio. _____Leggenda pagana........ La baia sulla, quale si trova Garda, culmina a nord in Punta San Vigilio, una punta di roccia che si tuffa nelle acque del lago e riemerge sottoforma di ciò che venne chiamato “Lo scoglio della Stella” mentre la punta delimita “la Baia delle Sirene”. Il nome Vigilio proviene dal Vescovo di Trento che nel IV° secolo svolse un’intensa opera di evangelizzazione in quel territorio. Ma l’altra derivazione proviene da una leggenda. Vigilio nipote del dio dei boschi vide un giorno una bellissima ninfa di nome Stella e se ne innamorò perdutamente. Lei però lo rifiutò deridendolo e lui preso da un raptus di follia la trasformò in una pietra, ciò che oggi sarebbe lo scoglio della Stella. ______Leggenda cristiana.............. Vi è una chiesetta sul promontorio dal nome di S.Vigilio che lega la nascita del luogo ad un’altra leggenda. Un tempo anche qui vi era una rocca distrutta dall’invasione di Franchi. Questo luogo ormai in rovina venne donato da Carlo Magno ad un eremita che aveva colpito il Re per la sua umiltà e sincerità. L’eremita si chiamava Vigilio e avrebbe vissuto il resto dei suoi giorni in questo luogo magico e di preghiera, dove avrebbe anche lasciato questa terra. Eletto santo venne costruita una chiesa in suo ricordo perchè la sua anima potesse continuare a riposare e a pregare in questo meraviglioso luogo di pace. Così Punta San Vigilio nasce da una leggenda pagana e da una cristiana, un po’ per far felici tutti!