Risultato della ricerca: mirto
LadyGi
Fiore di mirto, dopo il tramonto
ROJCH GIAN FRANCO
..Quest’arte è universalmente presente nella storia dell\'uomo e documentata da vecchi scritti, vari riferimenti vengono fatti anche nella Bibbia. Da noi qui in Sardegna questa attività artigiana è stata sempre complementare al lavoro principale del contadino,che, nei ritagli di tempo, si costruiva vari contenitori con il materiale che la natura donava. La materia prima utilizzata nell’arte dell’intreccio viene raccolta a mano nella vegetazione circostante costituita da piante e arbusti tipici del luogo: CANNA DI PALUDE, LENTISCHIO, GIUNCO, MIRTO, PALMA NANA, SALICE, ASFODELO, OLMO E RAFIA.
IvoMarkes
All’estremità del Golfo di Garda, ultima propaggine sud-occidentale del Monte Baldo, sta Punta San Vigilio, luogo fra i più celebrati e più romantici del Garda. Delle origini di questo luogo, poco si conosce, ma è certo che in epoca romana era già abitato: ne fa fede una lapide, attualmente custodita al Museo Lapidario Maffeiano di Verona; secondo questa lapide, esisteva “in loco” un tempietto consacrato a Benaco, divinità pagana. La Punta di San Vigilio è una meravigliosa gemma di squisita bellezza, incastonata fra il monte ed il lago. Sul fianco nord della penisoletta, la Baia delle Sirene ostenta la meraviglia di una tavolozza che cambia continuamente colore. Punta San Vigilio non ha storia, o meglio, la sua storia si confonde con quella di una villa costruita da un uomo solitario, amante della pace, della bellezza e degli studi: il suo programma di vita era sintetizzato nel motto: “Beatus ille qui procul negotii” (beato chi vive lontano dalle preoccupazioni materiali). La villa fu luogo di soggiorno d’illustri ospiti, tra cui Pietro l’Aretino, Maria Luisa d’Austria, lo zar Alessandro II, Winston Churchill, l’attore Laurence Olivier, Carlo d’Inghilterra e Juan Carlos di Borbone. Innumerevoli gli artisti e i poeti che visitarono San Vigilio e s’ispirarono al paesaggio. Ricordando momenti passati alla Punta, un anonimo poeta così scrisse: Ancora una volta ho riposato all’ombra del mirto e degli ulivi. Ancora una volta qui sul promontorio fra lago e monte ho visto passare come rapido sogno e increspar l’acque l’ombra delle sirene e dei cipressi antichi.
alfredo.morgione
Olivo, età 48 anni. Coltivo bonsai da trentasei anni. Assieme alla fotografia, è una delle mie tante passioni. Alcuni di essi sono stati da me creati, partendo da una talea che ho fatto radicare e sviluppare per poi impostare, nel corso degli anni, a bonsai. La pianta raffigurata nella foto è un recente acquisto, mi è stata regalata lo scorso mese da mia moglie, in occasione del mio compleanno. Mi è stata ceduta da un collega, che a sua volta l'aveva acquistata nel 1975, quando aveva sei anni. La mia piccola collezione annovera: un Podocarpo di trentotto anni, un ficus retusa di trentasette anni, una bouganville, da me creata nel 1999 ed impostata con stile "a cascata", un mirto di anni dodici, anch'esso acquistato lo scorso mese, ed altre piccole piante, ancora in crescita.
gabrielegiannetti
Cimentandomi con lo still life e il light painting avendo lo sfondo stretto....
DomenicoGuidaPhotography
Tramonto Mirtuoso "di mirto"...Salutiamo l'estate e diamo il benvenuto all'autunno... Località Punta Tegge Isola di La Maddalena_Sardegna Ph. Di DomenicoGuidaPhotography © 2017
Mariaritalaconi
Mirto in fiore con promessa di abbondande raccolto