Risultato della ricerca: mattonelle
Manuel.Triches
Scalainata Selaron, la famosa scalinata di Rio de Janeiro decorata dall'artista cileno Jorge Selarón che l'ha definita "il mio tributo al popolo brasiliano". Un tripudio di colori di mattonelle arrivate da tutto il mondo, conpresa quella famosa di Totò. Durante lo scatto, si è messa in posa una ragazza Brasiliana e il binomio mi sembrava riprendesse in pieno due fra le bellezze di Rio.. :-)
en.giuliani
Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale
Davide Solurghi
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale
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Uno dei luoghi più suggestivi di Ancona è quello del "Passetto" e delle sue grotte, più di cento, scavate nella roccia nel periodo che va dalla metà dell'ottocento agli anni sessanta dello scorso secolo, e utilizzate come ricoveri di imbarcazioni per la piccola pesca, principalmente lance e batane. Ripari realizzati dai pescatori locali, nel corso degli anni e tramandati di padre in figlio: è qui che si assapora la vita marinara del luogo e si conoscono i suoi abitanti, i "grottaroli". I cancelli colorati, gli scali per le barche, le attrezzature per la pesca rendono l'insieme suggestivo; caratteristico è anche l'uso di materiali quasi sempre di recupero: traversine ferroviarie usate come sostegno agli scali di alaggio, mattonelle di vario tipo e colore usate per la pavimentazione, arredi scartati dalle case di città e poi riverniciati ed adattati. Le grotte del "Passetto" rappresentano un raro esempio di architettura spontanea armoniosamente inserita in un ambiente naturale.
FAUsto.Durando
Da sale deriva la parola salario. Sul lago salato della Dancalia da migliaia di anni si raccoglie il sale e si trasporta a dorso di Dromedari. Lunghe carovane nel deserto percorrono distanze considerevoli. Ogni dromedario porta 24 mattonelle di sette kg l'una.
alpacigno
Foto del 2018, con un obiettivo Nikkor AF 28-70mm f/3.5-4.5 D (successiamente venduto). Messa a fuoco manuale. Foto ridimensionata. Una coccinella in un muretto con mattonelle, sembra quasi mimetizzarsi. L'insetto è perfettamente al centro tra due linee immaginarie: è un pò come tracciare due linee trasversali in un ipotetico rettangolo (punto mediano). La linea del bordo del muretto corre dal basso-sinistra in alto-destra, ma non perfettamente seguendo la trasversale, così come la linea che divide le due mattonelle. La coccinella era ferma, anche se la sua direzione stava andando verso il basso. Tutte le fotografie sono protette dai diritti d'Autore in base alla L. n° 633 del 1941, modificata dal DPR 19/79, dal Dlgs 154/97 e dalla Legge 248/2000. © Alessandro Pace (alpacigno) all rights reserved.