Risultato della ricerca: maternità
Claudio_Moretti
Oggi è un giorno molto particolare per me, capita solo una volta all’anno e questo da tantissimi anni, troppi, che oramai mi ci sono abituato. Stavo pensando come esprimerlo con una foto, e farlo convivere con voi Amici e rovistando, nella mia fototeca, ho rivisto questa immagine che ho scattato anche recentemente, si tratta di uno street, ma così rifilata, non era credibile. Ho scelto proprio questa perché ritrae una donna, senso di maternità, di procreazione, ma in un ‘atteggiamento che non mi piace vedere assolutamente nel viso di ogni donna, di uomo, di bambino, insomma di ogni essere umano, le lacrime. E ho deciso affinché questa immagine ci facesse riflettere tutti, non più violenza, sia fisica, ma soprattutto morale, che calpesti la dignità di una persona, di un debole, di un essere indifeso. Dedico questo mio giorno speciale, a questa riflessione, che partendo in primis da me raggiunga più persone possibili. Grazie.
Marco.G_70
Fermi tutti !!! Malinteso :-))) Questo è sì un "bis" ma di nipote ..... Auguri comunque graditissimi
en.giuliani
Sia nella mitologia greca che nella tradizione religiosa si parla della nascita della calla da lacrime o latte versato da figure che incarnano bellezza e maternità. Nella mitologia greca la prima calla è nata dalle gocce di latte materno della dea Era cadute sulla Terra. Era è considerata anche la divinità protettrice del matrimonio. Quello stesso latte di Era è anche l'origine della Via Lattea, sempre secondo la mitologia greca. Nella storia di Adamo ed Eva si dice che quest'ultima, cacciata dell’Eden con Adamo, abbia dato origine alla calla versando lacrime sulla terra. Nella tradizione religiosa la calla è nata dalle lacrime versate dalla Vergine Maria ai piedi della Croce. Spesso la Madonna viene raffigurata con un manto decorato da calle bianche: da qui il significato di purezza, santità, candore, castità e beatitudine santa.
ggdieg2
Mamma e figlio si godono una delle prime giornate di sole della stagione
xenofontis
Per me una delle immagini "simbolo" della vita: una mamma che nutre il proprio figlio. Ogni volta una grande emozione.
Maricetta
Trovo che il momento dell'allattamento di un bimbo racchiuda in se tutta la bellezza della maternità e l'ho voluto immortalare.
2015alexio87
Una futura mamma guarda uno degli ultimi tramonti prima di mettere al mondo il suo bimbo..
rita mantarro
Due anni fa, dietro mia richiesta, si è prestata gentilmente a farmi da modella. Oggi, 15 gennaio 2015, la ritraggo ancora perchè è lei a volerlo... per conservare il ricordo di questi giorni. Versione colore.
Rob75
La papale basilica patriarcale maggiore arcipretale liberiana di Santa Maria Maggiore, conosciuta semplicemente con il nome di "basilica di Santa Maria Maggiore", è una delle quattro basiliche papali di Roma. Collocata sulla sommità del colle Esquilino, è la sola ad aver conservato la primitiva struttura paleocristiana, sia pure arricchita da successive aggiunte. L'edificio della Basilica, comprese le scalinate esterne, costituisce area extraterritoriale a favore della Santa Sede. Non è cioè territorio del Vaticano, come comunemente si crede, ma territorio italiano con il privilegio del diritto di extraterritorialità. Fu fatta erigere da papa Sisto III (432-440), che la dedicò al culto della Madonna, la cui divina maternità era appena stata riconosciuta dal concilio di Efeso (431) La costruzione avvenne su una chiesa precedente, che una diffusa tradizione vuole sia stata la Madonna stessa ad ispirare apparendo in sogno a papa Liberio e al patrizio Giovanni e suggerendo che il luogo adatto sarebbe stato indicato miracolosamente. Così quando la mattina del 5 agosto un'insolita nevicata imbiancò l'Esquilino papa Liberio avrebbe tracciato nella neve il perimetro della nuova basilica, costruita poi grazie al finanziamento di Giovanni. Di questo antico edificio rimane il ricordo solo in un passo del Liber Pontificalis che afferma che Liberio «fecit basilicam nomini suo iuxta Macellum Liviae». Ad ogni modo il 5 agosto di ogni anno, in ricordo della Madonna della Neve, avviene la rievocazione del cosiddetto "miracolo della nevicata": durante una suggestiva celebrazione viene fatta scendere dalla cupola della cappella Paolina una cascata di petali bianchi. Storicamente parlando, la chiesa precedente era dedicata alla fede nel Credo proclamato dal primo concilio di Nicea