Risultato della ricerca: marzio
en.giuliani
Situata in Piazza del Popolo tra Via del Corso e Via di Ripetta, a nord dell’antico Campo Marzio, essa è una delle chiese “gemelle”, insieme a Santa Maria in Montesanto. La sua edificazione si deve a una leggenda che narra di un miracolo che si verificò sulle sponde del fiume di Roma. Il 20 giugno del 1325, una mamma disperata invocò la Madonna, dipinta su un muro lungo le rive del fiume, affinché salvasse il suo piccolo caduto nelle acque del Tevere. Una volta che il bambino fu messo in salvo, in ricordo dell’evento prodigioso, si decise l’edificazione di una cappella dedicata alla Vergine Maria nella quale venne collocata l’immagine miracolosa che da allora è conosciuta come Madonna dei Miracoli. Tale dipinto, posto sopra l’altare maggiore, è una copia realizzata nel cinquecento il cui originale si trova nella Chiesa di San Giacomo in Augusta in Via del Corso. A destra, nella cappella di S. Giuseppe, è collocata una statua della Madonna di Bétharram, copia eseguita da Gino Mazzini di un'opera realizzata da Alessandro Renoir il cui originale si trova in Francia, nel Santuario Nostra Signora di Bétharram.
Fabio Lamanna
Ballerini dopo lo spettacolo. Sant\'Ignazio di Loyola in Campo Marzio
en.giuliani
L'affresco, che orna il soffitto della chiesa di Sant'Ignazio a Roma, supera i 2.000 mq ponendosi come uno dei più vasti al mondo. Ma ciò che lo rende straordinario è la resa prospettica. Infatti, il suo autore – Andrea Pozzo, che lo dipinse tra il 1691 ed il 1694 – ha realizzato, in pratica, un secondo edificio sacro (illusorio) che sormonta quello nel quale l'osservatore si trova. Si sottolinea che il soffitto, sul quale l'Autore ha dipinto l'affresco, è piatto. Ancora più stupefacente è la cupola: essa E' una illusione ottica! Il soffitto, come detto, è piatto e al di sopra è stato applicato un dipinto prospettico su tela realizzato da Andrea Pozzo (1685); si tratta, quindi, un 'trompe-l'oeil'. Questo ingegnoso espediente venne ideato dal Frate pittore per sopperire alla mancanza di fondi destinati alla costruzione della cupola. Ma si dice anche che siano stati gli stessi abitanti del quartiere Campo Marzio a non volerne la costruzione. Essa, infatti, avrebbe oscurato il sole. Il punto di fuga è posto verso la navata e la cupola è ricca non solo di particolari architettonici (lucernaio, finestre) ma anche di affreschi. Nei quattro pennacchi sono rappresentati Giuditta, David, Sansone e Giaele. Personaggi biblici vincitori sui nemici di Israele ma in questo caso impiegato come metafora della battaglia ingaggiata da Sant’Ignazio di Loyola e dai Gesuiti contro vizi ed errori.
Rob75
L\'area sacra di Largo di Torre Argentina venne alla luce durante i lavori di demolizione degli edifici compresi tra l\'attuale Corso Vittorio Emanuele e via Florida negli anni tra il 1926 e il 1928. Quattro templi repubblicani caratterizzano quest\'area e fin dal momento della loro scoperta vennero denominati con le prima quattro lettere dell\'alfabeto, da nord a sud rispettivamente A, B, C, e D, e furono costruiti in un arco di tempo che va dall\'inizio del III secolo a.C. alla fine del II secolo a.C. Tre di questi furono costruiti sull\'originario piano di campagna del Campo Marzio (templi C, A e D) e tutti avevano un\'area esterna antistante leggermente sopraelevata dove sorgevano gli altari per il sacrificio. Nella seconda metà del II secolo a.C. questi tre templi vennero uniti all\'interno di un\'area comune dalla creazione di una pavimentazione in tufo che rialzò il livello del terreno di 1,40 m. rispetto al piano di campagna originario. Con la creazione del pavimento, inoltre, i podi dei primi tre templi vennero tagliati a metà e adattati alla nuova sistemazione. Subito dopo questa trasformazione, nello spazio compreso tra il tempio C e il tempio A venne costruito il tempio B che poggia sul pavimento in tufo e deve dunque essere cronologicamente posteriore ad esso e riconducibile alla fine del II secolo a.C. Con la creazione del quarto tempio avvenne infine la definitiva unificazione dell\'area sacra
Mirko.men83
meraviglioso affresco di Andrea Pozzo dal nome la Gloria di Sant'Ignazio. Si trova presso la chiesa di Sant'Ignazio di Loyola in Campo Marzio, nel cuore di Roma.
Marzio.Conforto
2017 - La prima meravigliosa mattinata a passeggio sulla ciclabile mi ha dato tante catture tra le quali un meraviglioso scoiattolino infreddolito che si scaldava al sole. Buon Anno a tutti
Rob75
La chiesa di San Rocco a Roma è una chiesa del XVII secolo nel rione Campo Marzio. la facciata è stata realizzata in stile neoclassico dall'architetto Giuseppe Valadier nel 1832, con unico ordine di doppie colonne con capitelli corinzi al centro, affiancate da paraste con capitelli ionici, che sorreggono un grande timpano. Sul portale di ingresso si trova lo stemma di papa Gregorio XVI regnante all'epoca dei lavori.
simone.porrelli
Giulio Cesare progettò la costruzione di un teatro, destinato a rivaleggiare con quello edificato nel Campo Marzio da Pompeo. Alla morte del dittatore tuttavia erano solo state gettate le fondazioni e i lavori furono ripresi da Augusto, che riscattò con il proprio denaro un'area ancora più vasta e fece innalzare un edificio di dimensioni maggiori di quello originariamente previsto. Il primo utilizzo del nuovo edificio per spettacoli risale all'anno 17 a.C., durante i ludi saeculares ("ludi secolari"). (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Teatro_di_Marcello)
DomenicoGuidaPhotography
Lungotevere Marzio. Roma. DomenicoGuidaPhotography © 2016*