Risultato della ricerca: marmi
massimo tommi
al calar della sera, le luci sul pontile del forte si accendono in un fine maggio autunnale, rimango da solo ad ammirare il paesaggio nel silenzioso e piacevole rumore delle piccole onde del mare.
en.giuliani
La cripta del duomo di Salerno è di grande valore artistico e custodisce le spoglie mortali di San Matteo. La leggenda della traslazione vuole che le reliquie siano state portate a Salerno da Gisulfo I nel X secolo ed in seguito nel 1081, quando fu costruita la nuova cattedrale dedicata all'evangelista, furono deposte nella cripta destinata a custodirle. Agli inizi del XVII secolo la cripta fu restaurata in stile barocco su progetto dell'architetto Domenico Fontana e del figlio Giulio. La cripta ospita anche i resti dei SS. Martiri Salernitani Fortunato, Gaio, Ante e Felice, e le reliquie dei Santi Confessori. Sulla tomba di san Matteo, seminterrata, troneggia una statua bronzea e bifronte del medesimo, opera del 1605 dello scultore Michelangelo Naccherino. Tutti gli affreschi del soffitto sono opera del pittore tardo-manierista Belisario Corenzio e raffigurano scene del Vangelo di Matteo, oltre ad alcuni episodi di storia salernitana (quali L'assedio della città da parte dei francesi). I marmi che racchiudono le antiche colonne e le pareti sono della metà del Settecento e sono opera del marmista napoletano Francesco Ragozzino; sulle pareti ci sono venti statue raffiguranti San Giovanni Battista e i primi santi vescovi di Salerno.
alfapegaso
Il Naviglio Modenese, canale navigabile ricavato da una deviazione del fiume Panaro, affluente del Po. Storicamente questo corso d’acqua era la via del commercio maggiormente utilizzata per gli scambi di merce, essendo tutto navigabile tra Modena e l’Adriatico. La presenza di questo e numerosi altri corsi d\'acqua secondari, ha senz\'altro reso possibile anche il trasporto dei marmi utilizzati per la costruzione di quel meraviglioso libro di pietra che è il Duomo di Modena. Viaggiare per aquam era senza dubbio molto più facile che spostarsi per terram: indubbiamente vero se si pensa che in epoca medievale un territorio come la Pianura Padana doveva essere in gran parte paludoso, ricolmo di boschi o, comunque, di porzioni di terreno difficilmente percorribili.
Dani.it
Semplicemente Venezia, perché non si può descrivere questa città senza averla vista. E' bianca per i suoi marmi , è nera per le ombre dei suoi portici e vicoli , è acqua, ponti, barche, romanticismo, contraddizioni e molto altro. Ma non posso mettere tutto in una fotografia, una parte sì, o almeno ci provo, sperando che possa piacere.
MassimilianoBianchini
Foto fatta con filtro Hoya ND400
IvoMarkes
Chiostro della pieve di San Floriano (vr) Documenti storici menzionano la sua esistenza già a partire dall\'anno 905, anche se l\'edificio attuale risale al XII secolo. La pieve è stata edificata sul luogo dove prima sorgeva un cimitero pagano, come testimonia il numeroso impiego di marmi e pietre romane, fra cui due grandi cippi funebri. Altri resti d’are funerarie si trovano nel vialetto a fianco della chiesa, verso la strada provinciale. In alcuni documenti risalenti ai secoli XI e XII si può venire a conoscenza che il suo potere ecclesiasiastico copriva i territori che oggi rappresentano i comuni di Marano, San Pietro in Cariano, Fumane e Pescantina. Era infatti a capo di uno dei tre piovadenghi in cui era diviso amministrativamente il territorio della Valpolicella. Gli altri erano realtivi alla pieve di San Giorgio e alla pieve di Negrar
allo1953
UN PONTE VERSO L' ORIZZONTE (FORTE DEI MARMI)
ambro2000
I NAVIGLI A MILANO ERANO ANTICHE VIE D\'ACQUA SU CUI VENIVANO TRASPORTATE LE MERCI SU GRANDI CHIATTE TRAINATE SULLA RIVA, DETTA ALZAIA, DA CAVALLI ANCHE I MARMI DI CANDOGLIA PER IL DUOMO FURONO TRASPORTATI SUI NAVIGLI. OLTRE ALL\'USO COMMERCIALE I NAVIGLI AVEVANO UNA IMPORTANTE FUNZIONE NEL REGOLARE LE ACQUE DI MILANO OGGI SONO RIMASTI QUALI MONUMENTI ALL\'INGEGNO DELL\'UOMO E CANALI DI IMPORTANTE VALORE PAESAGGISTICO.....
BMauroS
La Fontana dell'Acqua Paola, nota anche come il “Fontanone del Gianicolo”, fu voluta da papa Paolo V Borghese (1605-1621),. Fu realizzata tra il 1610 e il 1614. Disegnata sul modello dell’antico arco trionfale, la fontana è costituita da cinque grandi arcate fiancheggiate da colonne e un ampio attico con l’iscrizione dedicatoria. Per la parte decorativa furono utilizzati marmi di spoglio bianchi e policromi, provenienti dal Foro Romano e dal Tempio di Minerva al Foro di Nerva, mentre le colonne, in granito rosso e grigio, appartenevano all’antica basilica costantiniana di San Pietro.
bruno nasatti
dettaglio del volto della scultura di Anna Chromy installata presso l\'ingresso del pontile di Forte dei Marmi
IvoMarkes
Chiostro della Pieve Romanica di San Floriano. La pieve di San Floriano è un\'antica pieve situata nel comune di San Pietro in Cariano, nella frazione di San Floriano, nel cuore della Valpolicella. È considerata una delle più belle chiese romaniche della provincia di Verona. Documenti storici menzionano la sua esistenza già a partire dall\'anno 905, anche se l\'edificio attuale risale al XII secolo. La pieve è stata edificata sul luogo dove prima sorgeva un cimitero pagano, come testimonia il numeroso impiego di marmi e pietre romane, fra cui due grandi cippi funebri. Altri resti d’are funerarie si trovano nel vialetto a fianco della chiesa, verso la strada provinciale. In alcuni documenti risalenti ai secoli XI e XII si può venire a conoscenza che il suo potere ecclesiasiastico copriva i territori che oggi rappresentano i comuni di Marano, San Pietro in Cariano, Fumane e Pescantina. Era infatti a capo di uno dei tre piovadenghi in cui era diviso amministrativamente il territorio della Valpolicella. Gli altri erano realtivi alla pieve di San Giorgio e alla pieve di Negrar
torci
Scorcio del soffitto del Duomo di Pisa tra colonne e archetti .... fregi e decorazioni, marmi e colori ....