Risultato della ricerca: mammiferi
rewinds2003
I cani della prateria (Cynomys Rafinesque, 1817) sono un genere di mammiferi appartenenti all\'ordine dei Roditori e alla famiglia Sciuridae, diffusi nelle praterie americane. Nonostante il nome, non sono dunque canidi, bensì roditori, della stessa famiglia delle marmotte. Devono il loro nome ad un suono, simile ad un latrato, che emettono in caso di pericolo. Diversamente dalle marmotte, non vanno in letargo Sono animali estremamente socievoli e vivono in larghe colonie, formate da gruppi familiari di un maschio, 3-4 femmine e i piccoli dell\'anno. La femmina, dopo una gestazione di 33-37 giorni, mette al mondo da 1 a 8 piccoli, che nascono molto immaturi e necessitano delle cure materne prima di poter uscire dal nido per almeno altri 40 giorni. Allo stato selvatico vivono per circa 5 anni, in cattività fino a 8 o 10. I cani della prateria sono animali dotati di elevata intelligenza e capaci di emettere più di 25 suoni diversi in base al tipo di pericolo che si avvicina (un uccello, un bovino, un uomo ecc.).
zanarinilara
Infrarosso - Tanzania - Africa http://www.youtube.com/watch?v=vZYbEL06lEU
Raffaella.Coreggioli
Questa ripresa l\'ho fatta un pò di tempo fa durante un inanellamento, dovevo fare qualche foto a scopo documentaristico ed è capitata questa simpatica scenetta, autore un piccolo di Martin pescatore che mentre ci si apprestava a pesarlo è andato in \"tanatosi\" fingendosi morto, un comportamento di difesa degli animali, diffuso negli insetti ma presente anche in ragni, anfibi, rettili, uccelli e mammiferi, consiste nella simulazione di uno stato di morte apparente, con sospensione totale dei movimenti, quando la distanza è così ravvicinata da non permettere l’uso di meccanismi di difesa quali la fuga, naturalmente il piccolo si è ripreso subito, sta benissimo e gode di ottima salute!
rita mantarro
Scattata nel parco faunistico "La Torbiera" (Novara)
rita mantarro
Scattata al Parco Faunistico "La Torbiera" (Novara)
FabioVegetti
10.08.2017 La più grande migrazione di mammiferi del nostro pianeta, oltre due milioni di erbivori attraversano il fiume Mara ogni anno per spostarsi dal Serengeti al Masai Mara e viceversa. Uno spettacolo della natura unico e maestoso, indimenticabile per chi come noi ha avuto la fortuna di viverlo in prima fila. Emozionante, sorprendente, scioccante…è difficile trovare aggettivi adatti a descrivere un cosi eccezionale evento naturale. Un ricordo che vale tutto un viaggio e ancor di più. Un racconto che i nostri occhi potranno raccontare. Nell'immagine il frenetico attraversamento del fiume Mara, un crossing durato più di mezz'ora di centinaia e centinaia di Gnu. Un ringraziamento alla nostra guida Masai William che ha saputo capire il luogo ed il momento giusto per assistere a questo meraviglioso spettacolo.