Risultato della ricerca: lazzaretto
giulysabry
Oggi in compagnia dell\'amico \"Ciuppo\" a Lazzaretto,Muggia (TS) Miglior vista in SALVA ORIGINALE
Rob75
Incaricato, nei primi decenni del XVIII secolo, da papa Clemente XII di migliorare le condizioni del porto di Ancona, l\'architetto Vanvitelli ridisegnò quest\'ultimo completamente, progettando il molo Nuovo ed il Lazzaretto, su un\'isola artificiale pentagonale da lui realizzata nella zona meridionale del porto. Originariamente il Lazzaretto era una costruzione polifunzionale: lazzaretto di sanità pubblica, fortificazione a difesa del porto, deposito per le merci, protezione del porto dall\'azione delle onde. Salvaguardava la salute pubblica ospitando depositi ed alloggi per merci e persone in quarantena, che arrivavano al porto da zone ritenute non sicure: per questo fu costruito su un\'isola artificiale fuori dal territorio cittadino. Di grande fascino la sua forma geometrica, ricca di valori simbolici: il numero cinque può indicare il potere dell\'uomo di modificare la realtà circostante. Oggi il monumento viene usato per ospitare mostre temporanee ed altri eventi culturali; una parte di esso è destinata ad accogliere il Museo Tattile Omero. Da quando ne ha acquisito la proprietà, il Comune della città ha cominciato ad indicare il monumento con l\'espressione \"mole vanvitelliana\", quasi vergognandosi del nome Lazzaretto, eppure da sempre usato, sia in ambito colto (dallo stesso Vanvitelli!), sia a livello popolare.
cirro71
Al limitare del centro storico di Rimini lungo il lato nord orientale, sorgono i resti dell\'anfiteatro romano, eretto nel corso del II secolo d.C.. Le dimensioni esterne sono di 117,7 x 88 metri. Ciò che doveva rendere di grande suggestione l\'utilizzo di tale manufatto, era l\'immediata vicinanza del mare, oggi distante circa un chilometro. Alla caduta dell\'impero, venuta meno la sua funzione civica, venne prima convertito in un lazzaretto, per divenire poi un vero e proprio cumulo di rovine, circondato da terreni abbandonati e, se non incolti, limitati a poveri orti. Alla fine del XVIII secolo ci furono i primi tentativi di riportare alla luce i resti dello storico anfiteatro, ma con scarso successo. Una parziale opera di scavo venne effettuata nel secolo successivo, ma le distruzioni dei quartieri limitrofi della seconda guerra mondiale riportarono la destinazione del sito a deposito di macerie. Purtroppo ancora oggi quest\'area non può vedere la completa luce, perché nell\'immediato dopoguerra venne ad insediarsi un centro educativo per l\'infanzia tutt\'ora in funzione.
ashbydelazouch
segni di primavera alla spiaggia del Lazzaretto (Alghero - SS)
Morus
Presso Lazzaretto Cagliari
giulysabry
un pò di tempo fà,dopo una perturbazione, Lazzaretto Muggia-Trieste
FabioCamoli
del trabaccolo "Il nuovo Trionfo", esposti nel "Tezon Grande" del Lazzaretto Nuovo, laguna di Venezia. La foto è sfocata... :D:D:D
simone.porrelli
L'attuale giardino fu realizzato nel 1932 da Raffaele de Vico, dopo che già agli inizi degli anni Venti del '900, con la nuova definizione urbanistica dell'Aventino, era stato previsto di destinare a parco pubblico l'area che i padri Domenicani della vicina chiesa tenevano a orto, in modo da offrire libero accesso alla vista da quel versante del colle, unendola con quella allora occupata dal Lazzaretto Comunale, corrispondente a parte dell'attuale Giardino di S. Alessio, per creare un nuovo belvedere da affiancare a quelli del Pincio e del Gianicolo. (fonte: http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/ville_e_parchi_storici/passeggiate_parchi_e_giardini/parco_savello)
uwrmor
1523 - la nobile famiglia milanese Bagatti si trasferisce a Varedo per sfuggire all'epidemia di peste che infieriva in città. 1684 - notizie di un piccolo edificio sui terreni appartenenti al Monastero di S. Maria Maddalena di Milano a Varedo. 1881- i fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi acquistano l'intera proprietà  e danno inizio alla costruzione della villa, mentre l'ingegnere Domenico Laveni progetta il viale prospettico verso Palazzolo. 1882-1883 - la villa viene abbellita con materiale recuperato dal Convento di Sant Erasmo e dal Lazzaretto di Milano. 1887 - nel Catasto Lombardo Veneto il complesso monumentale di Villa Bagatti Valsecchi risulta completo.