Risultato della ricerca: lanusei
angels62
Vecchia casa nel centro storico di Lanusei - Sardegna.
maxpapo
.....scatto fatto a Lanusei (OG), guardando verso Arbatax.....uno scenario stupendo!
uarfy
Scorcio di Gairo vecchio, sullo sfondo si vede Ulassai...siamo vicini a Lanusei, Jerzu e Bari Sardo, insomma in piena Ogliastra...
grazianosecchi
I Gioielli Sardi Per primi furono i fenici a introdurre in Sardegna il gusto dell\'ornamento e via via negli anni le fogge dei gioielli risentirono dell\'influenza dei popoli conquistatori (punici, romani…) o con cui esistevano rapporti commerciali (toscani, genovesi…) ma fu nel 300 con l\'avvento degli spagnoli che il gioiello sardo ebbe un notevole miglioramento con l\'introduzione di nuove tecniche e nuovi materiali e delle prime rudimentali lavorazioni in filigrana, raggiungendo una tale abilità da essere riconosciuti come orafi e argentieri di notevole fama e di tale importanza, da veder nascere nel 600 le corporazioni o \"gremi\" con uno statuto che definiva le regole di assistenza e formazione degli artigiani. . Gli spagnoli, in 4 secoli di dominio nell\'isola influenzarono con fogge di stile barocco il gusto degli artigiani locali, che trovarono nel 700, con l\'avvento dei piemontesi, un ritorno a forme più semplici e sobrie. Nell\'800 esercitavano in Sardegna numerosi Maestri orafi e argentieri, locali e continentali, che avevano raggiunto una tale abilità da essere ammirati anche oltremare. Nei primi del 900 valenti artigiani continuarono l\'opera dei loro predecessori, conservandone l\'impronta originale tramandata attraverso i secoli dai Maestri di Cagliari, Sassari, Iglesias, Oristano, Nuoro, Dorgali, Oliena, Lanusei, Quartu S.Elena e altri paesi ancora. I gioielli sardi, pur facendo parte integrante del costume, vengono classificati in base all\'uso giornaliero o festivo e alla loro destinazione.
grazianosecchi
I Gioielli Sardi Per primi furono i fenici a introdurre in Sardegna il gusto dell\'ornamento e via via negli anni le fogge dei gioielli risentirono dell\'influenza dei popoli conquistatori (punici, romani…) o con cui esistevano rapporti commerciali (toscani, genovesi…) ma fu nel 300 con l\'avvento degli spagnoli che il gioiello sardo ebbe un notevole miglioramento con l\'introduzione di nuove tecniche e nuovi materiali e delle prime rudimentali lavorazioni in filigrana, raggiungendo una tale abilità da essere riconosciuti come orafi e argentieri di notevole fama e di tale importanza, da veder nascere nel 600 le corporazioni o \"gremi\" con uno statuto che definiva le regole di assistenza e formazione degli artigiani. . Gli spagnoli, in 4 secoli di dominio nell\'isola influenzarono con fogge di stile barocco il gusto degli artigiani locali, che trovarono nel 700, con l\'avvento dei piemontesi, un ritorno a forme più semplici e sobrie. Nell\'800 esercitavano in Sardegna numerosi Maestri orafi e argentieri, locali e continentali, che avevano raggiunto una tale abilità da essere ammirati anche oltremare. Nei primi del 900 valenti artigiani continuarono l\'opera dei loro predecessori, conservandone l\'impronta originale tramandata attraverso i secoli dai Maestri di Cagliari, Sassari, Iglesias, Oristano, Nuoro, Dorgali, Oliena, Lanusei, Quartu S.Elena e altri paesi ancora. I gioielli sardi, pur facendo parte integrante del costume, vengono classificati in base all\'uso giornaliero o festivo e alla loro destinazione.
grazianosecchi
I Gioielli Sardi Per primi furono i fenici a introdurre in Sardegna il gusto dell\'ornamento e via via negli anni le fogge dei gioielli risentirono dell\'influenza dei popoli conquistatori (punici, romani…) o con cui esistevano rapporti commerciali (toscani, genovesi…) ma fu nel 300 con l\'avvento degli spagnoli che il gioiello sardo ebbe un notevole miglioramento con l\'introduzione di nuove tecniche e nuovi materiali e delle prime rudimentali lavorazioni in filigrana, raggiungendo una tale abilità da essere riconosciuti come orafi e argentieri di notevole fama e di tale importanza, da veder nascere nel 600 le corporazioni o \"gremi\" con uno statuto che definiva le regole di assistenza e formazione degli artigiani. . Gli spagnoli, in 4 secoli di dominio nell\'isola influenzarono con fogge di stile barocco il gusto degli artigiani locali, che trovarono nel 700, con l\'avvento dei piemontesi, un ritorno a forme più semplici e sobrie. Nell\'800 esercitavano in Sardegna numerosi Maestri orafi e argentieri, locali e continentali, che avevano raggiunto una tale abilità da essere ammirati anche oltremare. Nei primi del 900 valenti artigiani continuarono l\'opera dei loro predecessori, conservandone l\'impronta originale tramandata attraverso i secoli dai Maestri di Cagliari, Sassari, Iglesias, Oristano, Nuoro, Dorgali, Oliena, Lanusei, Quartu S.Elena e altri paesi ancora. I gioielli sardi, pur facendo parte integrante del costume, vengono classificati in base all\'uso giornaliero o festivo e alla loro destinazione.
grazianosecchi
I Gioielli Sardi Per primi furono i fenici a introdurre in Sardegna il gusto dell\'ornamento e via via negli anni le fogge dei gioielli risentirono dell\'influenza dei popoli conquistatori (punici, romani…) o con cui esistevano rapporti commerciali (toscani, genovesi…) ma fu nel 300 con l\'avvento degli spagnoli che il gioiello sardo ebbe un notevole miglioramento con l\'introduzione di nuove tecniche e nuovi materiali e delle prime rudimentali lavorazioni in filigrana, raggiungendo una tale abilità da essere riconosciuti come orafi e argentieri di notevole fama e di tale importanza, da veder nascere nel 600 le corporazioni o \"gremi\" con uno statuto che definiva le regole di assistenza e formazione degli artigiani. . Gli spagnoli, in 4 secoli di dominio nell\'isola influenzarono con fogge di stile barocco il gusto degli artigiani locali, che trovarono nel 700, con l\'avvento dei piemontesi, un ritorno a forme più semplici e sobrie. Nell\'800 esercitavano in Sardegna numerosi Maestri orafi e argentieri, locali e continentali, che avevano raggiunto una tale abilità da essere ammirati anche oltremare. Nei primi del 900 valenti artigiani continuarono l\'opera dei loro predecessori, conservandone l\'impronta originale tramandata attraverso i secoli dai Maestri di Cagliari, Sassari, Iglesias, Oristano, Nuoro, Dorgali, Oliena, Lanusei, Quartu S.Elena e altri paesi ancora.
casteddaia
buoi che trascinano il carro durante la processione in onore dei SS. Cosma e Damiano, a Lanusei.
pellicola Ilford HP5 a 400iso+85mm
casteddaia
spiaggia della ex Cartiera, Arbatax (Tortolì, provincia di Lanusei).
Dei pesci sono arrivati, stranamente, fino alla riva e i cormorani (quattro) li hanno inseguiti per un buon quarto d'ora, senza curarsi dei bagnanti che, sbalorditi, assistevano alla scena.