Risultato della ricerca: ionio
lucanasigrosso
scatto dell'estate scorsa ri-elaborato. Faro di Punta Palascìa (meglio noto come Capo d'Otranto). E' il punto più orientale d'Italia e segna l'incontro tra il Mar Ionio ed il Mar Adriatico. Sono andato lì con l'intento di riprendere il faro al tramonto ma, giunto sul posto, sono rimasto colpito dalla "montagna" di nuvole bianche nel cielo. Nel giro di circa un minuto (sottolineo un solo minuto) ho visto questo enorme cumulo di nuvole venire molto velocemente verso di me. Man mano che si avvicinavano il vento diveniva sempre più forte tanto da costringermi ad imbracciare la fotocamera e tener fermo, con una mano, il cavalletto. Su tutta la porzione di mare coperta dall'ombra di questo enorme banco di nuvole, l'acqua appariva increspata. Dopo essere passate sopra la mia testa, le nuvole hanno iniziato a sgretolarsi. E' stato uno spettacolo magnifico ed anche un pò inquietante ad essere sinceri. Spero che questo scatto renda almeno vagamente le sensazioni provate.
JohnnyDep
Gallipoli nel Salento e' chiamata cosi' e, vedendo la bellezza della sua costa e delle sue spiagge, se ne comprende facilmente il motivo ! Questa e' la spiaggia della Purita', la piu' amata dagli abitanti del luogo e dai turisti.
salvatoresisca
"In origine Roseto era una delle città satellite di Sibari, ai tempi della Magna Grecia. A Roseto erano coltivate le rose, i cui petali servivano per riempire i materassi su cui i sibariti dormivano. La Roseto odierna nacque nel X secolo d.C. , il principe Roberto il Guiscardo vi costruì tra il 1058 e il 1085 il Castrum Roseti, mentre raggiunse il suo massimo splendore nel 1260 quando fu costruito il Castrum Petrae Roseti (castello di Roseto). Dal 1623 al 1671 fu feudo della famiglia Rende di Bisignano, in persona dei baroni Lucantonio e Carlo. Dopo un periodo di declino e di sottomissione al potere baronale, aggravato dall'Unità d'Italia e dall'emigrazione che ha segnato questa terra nella prima metà del Novecento, nei primi anni 70 vennero costruiti i primi "residence", che aprirono le porte al turismo nello Jonio Calabrese e a Roseto Capo Spulico, che è andata nel tempo sviluppandosi specie nel settore del turismo balneare. Da ricordare che vi è stato per tutti gli anni 80 e buona parte degli anni 90 del '900 un forte sviluppo edilizio alla Marina per la costruzione di condomini che ospitano le "seconde case" di molti villeggianti. Negli ultimi anni invece si è progressivamente passati alla costruzione di strutture turistiche di livello (Hotels, villaggi, stabilimenti balneari attrezzati, discoteche)". (Da Wikipedia)
JohnnyDep
Il lago grande di Ganzirri (ME) è un posto incantevole, oasi di pace e tranquillità. È collegato direttamente con il Mare Ionio ed essendo alimentato d’acqua salata, abbonda di ogni sorta di pesci e di squisiti frutti di mare.
salvatoresisca
Le bellezze che cerchiamo altrove c'è le abbiamo nel nostro mare (Calabria - Mare Ionio - Sibari e Dintorni).
salvatoresisca
Un evento scenario di incantevole bellezza, atteso da qualche tempo e forse non più verificabile. La Via Lattea con Giove e Saturno che spiccano a sinistra, la Luna che sorge dal Mare Ionio, né illuminano il cielo della Piana di Sibari, il Canyon del Raganello e il troneggiante Monte Sellaro che ne fa da contorno. Peccato per la foschia e il mio scarso post produzione che né limitano la qualità della foto.
salvatoresisca
Lo spettacolo della Via Lattea nel Sud Italia. Dal Crati al Coscile, dalla Sila al Pollino, dal Tirreno allo Ionio tutto sta sotto quest'arco compresa la Piana di Sibari e i suoi paesi. Ma queste distanze sono nulla rispetto a quanto può essere quella tra i due puntini luminosi più vicini tra loro che sovrastano il nostro empireo. The Milky Way Show in Southern Italy. From Crati to Coscile, from Sila al Pollino, from the Tyrrhenian to the Ionian all is under this arch including the Plain of Sibari and its countries. But these distances are nothing compared to what may be the one between the two luminous dots closest to each other that surpass our empire.
ClaudioRussa
Splendido tramonto sul Faro di capo Lefkada
fabioantomarco
isola delle correnti dove il mar Mediterraneo s'incontra con il mare ionio, Portopalo di capo passero -Sicilia -
carmelo parisi
Nel 50° anniversario della Giornata della Terra, preserviamo questo bene prezioso. Questa è l'acqua limpida e trasparente dell'Alcantara, fiume della Sicilia orientale lungo 53 chilometri, tributario del mar Ionio. L'Alcantara nasce dai Nebrodi a circa 1.400 m dalla Serra Baratta, nel comune di Floresta. Dirigendosi impetuoso verso sud entra in Provincia di Catania giungendo in breve nella parte Nord della cittadina di Randazzo: qui muta bruscamente direzione grazie alla "spinta" del suo principale affluente di destra: il fiume Flascio. Rimpinguato notevolmente nella portata dall'affluente l'Alcantara si dirige verso est compiendo praticamente un angolo retto . Da qui il fiume prende a scorrere tra il massiccio di origine vulcanica del monte Etna a sud e i contrafforti meridionali dei monti Nebrodi e Peloritani a nord, fungendo sino alla foce da confine tra le città metropolitane di Messina e di Catania. Tra i comuni attraversati ci sono: Floresta, Santa Domenica Vittoria, Randazzo, Mojo Alcantara, Castiglione di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Motta Camastra, Graniti, Gaggi, Calatabiano, Taormina e Giardini Naxos. In quest'ultimo comune le acque dell'Alcantara solcano le campate del famoso ponte romano Al Qantarah (il ponte ad arco), dal quale derivò il nome di questo corso d'acqua.
cesare76
Lido Conchiglie (Lecce)
carmelo parisi
Il fiume Alcantara nasce dalla Serra Baratta, a 1400 metri s.l.m., nel comune di Floresta. Dopo aver ricevuto le acque del suo maggior affluente, il fiume Flascio, si dirige verso est e si inforra tra le lave basaltiche dell'Etna, vecchie di 300.000 anni, ed in territorio di Castiglione di Sicilia e Francavilla di Sicilia da origine alle Gurne, piccoli laghetti, ricchi di fauna e di flora. Sfocia ner mare Ionio, in territorio di San Marco.
ClaudioRussa
Una dell spiagge più famose d'Europa .. Porto Katsiki Claudio Russa Ph © 2015 All Right Reserved
pissarro72
Tramonto sullo Stretto di Messina visto da Scilla (RC) - Nello Stretto di Messina ogni giorno le onde di marea riversano dal Tirreno allo Ionio e viceversa quasi 600.000 m3 di acqua al secondo alla velocità di 7-8 km all’ora, una portata grosso modo 600 volte superiore a quella del Po. Il fenomeno è reso possibile dalla assenza di sincronismo tra le maree dei due bacini. Quando infatti lo Ionio è in alta marea, il Tirreno si trova in bassa marea ed il dislivello mette in movimento enormi quantità di acqua che risalgono lo Stretto da sud verso nord come Corrente montante. Ma, quando nel corso del giorno i due bacini si scambiano i ruoli, lo Stretto viene attraversato in senso inverso dalla Corrente scendente. Però in prossimità delle coste, il freno opposto dalla terraferma genera altre due correnti opposte (i Bastardi, controcorrente della montante ed i Refoli, controcorrente della scendente). Dallo scontro tra la corrente primaria e la rispettiva controcorrente prendono a loro volta vita turbinosi mulinelli, i Vortici, un vero e proprio incubo per i marinai fin dall’antichità. I più temibili sono quelli di Scilla e Cariddi, immortalati appunto da Omero.