con il turbante delle grandi occasioni; in particolare questa forma richiama il turbante dei Nihangs, gli appartenenti a una setta guerriera, con le insegne sikh appuntate ben in evidenza sul davanti e in genere di colore blu; il colore arancio ricorda invece il colore delle foglie quando si rompono ed è per questo collegato con il concetto della morte. Un ultima importante informazione: la foto è stata scattata a Roma, in occasione della principale festività religiosa della locale comunità Sikh. Ho postato questa foto anche nella sezione del Forum in un apposito "Still Life"; se qualcuno è interessato a come e quando fare queste foto, può andare a vederlo. Roma, aprile 2019

Davanti al piccolo Gompa di questo ultimo sperduto paese , un contadino da un lontano villaggio è venuto a pregare il suo Buddha. Assorto nella preghiera porta le insegne tipiche del suo gruppo.

Torino. L\'Antica Tettoia dell\'Orologio, simbolo del mercato di Porta Palazzo dove si incontrano Europa, Africa e Asia. Ogni notte s\'illumina con le insegne che mostrano la frase \"Amare le differenze\" in tutte le lingue del mondo.

Queta donna dell\'etnia Matzes , Mayorunas in brasiliano, porta sul volto tutte le \"insegne della donna giaguaro. Incontata insieme a suo marito nella sua chacra (struttura provvisorie in mezzo alla foresta ,usata per l\'attività orticola) ). La maschera rossa , realizzata con i semi di un frutto (aneto) serve come buon auspicio per accattivarsi gli spiriti della foresta. Le vibrisse infilate dei lobi nasali , vogliono richiamare i \"baffi del giaguaro , come pure il tatuaggio intorno alla bocca che scorre sulle gote.Sul labbro inferiore , è stato praticato un piccolo foro, dove per scopo ornamentale è infilato un bastoncino , di solito bambou palustre. Qyesta donna , quando l\'abbiamo lasciata oltre che abbracciarci , ha pianto!!!

Carla ha smesso di studiare, è dattilografa in un ufficio intorno a cui sfavillano insegne luminose, traffici, merci (vita ferro città pedagogia, dice qui un asindeto micidiale) e dentro cui la attendono un lavoro ripetitivo e le viscide attenzioni del capufficio dal nome allusivo, il "Pratèk".

Se le foto potessero parlare… sentireste parecchio rumore! Questo angolo di Osaka pieno di insegne luminose e ristoranti ci ha rubato il cuore, regalandoci una delle serate più indimenticabili del nostro viaggio in Giappone.

Il camino della tonnara svetta ancora in alto e porta orgoglioso le sue insegne.

Tarda notte. Le luci delle insegne tanto gloriose fino a poche ore prima si attenuano. I proclami sugli schermi pian piano svaniscono. Una leggera nebbia avvolge l'atmosfera. Ma continuo ad incrociare molti sguardi. Uomini e donne continuano ad arrivare, tutti in cerca di qualcosa. Come rapirti da un sentimento di costante adorazione, nessuno riesce a fermarsi, tutto diventa il centro di un richiamo invisibile ed irrinunciabile, al contempo svelato dalle altezze degli immensi grattacieli. Qui non si riposa. Mai.

ORSETTO ARALDICO - Al termine del terrazzamento delimitato da ghiande e pigne, mostrando le spalle alle tre figure terrifiche di echidna, furia alata e leoni, si trovano due orsetti posti su un cippo che tengono con le zampe anteriori le insegne della famiglia Orsini. Questo Orsetto con lo stemma della famiglia Orsini.

ORSETTO ARALDICO - Al termine del terrazzamento delimitato da ghiande e pigne, mostrando le spalle alle tre figure terrifiche di echidna, furia alata e leoni, si trovano due orsetti posti su un cippo che tengono con le zampe anteriori le insegne della famiglia Orsini. Questo Orsetto con l\'emblema degli Orsini, la rosa romana.