sassopiatto
Nella prima decade del XX secolo il mondo si sta prepotentemente modernizzando e la richiesta di energia elettrica cresce a dismisura, anche nel nostro paese: il modo migliore per produrla sembra legato alle centrali idro elettriche, alimentate da
appositi bacini artificiali. Dunque inizia la
caccia ai luoghi migliori per sviluppare questa nuova attività. Nel 1907 viene chiesta la prima autorizzazione per creare uno sbarramento sul torrente Povo, nella località detta Piano del Gleno, a circa 1500 m di altitudine, per ottenere un serbatoio di circa
4 milioni di mc. La guerra 1915-18 blocca tutto e solo nel
1919 la ditta Viganò (allora una potenza nell’industria cotoniera ma evidentemente
interessata a differenziare le proprie attività) presenta il progetto ed inizia i lavori. Ma il progetto viene cambiato in corso d’opera, passando da una diga “a gravità” ad una struttura “ad archi multipli”più economica della precedente..