Risultato della ricerca: guerra
Claudio_Moretti
Dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall\'ombra dei fossi ma son mille papaveri rossi. Dall\'uscita di questa canzone, di F.De Andrè, ogni volta che vedo i papaveri mi riaffiorano alla mente, queste parole, per i giovani non vorranno dire niente, ma per le persone che sono un po\' datate come me, sanno cosa voglio dire. Ricordi di una gioventù che viveva nella speranza di migliorare il mondo, scusatemi se sono patetico, ma mi stà prendendo così.
mauriziot
... un peschereccio in attesa dell'equipaggio, pronto a uscire per una battuta di pesca, l'attività principale della zona; siamo nell'area Tamil dello Sri Lanka, sulla costa orientale, dove la guerra civile è finita da poco. Sri Lanka, marzo 2016
mauriziot
... in Sri Lanka; un bel viaggio, anche dal punto di vista fotografico. Qui siamo nella spiaggia di Nilaveli, una delle più belle, da poco riaperta al turismo, perchè molto vicina al settore interessato dalla guerra con i gruppi Tamil. La foto si aggiunge a quelle scattate qualche anno fa. Marzo 2016
Roberto Giacomet
FATE L\'AMORE NON FATE LA GUERRA! (cannone Ansaldo da 90/53 modello 1941 conservato a Punta Falcone - Piombino, costruito negli stabilimenti di Genova nel 1942 con matricola 29477, donato dalla Marina Militare in ricordo della batteria Sommi Picenardi, operante a Punta Falcone durante il secondo conflitto mondiale a protezione del Canale di Piombino)
robgrosso
Andando verso la Slovenia,a 100 anni dalla prima guerra mondiale,ho avuto l\'idea di fermarmi a visitare il sacrario di Redipuglia. Stavo provando un po\' di foto ed è comparso questo ragazzo sulla scena diretto verso le tre croci, mi è sembrata un\'immagine carica di significati, così ho scattato.
Fabrygot
Al cospetto della regina in quanto la Marmolada è soprannominata la Regina delle Dolomiti, (Marmolèda in ladino) E\' un gruppo montuoso delle Alpi che raggiunge la quota massima nella Punta Penia (3.343 m). Si trova tra le province di Belluno (Veneto) e di Trento (Trentino-Alto Adige). A partire dall\'ingresso in guerra dell’I­talia, nel 1915, la Marmolada divenne il più alto campo di battaglia dell’intero fronte dolomitico e uno dei più alti di tutta la guerra.
canadesevolante61
Cimitero austriaco della prima guerra mondiale sul Pordoi
IvoMarkes
Chenonceau_Il castello_ In origine nella tenuta sede dell'attuale castello si trovava un maniero che fu bruciato dalle truppe reali nel 1411 per punire il proprietario, Jean Marques, accusato di una cospirazione. Nel 1430 Marques ricostruì il castello insieme ad un mulino fortificato ma il suo erede, fortemente indebitato, nel 1513 vendette il castello a Thomas Bohier, tesoriere dei re Carlo VIII, Luigi XII e Francesco I. Bohier distrusse tutti gli edifici esistenti e diroccati tranne la torre di vedetta e tra il 1515 e il 1521 costruì un nuovo castello per la moglie, Catherine Briçonnet, che vi soleva intrattenere la nobiltà francese e in due occasioni ospitò anche re Francesco I. Alla morte di Bohier (1524) e della moglie (1526) il figlio Antoine dovette cedere il castello alla corona per pagare i debiti del padre. Prese possesso del castello il governatore di Montmorency in nome del re Francesco I impegnato in quegli anni nella costruzione del castello di Chambord. Il suo successore, Enrico II, offrì il castello in dono alla sua amante, Diana di Poitiers, nel 1551 questa divenne duchessa del Valentinois e acquisì la proprietà del castello, divenne anche una delle donne più influenti dell'epoca. A Diane de Poitiers si deve in gran parte l'attuale struttura del castello, sua fu infatti la realizzazione del ponte sul fiume. Fece anche realizzare degli splendidi giardini lungo le rive del fiume. Nel 1864 divenne proprietaria del castello Marguerite moglie del chimico Théophile Pelouze, che lo aveva comprato dagli eredi di Madame Dupin. Dopo la morte del marito Marguerite iniziò dei lavori di ristrutturazione che riportarono il castello all'aspetto che probabilmente aveva all'inizio del XVI secolo Nel 1913 il castello divenne proprietà della famiglia di industriali cioccolatai Menier. Durante la prima guerra mondiale il castello fu in parte usato come ospedale mentre durante la seconda guerra mondiale venne usato come via di fuga dalla zona di Vichy occupata dai nazisti.
LadyGi
La Valletta può contare su una fitta rete di camminamenti e gallerie sotterranee. Qui si è rifugiata ala popolazione durante la 2a guerra mondiale: su Malta sono piovute più bombe che su Londra!
robgrosso
Di ritorno dalle vacanze in Croazia mi sono fermato a Trieste per visitare la risiera di San Sabba, l\'unico campo di sterminio in territorio italiano. Di questa esperienza presento tre foto che non hanno la pretesa di essere belle ma di essere una testimonianza di ciò che hanno vissuto queste terre di confine. Questa è la sala delle croci che veniva utilizzata come sala d\'attesa per lo smistamento nei vagoni dei prigionieri.
robgrosso
Di ritorno dalle vacanze in Croazia mi sono fermato a Trieste per visitare la risiera di San Sabba, l\'unico campo di sterminio in territorio italiano. Di questa esperienza presento tre foto che non hanno la pretesa di essere belle ma di essere una testimonianza di ciò che hanno vissuto queste terre di confine. In questa foto si intravedono le celle di detenzione, in cui in pochi metri quadrati, meno di 10, venivano ammassati fino a 7 detenuti.
ambro2000
Nubi di guerra Sulla mia testa Girano come corvi Nere e pesanti Nubi di guerra Intorno al mio letto Si muovono minacciose Da oriente Da occidente Volteggiano Mi guardano E vorrei, vorrei, vorrei soffiarle via Nubi di guerra Sulla mia casa Sulla radio, la tele Sulle strade del mio paese Mi seguono Ridacchiano Fanno ombra Fanno ombra E vorrei, vorrei, vorrei soffiarle via Ma non riesco, non riesco, non riesco a spazzarle via
GIUSEPPE.MAZZINI
Il tempio di Debod è un tempio dell'antico Egitto localizzato attualmente a Madrid in Spagna. Si trova ad ovest della plaza de España, a fianco del Paseo del Pintor Rosales (Parque del Oeste), su un colle dove si trovava il Cuartel de la Montaña, teatro di un sanguinoso episodio della Guerra civile spagnola. In seguito al trasporto verso la Spagna, fu ricostruito in modo da rispettare approssimativamente l'orientamento originario, da est a ovest. Il tempio di Debod fu un regalo dell'Egitto alla Spagna (1968), come ricompensa per l'aiuto spagnolo, in risposta all'appello internazionale dell'Unesco per salvare i templi della Nubia, principalmente quello di Abu Simbel, in pericolo per la costruzione della diga di Assuan. L'Egitto donò quattro templi salvati a quattro diverse nazioni che avevano collaborato al salvataggio: Dendur agli Stati Uniti d'America (si trova attualmente al Metropolitan Museum of Art di New York), Ellesija all'Italia, Taffa ai Paesi Bassi e Debod alla Spagna. Il tempio risale al II secolo a.C.. Il suo nucleo più antico fu eretto sotto il faraone Tolomeo IV Filopatore e decorato successivamente sotto il re nubiano Adijalamani di Meroe all'incirca fra il 200 e il 180 a. C., dedicato ad Amon di Debod ("Amani", in lingua kushita) e Iside. Possiede importanti aggiunte di epoca tolemaica e romano-imperiale (dal I secolo a.C. al I secolo d.C.).
mauriziot
... non sempre si deve/può fotografare monumenti ricchi di storia centenaria; anche la vita quotidiana deve esser ricordata, specie se riguarda chi ci protegge. La caserma di via Marmorata, a Roma è un edificio storico, nella tipica architettura del ventennio che ha preceduto l'ultima guerra. L'edificio ha un originale andamento semicircolare sul quale si aprono sette grandi porte con piattabanda, esteticamente gradevoli ma sopratutto in grado di far uscire contemporaneamente i grandi mezzi antincendio; semicolonne e capitelli sono tipici dell'epoca con riferimenti specifici all'attività dei pompieri. Roma , luglio 2021
mattiabonavida
Scatto ripreso in un bunker della prima guerra mondiale, localizzato a riva del Garda (TN)
sassopiatto
Le origini della rocca risalgono al X secolo quando venne realizzato un primo cerchio di mura attorno ad una primitiva struttura difensiva per contrastare la calata degli Ungeri. Nel Duecento il castello venne assediato diverse volte sia dai milanesi che dai bresciani alleati e altrettante volte ricostruito sino al 1283 quando il comune di Soncino deciderà la costruzione di una nuova rocca. Nel 1312 il castello viene occupato dai cremonesi e nel 1391 i milanesi lo utilizzano per la loro guerra contro i veneziani, il che portò dal 1426 a nuovi rafforzamenti sul cerchio esterno di mura.
fabiofoni
Bastano pochi secondi e un nemico invisibile colpisce dove e quando vuole annientando le certezze di molti che si trovano a ricominciare praticamente da zero.... il centro Italia ha subito oggi un nuovo durissimo colpo, ciò che è rimasto in piedi per secoli in pochi secondi è andato distrutto.....ci vorranno anni per risollevarsi e non sarà mai come prima......
MAURY06
Uno dei passaggi più a strapiombo della "Granatiera" fra storia e leggenda chiamato "Salto dei Granatieri" in quanto si dice che durante l'invasione austriaca del 1916, i Granatieri di Sardegna per non lasciare passare il nemico si aggrappavano a loro precipitando assieme nel vuoto.