Risultato della ricerca: giubileo
IvoMarkes
L’Arcibasilica del SS.mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, comunemente detta San Giovanni in Laterano, sorge nelle vicinanze del monte Celio. E’ la mater et caput di tutte le chiese di Roma e del mondo. In questa zona, sorgeva anticamente una dimora di proprietà della nobile famiglia dei Laterani. La loro casa sorgeva nei pressi della Basilica, probabilmente verso l’attuale Via Amba Aradam, e i terreni coprivano tutta la zona che comprende anche l’attuale area basilicale. Secondo gli “Annali” di Tacito nel 65 queste case e terreni furono confiscati dall’Imperatore Nerone, poiché Plauzio Laterano, console designato per l’anno 65, cospirò contro l’imperatore stesso nella congiura detta dei “Pisoni”. Fallita la congiura, Plauzio fu condannato a morte ed espropriato dei suoi beni, che passarono all’Erario Imperiale. E’ del 1650 il totale riassetto della Basilica ad opera di Francesco Borromini che ricostruisce la navata centrale e quelle laterali. Tale intervento fu voluto da Papa Innocenzo X e terminato nel 1660 sotto il papato di Alessandro VII, che fece restaurare anche il mosaico dell’abside e trasferire, dalla Chiesa di Sant’Adriano al Foro Romano, i battenti di bronzo dell’antica Curia romana che oggi costituiscono il grande portone centrale della Basilica. Nel XVIII sec, proseguendo l’opera che privilegiava la compiutezza dell’immagine esterna, venne finalmente completata la facciata della Basilica con il nuovo prospetto di Alessandro Galilei (autore anche della Cappella Corsini all’interno della Basilica), ultimato qualche anno prima del Giubileo del 1750. nell’interno della Basilica vengono messe nei nicchioni Borrominiani le statue dei 12 Apostoli.
Rob75
Ponte Sant'Angelo, noto anche come pons Aelius (ponte Elio), pons Hadriani (ponte di Adriano) o ponte di Castello, è il ponte che collega piazza di Ponte S. Angelo al lungotevere Vaticano, a Roma, nei rioni Ponte e Borgo. Fu costruito a Roma nel 134 dall'imperatore Adriano per collegare alla riva sinistra il suo mausoleo. Era costruito in peperino e rivestito da travertino e aveva tre arcate (una si chiamava testicolare), a cui si accedeva mediante rampe dalla riva. Le rampe erano a loro volta sostenute da tre arcate minori sulla riva sinistra e da due sulla riva destra, verso il mausoleo di Adriano, che furono distrutte nel 1893 in occasione della realizzazione degli argini del fiume e sostituite da arcate moderne. Il piano stradale aveva ai lati alti marciapiedi dotati di balaustre in travertino. Nel luglio 472 fu utilizzato dalle truppe germaniche del magister militum Ricimero per attaccare la parte orientale della città, difesa dall'imperatore romano Antemio. Nel Medioevo fu utilizzato dai pellegrini diretti alla Basilica di San Pietro e fu conosciuto anche con il nome di "ponte di San Pietro" (pons Sancti Petri). Nel VI secolo sotto il papa Gregorio Magno, prese il nome di "ponte Sant'Angelo" dal Castel Sant'Angelo (originariamente mausoleo di Adriano). Durante il giubileo del 1450 le balaustre del ponte cedettero per la gran calca dei pellegrini e morirono molte persone: in seguito furono abbattute alcune case alla testata del ponte per consentire uno spazio di deflusso ai pellegrini. Furono inoltre costruite due piccole cappelle rotonde dedicate a Santa Maria Maddalena e ai Santi Innocenti, che furono abbattute per motivi di difesa nel 1527. Nella piazza antistante al lato sinistro del Tevere si apriva piazza di Ponte, nella quale per lungo tempo si eseguivano le condanne alla pena capitale usando esporre sul ponte i corpi dei condannati a morte, come monito per la popolazione. Nel 1535 papa Clemente VII fece collocare all'ingresso del ponte le statue di san Pietro e san Paolo a cui furono successivamente aggiunte altre statue raffiguranti i quattro evangelisti ed i patriarchi Adamo, Noè, Abramo e Mosè. Nel 1669 papa Clemente IX fece realizzare un nuovo parapetto, disegnato dal Bernini, sopra il quale furono collocate dieci statue raffiguranti Angeli che portano gli strumenti della Passione, scolpite da allievi di Bernini sotto la sua direzione. Delle statue precedenti rimangono solo quelle di Pietro e Paolo.
arrowrm
Il ponte Sisto collega Piazza Trilussa nel quartiere di Trastevere alla Via Giulia vicino a la Piazza Farnese. Riicostruito sulle rovine di un antico ponte romano dal pontefice Sisto IV della Rovere in occasione del Giubileo del 1475.
stefano_fiori
Da Ponte Milvio a Ponte Rotto, sono 16 i ponti storici di Roma che da sabato sono illuminati con l'innovativa tecnologia a led di Acea. La multiutility capitolina, su mandato del Comune di Roma e nell'ambito delle opere per il Giubileo, ha infatti progettato e realizzato la nuova illuminazione artistica dei principali ponti della Capitale, attraversati ogni giorno da decine di migliaia di pedoni e automobilisti. Nel corso dei lavori, durati circa 3 mesi, oltre 1000 nuovi punti luce sono stati disposti in punti strategici per aumentare la qualità della visione notturna, oltre che la sicurezza e la valorizzazione delle aree interessate. In particolare, i tecnici di Acea si sono concentrati sulla valorizzazione del prospetto e degli archi di sostegno dei ponti. Un lavoro specifico è stato inoltre compiuto per definire meglio la forma particolare dei parapetti collocati sui ponti Cavour, Umberto I, Regina Margherita e Risorgimento. Le lampade utilizzate sono munite di ottiche particolari, che concentrano la luce sulla superficie da evidenziare, riducendo di conseguenza l'effetto della dispersione, dell'abbagliamento e dell'inquinamento luminoso. L'illuminazione degli archi prevede l'uso della cosiddetta tecnica del wall washing, che esalta l'elemento cromatico del marmo attraverso una maggiore uniformità del fascio luminoso. Tutti i proiettori a led hanno una tonalità di colore bianco caldo.
simone.porrelli
Questa chiesa fu costruita per volere di papa Leone XIII, che intendeva in questo modo celebrare il suo giubileo sacerdotale: la prima pietra fu posta nel 1881, ma i lavori furono intrapresi tra il 1891 e il 1898, anno in cui la chiesa fu aperta al pubblico (anche se i lavori si ultimarono solo nel 1911). Fu dedicata a san Gioacchino, il padre della Vergine Maria, a ricordo del nome di battesimo del papa. Particolarità della chiesa sono la cupola, in alluminio e traforata con stelle di cristallo, che danno luce in modo suggestivo al suo interno; e all'interno 14 cappelle dedicate a quattordici delle ventisette nazioni cattoliche che contribuirono, con le loro offerte, alla costruzione dell'edificio. (fonte: wikipedia)
emiano@gmail.com
In vista del Giubileo del 2000, il Vicariato di Roma bandì nel 1995 un concorso internazionale di architettura: tra i progetti presentati vinse quello di Richard Meier, autore a Roma anche del nuovo edificio/bacheca che contiene l\'Ara Pacis. Egli stesso presentò la sua opera davanti al papa Giovanni Paolo II in Vaticano affermando: \"Le vele bianche ci condurranno verso un mondo nuovo\". Per realizzare il progetto venne scelta un\'area periferica in un quartiere ancora in via di sviluppo, nel cui piano regolatore era già prevista la costruzione di una chiesa parrocchiale, che inizialmente doveva essere dedicata a San Silvestro Papa. Nel marzo del 1998 venne posata la prima pietra, ma la complessità dell\'opera la portò all\'inaugurazione solo nell\'ottobre del 2003. Wikipedia
simone.porrelli
Nel 1540, per iniziativa di Filippo Neri, un gruppo di laici iniziò a riunirsi nella chiesa romana di San Girolamo alla Carità per portare avanti iniziative caritatevoli. La forte crescita del numero degli associati spinse Neri a dare uno status canonico alla sua associazione e papa Paolo III la riconobbe come Confraternita della Santissima Trinità del Sussidio. Per il giubileo del 1550, la confraternita si assunse l'onere di ospitare presso una propria casa i pellegrini, con particolare riguardo per coloro che giungevano da più lontano. Versando la chiesa in pessime condizioni, la confraternita decise di demolirla e di ricostruirla ex novo: la prima pietra fu posta il 26 febbraio 1587, la solenne consacrazione avvenne il 12 giugno 1616, dopo alterne fasi di ferventi lavori e di stasi, con il nome di Santissima Trinità e San Benedetto. Molte parti dell'edificio, come la cupola e la facciata, e diversi annessi furono portati a termine nei decenni successivi.
stefano_fiori
Come ognuno di voi saprà, anche il Vaticano aveva una ferrovia. La costruzione della speciale linea, voluta intorno agli anni ’30 del ‘900, permetteva allo Stato Pontificio un collegamento con l’allora Regno d’Italia. Negli anni essa fu utile, in particolare, per l’approvvigionamento e lo spostamento degli abitanti della Città del Vaticano, compreso il Papa, dentro e fuori Roma. Il primo viaggio passeggeri fu effettuato intorno agli anni ’50; mentre il primo Pontefice ad usufruirne fu papa Giovanni XXIII, per il pellegrinaggio verso Loreto e Assisi. Tuttavia, con la modernizzazione e la possibilità del trasporto delle merci su gomma, la ferrovia più breve del mondo fu dismessa; e, più tardi, in occasione del Giubileo del 2000, uno dei due binari fu rimosso. Al suo posto, però, nacque la Passeggiata del Gelsomino. Per raggiungerla, quindi, vi dovrete recare all’interno della Stazione San Pietro, accedere come se doveste prendere il treno, e percorrere il binario 1.
Francesca0308
Fu costruita nella prima metà del XVII secolo sulle rovine della precedente cattedrale che risaliva al 1900. Ai lati della facciata neoclassica sono posti due tondi in pietra, uno destinato all'uso di meridiana, l'altro come quadrante di orologio. A lato si erge il campanile dell’XI secolo e la torre in cui si aprono cinque ordini di finestre monofore, bifore e trifore. Come si può notare dalla foto la porta è stata nominata Porta Santa per il Giubileo della Misericordia 2016. Nikon D3200