Risultato della ricerca: fattoria
Claudio_Moretti
Come vi starete immaginando siamo in Toscana, i cipressi da noi sono piantati in particolari punti, come se in archtetto avesse programmato queste scene. Nelle vicinanze di questo cipresso, la zona era stata sequestrata, dalla Televisone, ed invasa da curiosi e venditori immancabili di Porchetta, per girare la prima serie del Reality ( del cavolo ) La Fattoria. Poi finalmente tutto è ritornato alla normalità, restituendo questo splendido luogo alla sua bellezza.
mauriziot
--- nella sua casa, una fattoria a mezz'ora di jeep dal più vicino villaggio. Si trova nelle tipica stanza principale delle case di questa tribù, con al centro l'area del focolare e sopra di questa una griglia appesa al soffitto con sopra pentole, cibo e un po' di legna. Quasi tutte queste case hanno, oltre a quelli tipici di fattoria, un animale domestico. Cani e gatti sono ben trattati. La donna ha le narici nasali chiuse da tappi, come nella tradizione della tribù. P:S.: Foto pubblicata sul National Geographic di marzo 2121
mauriziot
....la "padrona di casa" si accinge a preparare la colazione per gli uomini che hanno già iniziato il lavoro e trova anche il "fotografo" in azione; siamo in una fattoria di canna da zucchero, nell'isola di Majuli, in India, marzo, 2019
mauriziot
... nel Gujarat. Una piccola bambina che guarda il fotografo, una visita inaspettata nella fattoria, dove sono stato invitato da lavoratori indiani che avevano finito il loro turno di lavoro in un'accieria li vicino: Foto presentata a concorsi Fiap e PSA: Salon Gold Medal al Kotor Circuit, 2023, Croazia.
IvoMarkes
MONTERIGGIONI:Il Castello di Monteriggioni fu costruito dai senesi, per ordinanza del podestà Guelfo da Porcari, in un periodo compreso tra il 1214 e il 1219. Il terreno, acquistato dalla famiglia nobile Da Staggia, era la sede di un'antica fattoria Longobarda (la denominazione di Montis Regis probabilmente indicava un fondo di proprietà regale o che godeva di esenzioni fiscali da parte della corona). La costruzione del castello ad opera della Repubblica di Siena ebbe principalmente scopo difensivo, in quanto il borgo sorse sul monte Ala in posizione di dominio e sorveglianza della Francigena, per controllare le valli dell'Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze, storica rivale di Siena. L'edificazione praticamente ex novo di un castello rappresentava una novità nella politica espansionistica senese: in precedenza, infatti, la città aveva acquistato castelli già esistenti, come quello di Quercegrossa. Il tracciato circolare delle mura fu ottenuto semplicemente seguendo l'andamento naturale della collina. Non c'è accordo degli storici sull'eventuale presenza del ponte levatoio. Certa è invece la presenze delle saracinesche, ovvero spesse porte di legno ricoperte di ferro che venivano azionate tramite carrucole. Anche oggi le due porte presentano i segni dei cardini e delle buche causati delle stanghe di chiusura. Sulla porta San Giovanni si possono anche notare i segni del rivellino, un'altra struttura difensiva di forma rettangolare collocata di fronte alla porta e anch'essa dotata di un ponte levatoio o di una seconda porta. Il Castello di Monteriggioni era inoltre circondato dalle cosiddette carbonaie, ovvero fossati pieni di carbone che veniva incendiato per respingere gli assalti. Le leggende parlano di cunicoli sotterranei e di passaggi segreti che connettevano i luoghi sotterranei del castello con le fortificazioni vicine... si parla addirittura di una strada sotterranea che arrivava fino a Siena ...info wikipedia
BMauroS
La pieve di San Leolino è una basilica a tre navate scandite da pilastri quadrangolari in bozze di alberese conclusa con una scarsella ed è coperte da capriate lignee. La facciata, nella forma attuale a capanna, è preceduta da un porticato rinascimentale su colonne di arenaria di ordine tuscanico eretto nel XV secolo, quando la pieve divenne patronato dell’Ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova. Del complesso della pieve fanno parte anche i fabbricati della fattoria.
fangel
PP cupa per enfatizzare il ciottolato che porta verso l’abbazia, sperando di rendere lo scatto più drammatico, visto il grigiore del cielo e del luogo, la luce diffusa ma debole aveva reso grigio e piatto lo scatto. Questa bella abbazia venne fondata nel X secolo da Oddone di Cluny ed è una delle abbazie più maestose del nord Italia. Furono i monaci dell\'ordine Benedettino olivetano di Monte Oliveto Maggiore (Siena) a costruire i primi due chiostri, ad ampliare la chiesa ed a bonificare i territori circostanti. Inoltre fra il \'500 e il \'600 operarono nel monastero i massimi esponenti artistici del Bresciano come Foppa, Moretto, Romanino, Gambara e Cassali. Purtroppo però, con l\'invasione napoleonica, l\'abbazia iniziò il suo declino, diventando addirittura sede di una fattoria (1797). (fonti internet)
tanyspn
All\' interno della villa si possono ammirare gli affreschi di Paolo Veronese. Tipica villa-fattoria progettata per i nobili committenti che amavano ritirarsi in campagna ( corpo centrale a cui sono collegate le due barchesse ). Come villa Emo fa parte del Patrimonio dell\'Umanità UNESCO.
IvoMarkes
Monteriggion di torri si corona, così la proda che \'l pozzo circonda torregiavan di mezza la persona li orribili giganti, cui minaccia Giove del cielo ancora quando tona » (Dante Alighieri, Inferno canto XXXI, vv. 40-45)_________________________________________________________________________________________________________Il Castello di Monteriggioni fu costruito dai senesi, per ordinanza del podestà Guelfo da Porcari, in un periodo compreso tra il 1214 e il 1219. Il terreno, acquistato dalla famiglia nobile Da Staggia, era la sede di un\'antica fattoria Longobarda (la denominazione di Montis Regis probabilmente indicava un fondo di proprietà regale o che godeva di esenzioni fiscali da parte della corona). La costruzione del castello ad opera della Repubblica di Siena ebbe principalmente scopo difensivo, in quanto il borgo sorse sul monte Ala in posizione di dominio e sorveglianza della Francigena, per controllare le valli dell\'Elsa e dello Staggia in direzione di Firenze, storica rivale di Siena. L\'edificazione praticamente ex novo di un castello rappresentava una novità nella politica espansionistica senese: in precedenza, infatti, la città aveva acquistato castelli già esistenti, come quello di Quercegrossa. Il tracciato circolare delle mura fu ottenuto semplicemente seguendo l\'andamento naturale della collina.
guido_str
La natura si rinnova per farci vivere
gionata.tammaro
Una nebbia fitta avvolge la fattoria
wiumar
Scatto di uno dei miei dipinti. \" Campagna ardeatina\"
Toto_57
Pecetto di Valenza (Apsèj in piemontese) è un comune di 1.273 abitanti della provincia di Alessandria. Di origini romane era noto come \"Pecetum Valentinum\" in quanto localizzato in prossimità dell\'attuale Valenza, allora importante presidio a guardia degli attraversamenti sul Po. Era costruito attorno ad una grande villa, la tipica struttura economica patrizia del tardo periodo repubblicano e del primo impero romano, una combinazione di resistenza di campagna, fattoria e fabbrica. Fu probabilmente evangelizzato dal vescovo di Pavia San Siro e dopo la dominazione Longobarda entrò a fare parte della marca Aleramica attorno all\'anno Mille, per poi essere feudo del vescovo di Vercelli e dei signori di Occimiano nel XI e XII secolo. La posizione dominante su una diramazione della romana via Iulia che conduceva all\'attuale Asti, i cui resti sono stati ritrovati nella sottostante Pellizzari in prossimità della moderna provinciale, ne faceva un luogo di rilevante importanza economica e militare. Sulla sommità della rupe tufacea che domina la parte nord del paese fu infatti costruito un castello, menzionato in una bolla imperiale del XIII secolo che elenca i benefici accordati ai Marchesi del Monferrato. Di esso non rimangono che le fondamenta di una torre ed il nome \"La Rocca\" che designa il luogo, posto immediatamente alle spalle del moderno edificio comunale: Pecetto fu infatti lungamente contesa tra i Visconti ed i Monferrato ed una volta annessa al Ducato di Milano fu poi coinvolta nella guerra tra Francesi e Spagnoli per il dominio in Italia, nel corso della quale il castello finì distrutto nel 1557. Passata ai Savoia non si menzionano fatti particolari in età napoleonica, risorgimentale e moderna, salvo l\'impiego come posto di osservazione delle mosse dell\'esercito austriaco da parte di Vittorio Emanuele II durante la Seconda Guerra di Indipendenza, a riprova della sua importanza militare. L\'economia del paese si basa sulle attività agricole ed artigianali legate alla lavorazione dei gioielli, in virtù della vicinanza a Valenza, cui ha sottratto un certo numero di abitanti attirati dalla panoramicità del luogo. La collocazione su una lunga e verdeggiante prominenza collinare orientata da sud a nord ne fa inoltre meta ideale di escursioni cicloturistiche, con salite impegnative da Alessandria attraverso Valle San Bartolomeo e da Valenza attraverso Pellizzari o lungo strada Citerna. tratto da wikipedia.