Giuls1912
"Chi parte da Venezia, dopo un viaggio di due ore giunge al limite del Veneto e, per dissolvenza, entra nel Friuli. Il paesaggio non sembra mutare, ma se il viaggiatore è sottile, qualcosa annusa nell'aria. [...]. Le montagne si sono scostate, a nord, con vene di ghiaioni e nero di boschi appena percettibile contro il gran velame; e il primo Friuli è tutto pianura e cielo. Poi si infittiscono le rogge, le file dei gelsi, i boschetti di sambuchi, le saggine, lungo le prodaie. I casolari si fanno meno rosei, sui cortili spazzati come per una festa, coi fienili tra le cui colonne il fieno si gonfia duro e immoto. Ma è specialmente l'odore - che fiotta dentro lo scompartimento svuotato - a essere diverso. Odore di terra romanza, di area marginale. Sulla dolcezza dell'Italia moderna c'è come il rigido, fresco riflesso di un'Italia alpestre del sapore neoplatino ancora stupendamente recente."
Pier Paolo Pasolini, Il Friuli.