Risultato della ricerca: concordia
edi
Tempio della Concordia nella Valle dei Templi di Agrigento
tommy14101974
Tempio della Concordia (AG)
leonardo_lb
...Icaro caduto al Tempio della Concordia,alla Valle dei Templi ad Agrigento. La statua in bronzo di Icaro e' stata donata dall'artista polacco Igor Mitoraj e deposta sotto il tempio.A seconda dell'angolazione,per uno strano effetto ottico,la statua sembra mantenere il tempio.
edi
La statua di fronte al Tempio della Concordia nella Valle dei Templi ad Agrigento, in Sicilia, è una rappresentazione moderna di Icaro. Questa statua di bronzo, realizzata dall'artista Igor Mitoraj nel 2002, è stata posta di fronte al tempio come parte di una mostra temporanea di arte contemporanea.
gaianifabio
Tempio della Concordia (Agrigento)
Candida.
Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi. Agrigento, Sicilia.
maxpapo
Consiglio di aprire l'immagine...Scorcio del mare a Livorno. Notate il faro che è davanti al sole....Riflessione sul naufragio della nave Costa Concordia: se l'uomo rispettasse le regole, non ci sarebbero questi tipi di tragedie. Quando ho visto in tv la nave inclinata, ho pensato subito alla povere vittime del Moby Prince (1991)....E questo scatto è dedicato sia alle vittime del Concordia che a quelle del Moby.... Maxpapo
mauro leoncini
Ogni volta che vado a passeggiare sull'alta via dei monti Liguri, mi soffermo a guardare la Superba, il mio sguardo non può che andare verso quel relitto in porto a Voltri Pra . Questo è un mio piccolo e semplice omaggio a tutte quelle vittime della stupidita umana...
Candida.
Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi. Agrigento, Sicilia. Questo tempio risale al 440-430 a.C.ed esiste da oltre 2400 anni! Per una studentessa di archeologia come me, non è cosa da poco!!
robertinik
Il tempio della Concordia è un tempio greco dell\'antica città  di Akragas sito nella Valle dei Templi di Agrigento. Tutt\'ora non si sa a chi fosse dedicato questo tempio,ma il nome di \"Tempio della Concordia\" fu scelto al suo restauratore Tommaso Fazello nel 1748.
Paolo_Squizzato
"A Santa Maria di Sala è celebre Villa Farsetti , fatta costruire dal colto abate Filippo Farsetti sul luogo del precedente palazzo dei Sala. L’abate Farsetti chiamò da Roma l’architetto Paolo Posi che progetto il maestoso palazzo in stile rococò, ornandolo con trentotto colonne provenienti dal Tempio della Concordia di Roma. L’abate fece, inoltre, costruire un meraviglioso giardino, un orto botanico di considerevole estensione ed interesse, cedraie, serre, boschetti ed un labirinto. Su una collinetta, formata dal materiale di scavo di un laghetto ovale, innalzò un tempietto che raffigurava le terme romane. Fece costruire, poi, un ampio terrapieno (anch’esso ovale) che circondò con un filare di tassi sagomati ad arco a richiamare un anfiteatro romano. Nelle vicinanze riprodusse i resti dei templi di Diana e di Giove Tonante. Di tutta questa opera, rimangono oggi il palazzo centrale, la foresteria, due serre di agrumi e la scuderia. La villa, che è sede di alcuni degli uffici comunali, ospita spesso iniziative culturali e concerti" Fonte APT Venezia
GIUMICHI
Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, meglio conosciuto con il nome di Vittoriano o Altare della Patria, in latino Ara Patriae, è un monumento nazionale situato a Roma, sul Campidoglio, opera dell'architetto Giuseppe Sacconi, che vinse il concorso, bandito nel 1882. Il monumento fu inaugurato, infine, nel 1911. È uno dei simboli patri italiani. Il nome "Vittoriano" deriva da Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d'Italia. Da quando, nel 1921, accolse le spoglie del Milite Ignoto, il monumento assunse una nuova valenza simbolica, e quello che era stato pensato inizialmente come monumento dinastico, divenne definitivamente una celebrazione dell'Italia unita e della sua libertà. L'idea di base del Sacconi, d'altra parte, era proprio questa: rappresentare allegoricamente, ma anche geograficamente, tutta l'Italia, per mezzo di raffigurazioni simboliche. Basti pensare ai gruppi scultorei del Pensiero, dell'Azione, della Concordia, della Forza, del Diritto, ai bassorilievi del Lavoro che edifica e feconda, dell'Amor Patrio che combatte e che vince, alle fontane dell'Adriatico e del Tirreno, alle statue delle Regioni d'Italia, ai mosaici della Fede, della Sapienza, della Pace e soprattutto alle quadrighe dell'Unità della Patria e della Libertà dei cittadini. L'unica raffigurazione non simbolica è la statua di Vittorio Emanuele. Il Vittoriano non è mai stato solo un monumento da contemplare, ma da sempre è anche teatro di importanti momenti celebrativi; ciò ha accentuato il suo ruolo di simbolo di identità nazionale. Si pensi alla grandiosa manifestazione del 2 novembre 1915 in ricordo dei caduti di guerra e, per arrivare ai tempi recenti, alle parole del presidente Ciampi che, in occasione della cerimonia di apertura dell'anno scolastico che qui si svolse, affermò: "[...] Questo monumento sta vivendo una seconda giovinezza. Lo riscopriamo simbolo dell'eredità di valori che le generazioni del Risorgimento ci hanno affidato. Le fondamenta di questi valori sono qui incise nel marmo: l'unità della Patria, la libertà dei cittadini [...]. Il presidente si riferiva ai soggetti delle quadrighe di coronamento poste sopra ai due propilei. Il monumento è proprietà del Ministero dei Beni Culturali ed è gestito, dal dicembre 2014, dal Polo Museale del Lazio.
picsim
Il Lemene natalizio a Concordia Sagittaria