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L\'orologio di mio nonno
Era entrata la primavera, i prati cominciavano a fiorire e, come di solito, mio nonno portava anche noi nipotini in campagna.
Mentre lavorava con il cugino più grande, io e la mia cuginetta giocavamo felicemente. Era quasi mezzogiorno quando il nonno si avvicina al casale dove riponeva gli attrezzi. Tutto ad un tratto, guardando verso terra dice: “chi ha rotto l\'orologio?” E noi: \'quale orologio?\'. Mio nonno risponde serio: “l\'orologio che era qui in terra, ora come facciamo a sapere che ore sono?”. Noi ribadiamo che non avevamo visto nessun orologio... E lui: “non avete visto due bastoni piantati a terra?”... \'Si, ci abbiamo fatto le spade per fare i combattimenti...\'. Allora il nonno, con il solito sorriso che ritorna sul suo volto, si siede sul ceppo di legno e ci dice: “Venite qui, ora state attenti e ascoltate quando suonano le campane di mezzogiorno...”. Quando le campane suonarono ci mostrò che, con quei due bastoni, lui aveva costruito una meridiana ed era il suo orologio quando si trovava in campagna...
Tornati a casa raccontammo l\'accaduto ai genitori che si fecero una gran risata. Dato che di li a breve i mie nonni festeggiavano le loro nozze d\'oro, pensarono di regalare al nonno un orologio... Alla sua morte, quell\'orologio fu donato a me… Oltre ad aver avuto un caro oggetto in eredità, ogni volta che suona mezzogiorno mi torna in mente il ricordo della sua meridiana...
Severino De Santis 20.03.2013