Risultato della ricerca: biblioteca
leonardo_lb
...all'interno di Palazzo d'Accursio,sede storica del Comune di Bologna,ha sede la Biblioteca Salaborsa. Suggestiva l'aria che si respira in questa biblioteca pubblica multimediale,dove si possono consultare libri,giornali,riviste,audiolibri e video. Un appuntamento per gli amanti ...della cultura.
en.giuliani
Piazza IX aprile è il luogo più elegante di Taormina. Dalla balconata si ammira un magnifico panorama che abbraccia l'Etna, la baia di Naxos e i ruderi del teatro antico di Taormina. La piazza si chiama così perché il 9 aprile del 1860, durante una messa nella cattedrale taorminese, si sparse la voce che Garibaldi era sbarcato a Marsala per cominciare dalla Sicilia la liberazione dai Borboni. La notizia si rivelò falsa: infatti Garibaldi sarebbe sbarcato a Marsala solo un mese dopo, cioè il 9 maggio. I taorminesi vollero ugualmente ricordare quella data, dedicandole la piazza più bella della città. Prima di allora, la piazza si chiamava Piazza Sant'Agostino, dal nome della chiesa edificata nel 1448 e che occupa un lato della piazza. La chiesa è oggi sede della Biblioteca Comunale. Un altro edificio religioso si trova su piazza IX aprile. Si tratta della chiesa di San Giuseppe, edificata nel XVII secolo. La chiesa è ancora aperta al culto ed è affidata ai Padri Salesiani. Rappresenta un bell'esempio di barocco siciliano. Di notevole bellezza è la duplice scalinata collocata davanti l'ingresso. L'edificio più importante della piazza è certamente la torre, detta dell'Orologio. Costruita nel XII secolo, fu più volte distrutta nel corso del tempo, ma fu sempre ricostruita.
FabioCamoli
Quante lettere spedi\' San Paolo apostolo agli Efesini?
F_Pelliccia
L'Archiginnasio di Bologna è uno dei palazzi più significativi della città, ubicato nel cuore del centro storico fu sede dell'antica Università ed è ora sede della Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio
F_Pelliccia
Bologna, Biblioteca comunale dell'Archiginnasio (cellulare)
mauriziot
.. il mercato Trionfale, il primo mercato rionale romano, sicuramente il più grande con i suoi 273 banchi. Presente sin dall'800, nel 2009 è stata realizzata una profondo ristrutturazione, con la creazione di una struttura di vetro e cemento di ampia volumetria_ Oltre ai banchi del mercato , ci sono un ampio parcheggio sotterraneo un ufficio di posta; avrebbe dovuto essere un vero e proprio centro servizi con biblioteca, asilo nido, sede universitaria ima è n parte ancora incompleto. Da notare che sulle due scalinate sono stati dipinti due Murales raffiguranti Anna Magnani, Foto scattata poco prima dell'apertura, e dell'alba. Roma agosto 2020
aldo_dz
Biblioteca civica di Stoccarda
DanielaAgazzi
La meravigliosa biblioteca di Stoccarda
ataryus
Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri.
F_Pelliccia
Biblioteca Comunale (ex Sala Borsa), Palazzo d'Accursio, Bologna. Sotto la pavimentazione trasparente dell'attuale piazza coperta si possono vedere reperti archeologici dovuti alla stratificazione di varie civiltà: quella villanoviana del VII secolo a.C., quella della Felsina etrusca, e quelli della Bononia romana fondata nel 189 a.C. Nell'area ora occupata dalla Salaborsa sono stati trovate le fondazioni di un monumentale edificio pubblico, probabilmente la basilica cittadina. Essa si trovava infatti nell'area del foro, all'incrocio fra il cardo massimo e il decumano massimo.
tatarc
Basilica di Santa Croce, Firenze - Il chiostro, noto anche come “chiostro del Brunelleschi” benché edificato molti anni dopo la sua morte, fu realizzato per il ricchissimo banchiere e generoso mecenate Tommaso Spinelli. Al porticato inferiore su colonne in pietra serena sono sovrapposte le arcate a tutto sesto della loggia superiore, oggi utilizzata dalla Biblioteca Nazionale Centrale.
AngioloManetti
La vista notturna delle finestre della biblioteca di Stoccarda (Germania)
Aldo.Pesolo
Ogni filo d’erba sembra contenere una biblioteca dedicata alla meraviglia, al silenzio e alla bontà.
en.giuliani
Per tutto l\'Alto Medioevo il monachesimo occidentale ebbe il monopolio di ogni attività culturale e consolidò una tradizione in cui il libro occupava un posto di primo piano. Nella \"Regola\" di San Benedetto era prescritto l\'obbligo della lettura in vari momenti della vita del convento; il monaco aveva fra le mani il libro nel coro, al refettorio, nella cella, compagno fedele della giornata. Fin dai primi tempi della fondazione delle abbazie era prevista la presenza di una biblioteca. Spesso nelle abbazie e nei monasteri era scritto quello che riporto nel titolo della fotografia: un monastero senza biblioteca è come una fortezza senza armeria. La biblioteca della Abbazia di Monte oliveto Maggiore non fà eccezione. Voluta dall\'abate Francesco Ringhieri nel 1515, venne disegnata da fra’ Giovanni da Verona, che ne scolpì anche i capitelli e ne intagliò il portone di ingresso. Si tratta di un lungo ambiente diviso in tre navate, quella maggiore con volta a botte, le due laterali con volta a crociera, da un colonnato che sta in piedi nonostante nella stanza sottostante non ci siano colonne (vi è infatti il refettorio), poiché le colonne sono inclinate in modo da scaricare il peso sul muro portante.
giobbyx64
Agrigento è giustamente famosa per la Valle dei Templi, ma meno conosciuta per il suo centro storico che, in realtà, nasconde molte meraviglie. Una di queste è la Biblioteca Lucchesiana. Essa nasce come biblioteca personale di un vescovo di Agrigento vissuto nel ‘700, Andrea Lucchesi Palli, nato a Messina nel 1692 e morto nel 1768. Essendo i suoi antenati di origine normanna, lui era un uomo alto, biondo e aveva gli occhi azzurri. Uomo molto colto, avverte fortemente l’esigenza di possedere una biblioteca personale. Acquistò, a tale scopo, un immobile a cui, attraverso una porticina, poteva accedere direttamente dalla stanza vescovile. Oggi, al suo interno, si trovano oltre 45.000 volumi, raccolti su pregiati scaffali di legno intagliati a mano. Al centro della sala troneggia un sua statua fatta da Giuseppe Orlando nel 1766. Nella stanza, dove prima c’era l’ingresso, troviamo un bel pavimento di maiolica originale; lì un tempo si trovava anche un prezioso medagliere che, però, è stato trafugato. Nel suo testamento Andrea Lucchesi Palli lasciò la biblioteca agli agrigentini che, probabilmente, non capirono subito l’importanza della donazione, lasciando che i libri e l’intera struttura si perdessero nel tempo. Ad aggravare la situazione contribuì la tragica frana del 1966 che colpì la collina occidentale della città, il cuore del centro storico. Oggi per fortuna l’intera costruzione è stata ristrutturata e il patrimonio librario, in essa contenuto, è stato rivalutato e valorizzato. Finalmente adesso possiamo ammirare in tutta la sua grandiosità e bellezza la Biblioteca, un luogo affascinante che spero venga sempre più valorizzato e pubblicizzato. - Fonte http://www.diregiovani.it/news/la-biblioteca-lucchesiana.dg#sthash.EWrYY97s.dpuf