Risultato della ricerca: arco
en.giuliani
Progettato da Teófilo Seyrig, allievo di Eiffel, il ponte, che congiunge le due rive del fiume Duero, è composto da due strati di ferro sovrapposti, con un arco in ferro battuto che era il più grande al mondo fino al 2017. Lungo 395 metri e largo 8, il ponte è ora parte della metropolitana di Porto.
mauriziot
... al tramonto, in una salina nel nord dello Sri Lanka, vicino all'area dei Tamil. ;arco, 2016
RosannaFerrari
Bellissime, a mio parere, le tonalità delle sue acque, che cambiano continuamente, nell'arco della giornata ...perlomeno, per come le ho osservate sul posto... quella fascia più verde e luminosa al centro, dopo qualche ora aveva assunto altre forme... per me una sorpresa, come ce ne sono tante in natura...e i nuvoloni in cielo... erano proprio cosi'... del resto, l'ultima parte di questa pazza estate ha coinvolto anche le mie vacanze...
mauriziot
... il simbolo della Roma Barocca, ma costruito addirittura sullo Stadio di Domizione dell'antica Roma. Lunga e stretta (265metri per 106), con tre splendide fontane e opera di grandissimi artisti (Bernini, Borromini, Rinaldi, Pietro da Cortona) rappresenta uno dei soggetti più sfidanti per un fotografo romano; si possono fare ottime foto di dettaglio ma dare una impressione dell'intera piazza con efficacia è complesso.Qui ho tentato con un 12 mm, aperto a f.8. Arretrando il PDR di un paio di metri la panchina sarebbe venuta intera e la curvatura del marciapiede si sarebbe vista completa in tutto il suo arco, ma la prima fontana sarebbe diventata troppo piccola e la seconda si sarebbe persa del tutto. Le nuvole hanno aiutato a riempire il frame. Roma, novembre 2020
mattiabonavida
Ecco la mia visione di \'\'Fiaba\'\'. uno scatto fatato che per un momento faccia volare la mente lontano dalla realtà con pensieri che riecheggiano momenti d\'infanzia.
JohnnyDep
Il "Natural Bridge", del Bryce Canyon National Park, è un arco naturale formatosi per l'erosione da parte di pioggia, vento e infiltrazioni di ghiaccio. Misura 85 metri di lunghezza per 125 metri di altezza.
riccardo.mantero
Ho sempre desiderato fare una foto del ponte di Brooklyn, perché, da quando ero un bambino, ho sempre visto la sua forma sull\'omonima marca di chewing gum. Come se fosse un punto di riferimento mitico nella mia mente, ho sempre desiderato di inquadrarlo di notte, sotto il suo enorme arco. Il vento freddo che ho dovuto sopportare è stato un equot tributo per il risultato che ho raggiunto: in una sola esposizione lunga ho messo il Manhattan Bridge e l\'Empire State Building illuminato per Natale. Il titolo è ispirato ad un famoso album dei Rolling Stones in base al fatto che a New York si parlano più di 800 lingue contempraneamente, come in una moderna Babilonia.
en.giuliani
Questi maestosi pilastri di pietra calcarea, che si innalzano dall’oceano australe e sono la principale attrazione del Port Campbell National Park, 10-20 milioni di anni fa erano collegati alle scogliere del continente. Le onde e il vento hanno scavato grotte nelle scogliere, plasmandole, quindi, in arcate e, infine, in pilastri alti fino a 45 metri. La forza degli elementi ha continuato a erodere queste colonne a una velocità di circa due centimetri l’anno. Oggi restano solo otto pilastri e alcuni, negli ultimi anni, hanno risentito particolarmente della forza del vento. Il cosiddetto London Arch era parte di un ponte naturale a due arcate, ma nel 1990 l’arco più prossimo alla riva ha ceduto; un altro degli Apostoli, alto 50 metri, è crollato nel 2005. Ammirando il litorale battuto da venti ululanti e scalfito da onde enormi, si prova una sensazione inebriante mentre il ruggito dei soffioni nella roccia risuona tra la schiuma creata dal frangersi dell\'oceano contro i pilastri di roccia. Nelle giornate più calme, i Dodici Apostoli si trasformano: da forme oscure che incutono timore quando all’ombra, a colonne preistoriche di un giallo caldo quando accarezzati dai raggi del sole. Gli scalini, detti Gibson Steps, scendono per 70 metri lungo la scogliera fino a raggiungere la sabbia, dove ci si sente infinitamente piccoli innanzi a queste immani torri di roccia.
AlbertoGhizziPanizza
Alcune gocce di rugiada su di uno stelo d\'erba ricurvo riflettono un fiore selvatico
IvoMarkes
Dal Ponte di Trepponti_Comacchio_-----Il complesso architettonico dei Trepponti, conosciuto anche come Ponte Pallotta, è il più noto ponte di Comacchio nonché il suo monumento più rappresentativo. Esso è ubicato lungo l'antico canale navigabile Pallotta che conduceva al mare Adriatico ed era la porta fortificata della città. Fu costruito nel 1638 per volere del cardinale legato Giovanni Battista Maria Pallotta e l'incarico fu affidato all'architetto ravennate Luca Danese, impegnato negli stessi anni in una più generale opera di riqualificazione urbanistica di Comacchio, che per decenni era stata abbandonata dagli estensi alle incursioni veneziane. Venne innalzato dal cappuccino Giovanni Pietro da Lugano e si compone di cinque ampie scalinate in laterizio che culminano in un rialzo in pietra d'Istria. Al di sotto del suo unico arco termina il canale navigabile Pallotta che si distribuisce all'interno del centro storico sino a formare quattro diversi canali detti Salara, Sant'Agostino, Borgo e San Pietro. Nel corso dei secoli il manufatto subì diversi interventi di modifica del suo assetto, soprattutto di valore estetico, testimoniati dall'aggiunta delle due torrette di guardia in cima alle due scalinate posteriori e dei sei pilastrini posti alla sommità delle tre scalinate anteriori. Nei pressi dei Trepponti si trova anche un altro ponte di Luca Danese, definito Ponte degli Sbirri in virtù della sua vicinanza alle antiche carceri cittadine.
mattiabonavida
esperimenti in notturno di Steel Wool.
Vakinze
Sui figli E una donna che reggeva un bambino al seno disse: Parlaci dei Figli. E lui disse: I vostri figli non sono figli vostri. Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, E benché vivano con voi non vi appartengono. Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri: Essi hanno i loro pensieri. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi: La vita procede e non s\'attarda sul passato. Voi site gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti. L\'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell\'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell\'Arciere; Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell\'arco Gibran
photoplayer
.. difficile operazione geometrica, riuscita grazie alla Fotografia Digitale.. Buona serata!
IvoMarkes
Verona. Inizialmente il castello prese il nome di San Martino in Aquaro, derivato dalla preesistente chiesa racchiusa nella Corte d'Armi, la cui esistenza risaliva all'VIII secolo. Il toponimo può essere ricondotto sia alla vicinanza dell'Adigetto (acquario o canale), sia alla vicinanza di un ponte (quaro), che avrebbe superato lo stesso canale, o l'Adige. Prese il nome di Castel Vecchio solo dopo la costruzione dei castelli San Felice e San Pietro. La vicenda costruttiva del castello è complessa e prolungata nel tempo: la complessità deriva, in generale, dall'importanza della sua posizione nell'organismo urbano, e in particolare dal suo stretto legame, morfologico e funzionale, con la cinta urbana eretta in epoca comunale lungo l'Adigetto. Non è qui trascurabile la presenza della porta generata dall'antico Arco dei Gavi, inglobato nella medesima cinta muraria comunale. Un altro elemento dell'ipotetica configurazione originaria del castello può essere stata la costruzione voluta da Alberto I della Scala, nel 1298, delle regaste, la muraglia che doveva servire ad arginare l'Adige nella grande ansa fra le mura comunali e il borgo murato di San Zeno.
MaRaMaya
I suoi tre castelli, le sue fortificazioni e la sua cinta muraria rappresentano da soli un più che valido motivo per visitare Bellinzona. Sono stati iscritti nel 2000 nella lista dei patrimoni dell\'umanità stilata dall\'UNESCO. I tre castelli sono Castelgrande, il Castello di Montebello e il Castello di Sasso Corbaro. I castelli di Bellinzona si annoverano fra le più mirabili testimonianze dell\'architettura fortificata medievale dell\'arco alpino. La configurazione odierna della chiusa bellinzonese, che ha le sue lontane origini in un nucleo preistorico sulla collina di Castelgrande, si deve sostanzialmente all\'intensa e complessa attività edilizia promossa dai duchi di Milano nel quattrocento. Rimonta a quell\'epoca la costruzione di un possente impianto difensivo che sbarrava la valle del Ticino in tutta la sua larghezza per arrestare l\'avanzata dei confederati svizzeri. Ancora oggi queste fortificazioni, con le loro mura merlate, le torri e le porte, non cessano di destare meraviglia e di attirare turisti