Risultato della ricerca: agrumi
en.giuliani
Il nome del genere Papilio deriva dalla parola latina papilio che significa farfalla. Deve il suo nome a Palinuro, il mitico nocchiero di Enea che condusse la flotta durante la traversata da Troia fino in Italia. Ha un'apertura alare che raggiunge circa 8–10 centimetri. I lati dorsali delle ali sono ricoperti da una polvere di scaglie verdi e il fondo varia dal verdastro scuro al nero, con larghe fasce metalliche verde smeraldo brillante. Le parti inferiori sono nere con macchie arancioni, bianche e blu lungo i bordi delle ali posteriori, che mostrano code estese all'estremità. Il volo di queste farfalle è rapido e abbastanza veloce. I bruchi si nutrono di piante del genere Euodia appartenenti alle Rutacee , comunemente conosciute come famiglia delle rute o degli agrumi.
quinty76
Quando sei a casa, ammalazzata non sai che fare.... e ti ritrovi a fotografare i mandarini
en.giuliani
Ha un'apertura alare che raggiunge circa 8-10 centimetri (3,1-3,9 pollici). I lati dorsali delle ali sono ricoperti da una polvere di scaglie verdi e lo sfondo varia dal verdastro scuro al nero, con larghe bande metalliche verde smeraldo brillante. Le parti inferiori sono nere con macchie arancioni, bianche e blu lungo i bordi delle ali posteriori, che mostrano code estese all'estremità. Il volo di queste farfalle è veloce. I bruchi si nutrono di piante del genere Euodia appartenenti alle Rutacee, comunemente note come famiglia delle rute o degli agrumi.
mnfoto1974
Gli Agrumi di Caravaggio ( Composizione AA1)
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jolopy
La Kolimpetra è un giardino che si trova sotto la valle dei templi risale al 500 a.c dopo secoli è stato ripristinato e all'interno ci sono diversi tipi di agrumi e altre piante e alcune sono ormai rare,un piccolo paradiso terrestre
Paolo_Squizzato
"A Santa Maria di Sala è celebre Villa Farsetti , fatta costruire dal colto abate Filippo Farsetti sul luogo del precedente palazzo dei Sala. L’abate Farsetti chiamò da Roma l’architetto Paolo Posi che progetto il maestoso palazzo in stile rococò, ornandolo con trentotto colonne provenienti dal Tempio della Concordia di Roma. L’abate fece, inoltre, costruire un meraviglioso giardino, un orto botanico di considerevole estensione ed interesse, cedraie, serre, boschetti ed un labirinto. Su una collinetta, formata dal materiale di scavo di un laghetto ovale, innalzò un tempietto che raffigurava le terme romane. Fece costruire, poi, un ampio terrapieno (anch’esso ovale) che circondò con un filare di tassi sagomati ad arco a richiamare un anfiteatro romano. Nelle vicinanze riprodusse i resti dei templi di Diana e di Giove Tonante. Di tutta questa opera, rimangono oggi il palazzo centrale, la foresteria, due serre di agrumi e la scuderia. La villa, che è sede di alcuni degli uffici comunali, ospita spesso iniziative culturali e concerti" Fonte APT Venezia
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massimomassarenti
Pantelleria e nota per la sua centralità nel Mar Mediterraneo, scalo intermedio tra Africa e Sicilia e caposaldo per il commercio col Levante, Pantelleria si caratterizza per la singolarità del suo paesaggio, nel quale agli elementi naturali (colate laviche a blocchi, cale e faraglioni) si aggiungono i manufatti creati dall'uomo: muri a secco, con la quadruplice funzione di spietrare il fondo, contenere il terreno, delimitare la proprietà fondiaria e proteggere dal vento; Giardini panteschi, costruzioni quasi sempre cilindriche in muratura di pietra lavica a secco con la duplice funzione di proteggere gli agrumi dal vento e di controllare gli effetti micro-climatici per un giusto apporto di acqua alla pianta, laddove l'isola ne è naturalmente sprovvista; dammusi, fabbricati rurali con spessi muri a secco, cubici, con tetti bianchi a cupola ed aperture ad arco a tutto sesto, atavici esempi di architettura bio-climatica.
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Maricetta
L’Antico Stabilimento Balneare di Mondello, costruito a palafitta sul mare, è stato progettato dall’architetto Rudolf Stualker (il lavoro era stato originariamente pensato per la città di Ostenda, in Belgio, ma venne spostato nella località di Mondello a causa della maggior bellezza del paesaggio di quest’ultima: obiettivamente, volete veramente mettere a paragone Mondello con Ostenda? Tsè!). L’edificio, unico nel suo genere, rappresenta una delle opere architettoniche in stile Art Nouveau più belle d’Europa. La realizzazione del progetto fu affidata all’impresa di Giovanni Rutelli, che riuscì a costruire un edificio resistente all’azione corrosiva dell’acqua e della salsedine, ultimando i lavori nel 1912. Lo Stabilimento Balneare di Mondello, fu inaugurato il 15 Luglio 1913. Tuttavia non tutti conoscono la triste storia che c’è dietro ai progetti di bonifica dell’area di Mondello, che vede protagonista l’ingegnere milanese Luigi Scaglia. Egli, giunto a Palermo nel 1906 per seguire la Targa Florio, si innamorò di Mondello, e vedendo in esso qualcosa di ben più importante dei primi stabilimenti balneari estivi costruiti in legno, presentò al Comune di Palermo i suoi progetti (linee tramviarie che avrebbero collegato la città a Mondello, una serie di villette, uno stabilimento balneare permanente), accompagnati da una nota di entusiasmo, nella quale si leggeva: «Il fine precipuo, o Signori, che si propone di raggiungere la Società che io ho l’onore di rappresentare, è quello di exploiter Mondello. Chi ha veduto una volta sola questo lembo di paradiso non può non chiedersi meravigliato come mai esso non sia il ritrovo quotidiano di quanti cercano nella visione del Bello ristoro e conforto. Nessun pittore ebbe mai nella sua tavolozza tanta varietà di verde quanto ne offre all’occhio estasiato l’immenso bosco di agrumi, di ulivi, di carrubbi che circonda, digradante al mare, il bel golfo turchino, specchiantesi in un cielo più turchino, chiuso tra il superbo monte Gallo e il nostro Pellegrino, sacro al poeta». Nonostante tutto, l’amministrazione comunale affidò lo sfruttamento della zona costiera alla società “Les Tramways de Palerme” (oggi è conosciuta come “Mondello Immobiliare Italo Belga S.A.” ed è concessionaria della spiaggia di Mondello). Per questo motivo, nel 1914, ultimati i lavori di questa società, e inaugurato lo Stabilimento Balneare, l’imprenditore Luigi Scaglia, probabilmente amareggiato dal voltafaccia del Comune di Palermo e dei suoi progetti andati in fumo, pone fine alla sua esistenza con il suicidio. (Tratto dal sito LaLaPa)
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