Risultato della ricerca: Ponti
IvoMarkes
della serie : riflessi sul Mincio......._a destra la centrale termoelettrica situata nel territorio di Ponti sul Mincio, tra Peschiera del Garda e Monzambano__hdr
riccardo.mantero
Dalla cima dell\'Empire State Building, sfidando la solita folla che spinge per affacciarsi e il vento freddo, mentre aspettavamo la notte per poter fotografare le luci di NY, il cielo si è infiammato con questo tramonto. Al solito ho cercato di ottenere il massimo livello di dettaglio e purtroppo so che FB non renderà giustizia, ma sulla pagina del mio portfolio o stampata è decisamente meglio. Si possono vedere i ponti di Verrazzano e Brooklin, la statua della libertà e molti altri particolari.
mmaino
Uno dei tanti ponti di Glasgow - Scatto con D7000 e il normalissimo 18 - 55 Nikkor
gabrielegiannetti
Ecco il secondo appuntamento dei 3 in programma, sempre scattato il 3 Gennaio ai 3 ponti. di questi scatti non sono completamente soddisfatto del cielo, l'applicazione dei filtri per far uscire le ombre dalle nuvole hanno accresciuto il rumore.
mauriziot
..., poco prima dell\'alba, con lo sfondo di Istanbul: una piccola moschea e in fondo, illuminato, un frammento di uno dei ponti che collega l\'Europa all\'Asia. Dal titolo, si intuisce che il giornale per terra è stato volutamente incluso nell\'immagine, determinandone un asse diagonale e non parallelo. Istanbul, maggio 2013
c.pedrielli.ph
1 dei 3 ponti zona entrata autostrada REGGIO EMILIA progettato da CALATRAVA
IvoMarkes
Il Mincio esce dal Lago di Garda presso Peschiera e prende a scorrere prima tra le colline moreniche del Garda fino a Valeggio sul Mincio poi nella Pianura Padana con un certo dislivello (da Peschiera a Goito 34 m in 28 km), bagnando lungo il suo corso inferiore la città di Mantova.dopo avere creato, attorno alla città, i tre laghi: Superiore, di Mezzo e Inferiore. A sud di Mantova, entra nel Po come affluente di sinistra presso Governolo, dove è regolato da alcune dighe per consentirne la navigazione. Tra le località attraversate dal fiume v'è da ricordare: Peschiera del Garda, Ponti sul Mincio, Salionze, Monzambano, Valeggio sul Mincio, Volta Mantovana, Goito, Marmirolo, Porto Mantovano, Rivalta sul Mincio, Grazie di Curtatone, Curtatone, Virgilio, Bagnolo San Vito e Roncoferraro. Presso il comune di Valeggio il fiume incontra l'edificio regolatore del Garda o diga di Salionze che regola il flusso del fiume, quindi attraversa Borghetto sul Mincio, dove esiste un canale artificiale costruito per deviare l’eccesso d’acqua del fiume in caso di piena.
PierPaoloMiglietta
Ponte Vittorio Emanuele I verso ponte Umberto I
IvoMarkes
Borghetto sul Mincio. La storia di Borghetto è quella di un punto di passaggio importante e di una zona di confine contesa da opposti eserciti. Il guado del Mincio era il più comodo e sicuro a sud del lago di Garda, e il fiume una barriera naturale, nei secoli, tra le terre del mantovano e quelle del veronese, in una zona di frontiera presa di mira da signorie ed eserciti che qui avevano i loro appetiti: i Gonzaga, gli Scaligeri, i Visconti, la Serenissima di Venezia, l´Austria, la Francia. Hanno plasmato questi luoghi anche le battaglie napoleoniche e, soprattutto, quelle risorgimentali: eppure, il verde serpente del Mincio che qui si snoda per le campagne, rivela un´Arcadia insospettabile, suscita rêveries senza fine. Il paesaggio è immobile, perenne, senza tempo e ci riporta al nostro bisogno di sorgenti, alle nostre fonti, come in ogni mito fluviale in cui acqua e sogni si confondono. Passeggiare a Borghetto di sera per vedere un tramonto sul Mincio, o quando la nebbia confonde i contorni delle case facendo affiorare solo i merli ghibellini, è come naufragare in un medioevo immaginario. Borghetto è solo questo pugno di case, un antico villaggio di mulini in completa simbiosi con il suo fiume. Un idillio fluviale, con i tre antichi mulini che sembrano nascere dall´acqua. Il Ponte Visconteo, straordinaria diga fortificata, costruita nel 1393 per volere di Gian Galeazzo Visconti, è stato definito un "check-point d´antico regime". Lungo 650 m. e largo 25, ultimato nel 1395, era raccordato al sovrastante Castello Scaligero da due alte cortine merlate e integrato in un complesso fortificato che si estendeva per circa 16 km. Il Castello dalla sommità della collina continua a dominare con le sue torri la valle del Mincio. Della sua parte più antica resta la torre Tonda, singolare costruzione risalente al XII sec., mentre il resto del complesso è databile al XIV sec. Era dotato tre ponti levatoi di cui solo uno si è conservato. Infine, dentro il borgo, la Chiesa di S. Marco Evangelista è la ricostruzione in stile neoclassico (1759) dell´antica pieve romanica dedicata a Santa Maria (sec. XI), di cui restano due pregevoli affreschi quattrocenteschi.