Risultato della ricerca: Mestieri
mariadb
Povere mamme ! Anche loro devono riassettare.
andrea_75
Alcune prove per provare la tecnica HDR...dato che pioveva si può sperimentare con la nikon..
fangel
Un omaggio all'amico Salvo pèr ricollegarmi al suo viaggio su temi del passato. Ormai la produzione di ogni cosa è delegata alle macchine, vecchi mestieri manuali ormai sono estinti, una volta venivano tramandati di generazione in generazione, ma la tecnologia avanza e certi mestieri manuali sono rimasti in pochi a saperli fare.
EmilioPaolo
La Cascata di San Valentino, a Sadali, è un gioiello naturale unico nel suo genere. Sadali è l’unico paese dell’entroterra Sardo che presenta una cascata all’interno del centro abitato. Secondo fonti storiche, nella prima metà del XX secolo, all’epoca era il solo caso in Europa. Alta circa 7 metri, la forza dell'acqua che vi scorre in passato era utilizzata per movimentare i mulini infatti, come potete vedere, accanto ad essa è stato costruito un mulino, che manco a farlo apposta la rende ancora più pittoresca e fiabesca. Il mulino è tutt'oggi visitabile, e vi sono conservati gli antichi attrezzi dei mestieri di un tempo. San Valentino, "su santu coiadori" (il santo che sposa), è il patrono di Sadali, che lo festeggia tre volte all'anno: oltre al 14 febbraio, anche l'8 maggio e il 6 ottobre. Davanti alla cascata è stata eretta la chiesa in suo onore. Dove viene devotamente custodito il simulacro di San Valentino. La leggenda vuole che un uomo anziano, che vagava portando con sé una statuina del santo, meravigliato dalla visione della cascata si fermò ad osservarla. E quando decise di riprendere il cammino, nonostante gli sforzi, non riuscì a smuovere la statua. Da quel momento gli abitanti del borgo custodirono devotamente il simulacro del Santo ed eressero la chiesa a lui dedicata. La suggestiva cascata, da tempi immemori, è meta di pellegrini, che oggi come in passato, vi si recano per chiedere la grazia di trovare l'anima gemella. Numerose coppie scelgono ancora oggi di trascorrere il giorno di San Valentino a Sadali per ammirarla, e per suggellare la loro unione, chiedendo la benedizione di San Valentino.
andrea_75
Alcune prove per provare la tecnica HDR...dato che pioveva si può sperimentare con la nikon..
Colombarinig
Il maniscalco è l\'artigiano che esercita l\'arte della mascalcia, ossia del pareggio e ferratura del cavallo e degli altri equini domestici (asino e mulo). L\'etimologia della parola è strettamente legata a quella di maresciallo (come dimostra anche la vecchia variante sininimica mariscalco), dalla radice mare (in inglese, giumenta) e dalla radice shall (dovere, responsabilità); interpretazioni più accreditate indicano l\'origine della parola inglese marshal dall\'antico germanico marah (cavallo) e schalh (servo), indicando quindi colui che si occupa/che è responsabile/che si prende cura dei cavalli, parola che poi si è diffusa in europa. Storicamente, l\'arte del maniscalco si sovrapponeva in parte a quella del fabbro; i ferri venivano infatti forgiati al momento, e su misura, secondo le necessità dei cavalli. Attualmente l\'ampia disponibilità commerciale di ferri di cavallo già pronti rende inutile il loro confezionamento, ma è comunque richiesta una certa competenza nella lavorazione del ferro per i necessari adattamenti che vengono attuati a freddo o a caldo con i tradizionali attrezzi del fabbro (fucina, incudine, mazza). L\'atto dell\'adattamento e dell\'applicazione del ferro non esaurisce il compito del maniscalco; infatti, un\'importante fase della ferratura è il pareggio, che consiste nell\'asportazione dell\'eccessiva crescita delle varie parti dello zoccolo rivolte verso il suolo (muraglia, fettone, suola, barre). Fonte Wikipedia
radiocom
Una volta il radiotecnico faceva le riparazioni anche a casa: arrivava con la sua cassetta dei ricambi e, solo se il guasto era grave, si portava l'apparecchio in laboratorio!!!
paul grinder
Quanti ricordi mi evoca la vecchia macchina per la battitura del grano. Il trattore attaccato che ansima e tossisce... la cinghia sulla puleggia che scricchiola, la macchina che vibra... e la semplice allegria della festa, la consapevolezza che anche per il prossimo anno ci sara' il pane. Lo scorrere piu' lieve di una vita a km zero. E mi assale la saudade.
petitti
Castello di Villafranca (VR) Rievocazione storica medioevale e in modo particolare del1300, non sono figuranti ma esperti, ognuno del proprio settore, di quell'epoca. Armaioli, calzolai, falegnami, fornai, sarti e altra infinità di mestieri.
ROJCH GIAN FRANCO
..Quest’arte è universalmente presente nella storia dell\'uomo e documentata da vecchi scritti, vari riferimenti vengono fatti anche nella Bibbia. Da noi qui in Sardegna questa attività artigiana è stata sempre complementare al lavoro principale del contadino,che, nei ritagli di tempo, si costruiva vari contenitori con il materiale che la natura donava. La materia prima utilizzata nell’arte dell’intreccio viene raccolta a mano nella vegetazione circostante costituita da piante e arbusti tipici del luogo: CANNA DI PALUDE, LENTISCHIO, GIUNCO, MIRTO, PALMA NANA, SALICE, ASFODELO, OLMO E RAFIA.