Risultato della ricerca: Larve
canadesevolante61
Nella parte anteriore sono visibili larve di trombidium, un ragnetto rosso parassita degli insetti.
Raffaella.Coreggioli
Libellula depressa (Linnaeus, 1758) Dimensioni: lunghezza: 40-48 mm, apertura alare 66-74 mm. Descrizione della specie: Ali anteriori e posteriori con macchia bruno-scura alla base. Specie dall' aspetto tozzo, inconfondibile, con addome largo, di colore azzurro nei maschi, giallastro nelle femmine e, in entrambi i sessi, con macchie laterali gialle. Il torace presenta due larghe bande ante-omerali. I maschi immaturi e le femmine hanno una colorazione uniforme giallo-bruno mentre i maschi maturi presentano addome con pruinosità  azzurro-blu. L'addome, in entrambi i sessi, è bordato di giallo. Questa decorazione tende, però, a scomparire con l'età . Le larve si sviluppano in acque stagnanti o debolmente correnti, preferendo i corsi d' acqua di piccole dimensioni, poco profondi e assolati. Distribuzione e habitat: Presente dalla pianura fino ai 1500 metri di quota (raramente si spinge oltre) In Italia è segnalata in tutte le regioni, predilige gli ambienti con acque ferme: pozze, stagni e anche abbeveratoi per animali. . Periodo di attività : Gli adulti sfarfallano a partire dalla fine di aprile e possono volare fino a oltre la metà  di settembre, ma sono più abbondanti in maggio e giugno.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Zerynthia polyxena ( Schiffermüller 1775) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 – 60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat:  Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività:  una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Zerynthia polyxena ( Schiffermuller 1775) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 -60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat: Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività : una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) Dimensioni:  L\'apertura alare va dai 6 ai 7,5 cm. Descrizione della specie:  La Pieride del biancospino è un lepidottero della famiglia Pieridae. è un lepidottero della famiglia Pieridae. Le nervature alari sono rilevate e marcatamente nere nei maschi; sono invece marroni nelle femmine (spesso di dimensioni maggiori dei maschi). Gli apici delle ali sono lievemente squamati, in particolar modo nelle femmine. Le ali tendono a diventare trasparenti via via che l\'età aumenta. Le nervature alla base delle ali, sia anteriori, sia posteriori, ricordano delle ali ridotte Gli adulti possono assumere grandi quantità di liquidi dal terreno umido Le uova si rinvengono tra giugno e luglio,in raggruppamenti posizionati sulla pagina superiore delle foglie. Le larve, sono rinvenibili tra luglio a maggio nell\'anno successivo, questi bruchi, gregari, trascorrono l\'inverno in uno spesso involucro serico. Sono grigi e pelosi, con un dorso nero contraddistinto da ampie linee bruno-rossicce. La pupa o crisalide è giallastra e succinta sulle piante ospiti. Distribuzione e habitat:  Si rinviene in luoghi fioriti di campagna, soprattutto in collina. Un tempo la si poteva notare anche in zone pianeggianti, ma negli ultimi decenni si è avuta una tendenza al progressivo ritiro verso zone di quota più elevata. Periodo di attività:  Gli adulti volano tra maggio e luglio.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Calopteryx virgo (Linnaeus, 1758) Dimensioni:  45-50 mm, apertura alare 48-72 mm. Descrizione della specie: il maschio è di colore blu con riflessi metallici verdi. Gli ultimi segmenti addominali, ventralmente, sono rosa chiaro. Si distingue dai maschi congeneri per le ali più larghe, arrotondate e quasi completamente blu-violacee. Le femmine, di colore verde metallico, hanno ali soffuse di bruno con pseudopterostigma biancastro, meno trasparenti rispetto alle femmine di Calpteryx splendens, e pseudopterostigma bianco. Le larve vivono esclusivamente in acque correnti, con una netta preferenza per quelle boschive di ridotte dimensioni, fresche o fredde, ombrose e ben ossigenate Distribuzione e habitat: C. virgo è una specie europea con i limiti della sua distribuzione nel nord della Finlandia e nel sud dell’Italia continentale. In Italia la specie è comune sopratutto nelle zone di bassa montagna, fino a 800 m di quota. E’ conosciuta di tutte le regioni con l’eccezione di Sardegna e Puglia. Per la Sicilia esistono solo antiche segnalazioni. Frequenta aree boschive, rogge, fontanili, ambienti freschi ed ombreggiati con acque correnti, pulite e ben ossigenate. Periodo di attività:  adulti da maggio ad ottobre Fonte web. Insetti - linnea.it
ROJCH GIAN FRANCO
..(Stagno di Molentargius - CA) Il fenicottero rosa si alimenta prevalentemente di piccoli invertebrati, quali crostacei e larve.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Sympetrum fonscolombii (Sélys, 1840) Dimensioni: lunghezza: 33-40 mm, apertura alare 60-70 mm. Descrizione della specie: una tra le specie più grandi di Sympetrum. Le nervature delle ali sono rosse, nei maschi maturi, e gialle negli immaturi e nelle femmine. Alla base delle ali posteriori è presente una macchia gialla-arancione più estesa rispetto alla congenere S. sanguineum ma meno di S. flaveolum. Il pterostigma è chiaro (giallo-marrone) orlato di nero, le zampe sono nere con striature gialle e gli occhi, caratteristici, con porzione inferiore grigio-azzurra. Nel maschio adulto la fronte è rossastra e l'addome rosso-mattone mentre gli individui immaturi e le femmine sono di color giallo-marrone. Queste ultime possono essere confuse con le femmine degli altri Sympetrum, in particolare S. flaveolum, ma la colorazione degli occhi e la forma della lamina vulvare, con larga incisione ad U, ne permettono il riconoscimento. Le larve si sviluppano in acque stagnanti, sia dolci che salmastre, spesso poco profonde e povere di vegetazione quali stagni, anche di recente formazione, cave allagate e lagune costiere Distribuzione e habitat: La specie è segnalata di tutte le regioni italiane, si rinviene fino a circa 1300 metri di altitudine. Periodo di attività: Può presentare due generazioni all’anno e pertanto compare dalla fine di marzo a novembre. In alcune aree mediterranee gli adulti si osservano tutto l'anno anche se raramente nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio. Fonte web. Insetti - linnea.it
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Coenonympha pamphilus ( Linnaeus 1758 ) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 14-18 Descrizione della specie: piccolo lepidottero dalle ali color giallo-camoscio brillante con bordature grigie marginali. Le ali anteriori presentano sopra un piccolo ocello cieco apicale, che inferiormente si ripete con pupilla e cerchiato di giallo. Le parti inferiori sono fulve anteriormente e con una linea postdiscale marcata; posteriormente, evidenziano marezzature chiare e fascia postdiscale biancastra. Sessi simili; aspetto inconfondibile per i colori delle ali e la disposizione degli ocelli. Maschio: colore arancio pallido con ampio marginale grigio nerastro. Macchia apicale rotonda nerastra nelle ali anteriori. Femmina: simile al maschio ma più grande e di colorazione generalmente più chiara Rovescio: ali anteriori di colore arancio chiaro con bordo marginale da grigio a bruno. Presente una macchia apicale ocellate nera, pupillata di bianco e contornata di giallastro. Posteriori grigie o brune con spazi postdiscali chiari di estensione variabile Bruco: svernante, ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi, vive nell\'erba, le larve della generazione di maggio/giugno possono maturare in estate, ma qualcuna iberna e completa l\'accrescimento in primavera. Ibernano tutti invece i bruchi della generazione tardo-estiva. Piante nutrici: Festuca pratensis, Poa annua, Poa nemoralis, Cynosurus cristatus, Nardus stricta, brachipodium sp Distribuzione e habitat: l’areale abbraccia l\'Europa, il Nordafrica e l\'Asia. Si trova in tutta l’Italia. vola per tutta l\'estate nei prati e nella brughiera, può arrivare fino a 2100 metri s.l.m. Periodo di attività: due generazioni annuali con sfarfallamento degli adulti in aprile-maggio e luglio agosto con una terza parziale in ottobre.
massimo.demedici
Larva di Arge rosae su rosa canina.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Melitaea didyma (Esper, 1779) Dimensioni: Apertura alare: 34 – 46 mm. Descrizione della specie: Farfalle con ali di colore ocra-arancio con disegni nerastri; le ali posteriori hanno grosse macchie submarginali scure. Il maschio è arancione vivace con disegni neri ben marcati. Macchie circolari marginali nere sulla parte inferiore delle ali posteriori. Macchie circolari o quadrate marginali nere, usualmente ben definite, sulla parte superiore. Parte superiore con macchie submarginali nere non collegate al bordo marginale nero. Il lato inferiore delle ali anteriori è arancione pallido con macchie nere, mentre quello delle ali posteriori è prevalentemente color crema con disegni neri e arancioni. Le antenne sono fortemente clavate. È molto variabile come colorazione anche se si riconosce per la presenza, nella parte inferiore delle ali, di una larga fascia arancione parallela al margine delle ali posteriori. Dimorfismo sessuale: le femmine sono in genere più grandi e più pallide. Stadi giovanili: le uova sono deposte in gruppi. Il bruco è ricoperto di spine ramificate, è bianco con linee nere e macchie arancioni sul dorso. Sverna allo stadio di piccolo bruco, spesso in gruppo, al riparo fornito da foglie o piante morte. Le larve mature riposano spesso sulla cima di steli d’erba che assieme alle pietre sono i siti favoriti per le crisalidi, quelle nate dall\'ultima generazione svernano; tra le loro piante ospiti la Plantago e la Veronica. Piante nutrici del bruco: Linaria spp., Plantago spp., Veronica spp., Digitalis spp., Stachys recta, Valeriana spp., Verbascum thapsus. Distribuzione: paleartica: diffusa in Europa, Nordafrica e Asia temperata. Distribuzione e habitat:  vive in tutta l’Italia ad eccezione della Sardegna ed è comune soprattutto in pianura e in collina, anche se può raggiungere i 2000 m di quota. Periodo di attività: due generazioni all’anno con sfarfallamento degli adulti in genere in maggio-giugno e agosto-settembre
Raffaella.Coreggioli
Melanargia russiae (Esper, 1783) Dimensioni: il maschio ha una apertura alare di 26-30 mm. Descrizione della specie: E' superficialmente simile alle altre specie del genere Melanargia, la differenza piùvistosa tra Melanargia galathea e Melanargia russiae è costituita dal disegno all'interno della cellula discoidale dell'ala anteriore che in M.galathea è interamente bianca, mentre in M.russiae è barrata a metà da un linea nera. La cosa è visibile sia sul diritto che sul rovescio. Esso sverna allo stadio larvale. Le larve si nutrono Brachypodium , Poa , Stipa pennata e Aegilops geniculata . Distribuzione e habitat: popolazioni sparse in Spagna, Portogallo, Francia sud-orientale, Russia meridionale, Caucaso e Siberia occidentale, in Italia è molto locale in Appennino, Lazio e sud di Puglia e Lucania; in Sicilia, spesso di grandi dimensioni. Questa specie vola a 1000-1600m in luoghi erbosi di montagna, anche se soprattutto nel mese di luglio in luoghi rocciosi. Periodo di attività : una generazione all'anno. Gli adulti volano da giugno ad agosto, Luogo di ritrovamento: Lago di Rascino
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Ephemera danica (MÜLLER, 1764) Dimensioni:  apertura alare mediamente sui 12 mm. Descrizione della specie: L\'ordine degli Efemerotteri o Effimere comprende insetti arcaici, conosciuti già dai tempi antichi per la brevità della loro vita allo stato di adulti, da cui il nome di Ephemeroptera (dal greco ephemeros=che vive un giorno). Gli adulti sono terrestri, ma le forme larvali e ninfali, la cui vita può durare fini a tre anni, sono acquatiche L\'insetto adulto è caratterizzato da brevi antenne filiformi, apparato boccale atrofizzato, ali posteriori ridotte e un lungo addome terminante con due o tre filamenti composti da numerosi articoli. A riposo, le ali sono mantenute in posizione verticale cioè non possono essere ripiegate sul corpo. Le larve e ninfe sono dotate di un apparato boccale ben sviluppato, di tipo masticatore, frequentano le acque dolci correnti e stagnanti. Lo stato adulto è preceduto da uno stadio di \"subimmagine\" alato.Gli adulti non vivono più di qualche ora, il tempo di compiere il volo nuziale, preceduto da danze aeree per i maschi e seguito immediatamente dalla deposizione della femmina, che lascia cadere le uova sulla superficie dell\'acqua. L\'accoppiamento avviene in aria, anche se gli insetti accoppiati spesso cadono sul terreno o in acqua. La femmina muore subito dopo la deposizione, ma è comunque sopravvissuta più a lungo del maschio. Nel corso della loro vita gli adulti non assorbono alcun cibo e il loro apparato digerente è trasformato in un organo aerostatico. Le larve e le ninfe, invece, si nutrono soprattutto di particelle vegetali, alghe microscopiche o detrito. Questi insetti sono inoffensivi e offrono un abbondante nutrimento ai pesci e ad altri animali acquatici. Infatti la comparsa delle Effimere è stagionale e pesci ed uccelli sono in grado di compiere previsioni sulla loro comparsa e di prepararsi ad un lauto banchetto offerto loro da questi insetti. Distribuzione e habitat: frequentano le acque dolci correnti e stagnanti. In Europa sono presenti 14 famiglie (su 19 distribuite in tutto il globo, eccetto che in Artide e in Antartide) suddivise in circa 200 specie, di cui 80 vivono in Italia. Periodo di attività:  Negli Stati Uniti gli Ephemeroptera prendono il nome di Mayfly, ovvero letteralmente \"mosche di maggio\" (nonostante sfarfallino anche in altri periodi).
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Coenonympha pamphilus ( Linnaeus 1758 ) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 14-18 Descrizione della specie: piccolo lepidottero dalle ali color giallo-camoscio brillante con bordature grigie marginali. Le ali anteriori presentano sopra un piccolo ocello cieco apicale, che inferiormente si ripete con pupilla e cerchiato di giallo. Le parti inferiori sono fulve anteriormente e con una linea postdiscale marcata; posteriormente, evidenziano marezzature chiare e fascia postdiscale biancastra. Sessi simili; aspetto inconfondibile per i colori delle ali e la disposizione degli ocelli. Maschio: colore arancio pallido con ampio marginale grigio nerastro. Macchia apicale rotonda nerastra nelle ali anteriori. Femmina: simile al maschio ma più grande e di colorazione generalmente più chiara Rovescio: ali anteriori di colore arancio chiaro con bordo marginale da grigio a bruno. Presente una macchia apicale ocellate nera, pupillata di bianco e contornata di giallastro. Posteriori grigie o brune con spazi postdiscali chiari di estensione variabile Bruco: svernante, ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi, vive nell\'erba, le larve della generazione di maggio/giugno possono maturare in estate, ma qualcuna iberna e completa l\'accrescimento in primavera. Ibernano tutti invece i bruchi della generazione tardo-estiva. Piante nutrici: Festuca pratensis, Poa annua, Poa nemoralis, Cynosurus cristatus, Nardus stricta, brachipodium sp Distribuzione e habitat: L\' areale abbraccia l\'Europa, il Nordafrica e l\'Asia. Si trova in tutta l\' Italia. vola per tutta l\'estate nei prati e nella brughiera, può arrivare fino a 2100 metri s.l.m. Periodo di attività due generazioni annuali con sfarfallamento degli adulti in aprile-maggio e luglio agosto con una terza parziale in ottobre.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Coenonympha pamphilus ( Linnaeus 1758 ) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 14-18 Descrizione della specie: piccolo lepidottero dalle ali color giallo-camoscio brillante con bordature grigie marginali. Le ali anteriori presentano sopra un piccolo ocello cieco apicale, che inferiormente si ripete con pupilla e cerchiato di giallo. Le parti inferiori sono fulve anteriormente e con una linea postdiscale marcata; posteriormente, evidenziano marezzature chiare e fascia postdiscale biancastra. Sessi simili; aspetto inconfondibile per i colori delle ali e la disposizione degli ocelli. Maschio: colore arancio pallido con ampio marginale grigio nerastro. Macchia apicale rotonda nerastra nelle ali anteriori. Femmina: simile al maschio ma più grande e di colorazione generalmente più chiara Rovescio: ali anteriori di colore arancio chiaro con bordo marginale da grigio a bruno. Presente una macchia apicale ocellate nera, pupillata di bianco e contornata di giallastro. Posteriori grigie o brune con spazi postdiscali chiari di estensione variabile Bruco: svernante, ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi, vive nell\'erba, le larve della generazione di maggio/giugno possono maturare in estate, ma qualcuna iberna e completa l\'accrescimento in primavera. Ibernano tutti invece i bruchi della generazione tardo-estiva. Piante nutrici: Festuca pratensis, Poa annua, Poa nemoralis, Cynosurus cristatus, Nardus stricta, brachipodium sp Distribuzione e habitat:  l’areale abbraccia l\'Europa, il Nordafrica e l\'Asia. Si trova in tutta l’Italia. vola per tutta l\'estate nei prati e nella brughiera, può arrivare fino a 2100 metri s.l.m. Periodo di attività:  due generazioni annuali con sfarfallamento degli adulti in aprile-maggio e luglio agosto con una terza parziale in ottobre.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Coenonympha pamphilus ( Linnaeus 1758 ) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 14-18 Descrizione della specie: piccolo lepidottero dalle ali color giallo-camoscio brillante con bordature grigie marginali. Le ali anteriori presentano sopra un piccolo ocello cieco apicale, che inferiormente si ripete con pupilla e cerchiato di giallo. Le parti inferiori sono fulve anteriormente e con una linea postdiscale marcata; posteriormente, evidenziano marezzature chiare e fascia postdiscale biancastra. Sessi simili; aspetto inconfondibile per i colori delle ali e la disposizione degli ocelli. Maschio: colore arancio pallido con ampio marginale grigio nerastro. Macchia apicale rotonda nerastra nelle ali anteriori. Femmina: simile al maschio ma più grande e di colorazione generalmente più chiara Rovescio: ali anteriori di colore arancio chiaro con bordo marginale da grigio a bruno. Presente una macchia apicale ocellate nera, pupillata di bianco e contornata di giallastro. Posteriori grigie o brune con spazi postdiscali chiari di estensione variabile Bruco: svernante, ha tegumento verde su cui spicca una linea medio-dorsale verde scura e una banda biancastra a livello degli stigmi, vive nell\'erba, le larve della generazione di maggio/giugno possono maturare in estate, ma qualcuna iberna e completa l\'accrescimento in primavera. Ibernano tutti invece i bruchi della generazione tardo-estiva. Piante nutrici: Festuca pratensis, Poa annua, Poa nemoralis, Cynosurus cristatus, Nardus stricta, brachipodium sp Distribuzione e habitat:  l’areale abbraccia l\'Europa, il Nordafrica e l\'Asia. Si trova in tutta l’Italia. vola per tutta l\'estate nei prati e nella brughiera, può arrivare fino a 2100 metri s.l.m. Periodo di attività:  due generazioni annuali con sfarfallamento degli adulti in aprile-maggio e luglio agosto con una terza parziale in ottobre.
massi59shot
Rampichino comune -Treecreeper Questo uccellino si mimetizza perfettamente sui tronchi che assiduamente perlustra in cerca di piccole larve, ragni e insetti vari. velocissimo ispeziona ogni porzione di corteccia del pino, la rimuove in questo caso e se l'istinto non l'ha fregato si mangia quello che si celava sotto.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) Dimensioni: L\'apertura alare va dai 6 ai 7,5 cm. Descrizione della specie: La Pieride del biancospino è un lepidottero della famiglia Pieridae. è un lepidottero della famiglia Pieridae. Le nervature alari sono rilevate e marcatamente nere nei maschi; sono invece marroni nelle femmine (spesso di dimensioni maggiori dei maschi). Gli apici delle ali sono lievemente squamati, in particolar modo nelle femmine. Le ali tendono a diventare trasparenti via via che l\'età aumenta. Le nervature alla base delle ali, sia anteriori, sia posteriori, ricordano delle ali ridotte Gli adulti possono assumere grandi quantità di liquidi dal terreno umido Le uova si rinvengono tra giugno e luglio,in raggruppamenti posizionati sulla pagina superiore delle foglie. Le larve, sono rinvenibili tra luglio a maggio nell\'anno successivo, questi bruchi, gregari, trascorrono l\'inverno in uno spesso involucro serico. Sono grigi e pelosi, con un dorso nero contraddistinto da ampie linee bruno-rossicce. La pupa o crisalide è giallastra e succinta sulle piante ospiti. Distribuzione e habitat: Si rinviene in luoghi fioriti di campagna, soprattutto in collina. Un tempo la si poteva notare anche in zone pianeggianti, ma negli ultimi decenni si è avuta una tendenza al progressivo ritiro verso zone di quota più elevata. Periodo di attività: Gli adulti volano tra maggio e luglio.
Raffaella.Coreggioli
Qui la versione HR http://postimg.org/image/bisqwhszv/full/ Nome scientifico:  Libellula quadrimaculata (Linnaeus , 1758) Nome comune:  Libellula quadrimacchiata Dimensioni:  40-50 mm, apertura alare 70-85 mm Descrizione della specie: il suo nome deriva dalle quattro macchie nere che ne decorano le ali. E’ una libellula detta “assalitrice” poiché non caccia in volo (come la maggior parte degli odonati) ma cattura le prede appostandosi tra i sassi e la vegetazione.  Il maschio è considerato altamente aggressivo e difende il suo territorio da incursioni di altri maschi della specie, mentre pattuglia dagli intrusi intorno ai margini di pozze e laghetti, si posa spesso su posatoi importanti dove fa ritorno spesso. Entrambi i sessi sono volantini prolifici e l\'accoppiamento avviene in aria, piuttosto che su posatoi o tra la vegetazione.  La femmina depone le uova sulla vegetazione galleggiante, dalle uova, che vengono lasciate cadere in acqua, nascono, dopo 2-3 settimane le larve che hanno uno sviluppo abbastanza lento infatti, soltanto dopo aver svernato due volte, si trasformano in individui adulti. Le larve hanno un ciclo di sviluppo due anni.  Gli adulti si nutrono prevalentemente di zanzare e moscerini , mentre le larve si nutrono principalmente di altre larve di insetti acquatici e girini. Distribuzione e habitat:  E’ presente in gran parte delle regioni Italiane. Mancano segnalazioni per il Molise, la Puglia, la Calabria e la Sardegna Si rinviene dalla pianura sino ad oltre 2000 metri di altitudine, vive principalmente in stagni, paludi, torbiere, pozze e fiumi con acque lente Periodo di attività:  gli adulti sfarfallano a partire dalla fine di aprile ed il periodo di volo si prolunga fino alla metà di settembre, ma sono più abbondanti all’inizio dell’estate. Fonte web: Insetti - linnea.it http://www.odonata.it/ wikipedia