gbphoto
....oramai è un appuntamento fisso, sancisce l'inizio della primavera, ciglio di strada di campagna, loro sono sempre li, sempre di più, anche in questa, per la mia anima cupa primavera, loro portano il loro contributo di vita, di colore, memento vitae.
gbphoto
il titolo racconta la foto: quello che vedete è uno stato d'animo, nei colori, nella violenza, nelle flebili luci di un lontano, chissà se raggiungibile, orizzonte, un tramonto, preludio di notte, notte fredda, solitaria, della solitudine del granello di sabbia, immerso in altri milioni eppure solo, ineluttabilmente solo.
Paolo Tomberli
Volevo modelli forti che fossero espressivi, che fossero più vecchi, che avessero qualcosa di diverso. Tutti hanno portato una certa energia alle riprese e volevo vedere come ci sentiamo a nostro agio nella nostra pelle.
ashbydelazouch
....un groviglio di cime e catene, su una banchina da qualche parte....a volte ci danno sicurezza, ci consentono di rimanere vincolati a qualcosa di più stabile e fermo...ma a volte rappresentano un qualcosa di insopportabile che ci trattiene quando vorremmo navigare lontano...a volte sono solo vecchie catene arrugginite difficili da rimuovere, a volte possono essere delle cime fragili non legate a nulla...ma nel groviglio è tutto più difficile....
Paolo Tomberli
Cosa resta dopo tre anni di pandemia? Il normale contagio è chiaro, il “convivere” è divenuto una realtà e molti hanno perso l’abitudine all’atto dell’isolamento. Forse un “occasione mancata” per alcuni ricercatori, anche se altri vedono ancora dei miglioramenti.
pierdimi
Controllo all'ingresso del padiglione USA - EXPO 2015
raffaele corte
Dalla serie "WALL&WINDOW"
Paolo Tomberli
Una galleria, sospesa in mezzo all’autostrada, nelle tappe di un viaggio ancestrale. Forse non si fa in tempo ad avere paura. La nostra realtà è la nostra passione e la nostra passione è la nostra storia. Il resto è l’autodisciplina dell’arte.
Marco_Gabbuggiani
MAI COSI' VICINO! Ero a passeggio per i bei porticati di Rubiera in attesa di entrare al Ristorante Arnaldo Clinica Gastronomica ed ho visto una ragazza appoggiare un bouquet di mimosa su quella panchina ed andarsene. Un gesto sul momento inspiegabile ma poi ne ho subito realizzato il significato: quella panchina rossa (inaugurata ieri) era dedicata alla povera Tiziana Olivieri madre felice di un bimbo di un anno che proprio qui a Rubiera fu uccisa dal compagno. Mi ha colpito la cosa perchè non mi sono mai sentito tanto vicino a tragedie del genere, fino ad oggi vissute con commozione ma anche asetticamente attraverso uno schermo tv. L'essere lì... mi ha fatto comprendere perfettamente come possa essere ancora vivo il dolore di tutto il paese nonostante siano passati 11 anni. Sono andato a cena con il magone al pensiero verso la povera Titty e a quell'uomo che tra 9 anni (ma probabilmente anche prima, data la condanna a 20) lui... se ne tornerà libero di ricostruirsi una vita! Davvero un "aperitivo" a cui avrei rinunciato volentieri!