Sabato pomeriggio mi sono perso...a Recanati.
Vagando per le vie del centro, con la macchina fotografica al polso scattavo foto,nell'aria tiepida, luce bassa, tardo pomeriggio. La mente rallentata non presa dai problemi mi lasciava sentire il presente, le voci ed i suoni e le presenze intorno a me.
Ad un tratto di fronte al liceo Leopardi, ho visto in lontananza un uomo, appoggiato alla ringhiera che al di là del chiostro, si affaccia al mare ed al monte Conero.
Quella figura, di spalle mi ha colpito, percepivo la sua aurea di tristezza e di malinconia, così appoggiato a vagare...
Ho scattato delle foto da dietro, c'era vento e lui nn mi ha sentito. Poi mi sono affiancato ed ho scattato alcune foto al paesaggio. Lui mi ha guardato ma io no...sapevo di averlo usato e non volevo reggere il suo sguardo.
Sono tornato sui miei passi, lui dietro, io ho continuato a scattare nel chiostro.
Mi ha superato infine, era claudicante.
Si è voltato è tornato verso me e mi ha guardato negli occhi.
Consapevoli, ci siamo osservati senza espressioni, non servivano.
Infilo la macchina fotografica nella tracolla...ritorno nei miei pensieri.
Grande B/N!!!! ben realizzato. Mi ricordo perfettamente questo luogo. Fotografai mia moglie e mio figlio, di spalle, come hai fatto tu, in controluce. Ma la tua foto è più, più........ Saluti Luigi