Alta Val Formazza - Riale-rif.Somma Lombardo-lago Gemelli di Mi piace

ALTA VAL FORMAZZA – RIALE-LAGO GEMELLI DI BAHN venerdi’ 20/8/2021 Nonostante mi trovassi completamente fuori forma fisica, si tratta, per la prima volta in vita mia, della mia prima escursione della stagione, principalmente per due motivi: un infortunio serio ma non grave per fortuna alla caviglia destra con circa 2 mesi di sosta forzata ed il maltempo che ha caratterizzato questa specie d’estate 2021 evitando anche i periodi dei week end troppo affollati per i miei gusti e facilitato dall’essere in pensione. Ho scelto di percorrere, con grande fatica ma senza pericoli oggettivi, questo itinerario mediamente impegnativo per due motivi: uno che era da tempo che avevo nel mirino questo splendido laghetto incastonato da guglie rocciose e molto panoramico posto dal lato sinistro del Lago dei Sabbioni e che mi mancava per chiudere quasi completamente (mi manca soltanto la salita al Monte Giove un bel panoramico 3000 metri dominante la Val Formazza) il cerchio delle mie escursioni in valle; e l’altro motivo che, come capita spesso, occorreva percorrere, pena il rischio elevato di scivolare od essere travolto da eventuali scariche (neve o massi), il tratto piu’ impegnativo che si trova appena sopra il rif. Somma Lombardo a precipizio sul Lago del Sabbione nel periodo piu’ asciutto evitando appunto la presenza di neve e/o ghiaccio essendo anche in ombra sovrastato dal Corno di Bahn. Come il solito zaino pieno con provviste di cibo e liquidi con apparecchiatura fotografica: nikon d810 + nikon 16/35 f4 e tamron 24/70 lasciando, purtroppo, a casa il macro sigma 105. Purtroppo, in quanto non immaginavo che, a causa della strana estate meteorologica, avrei trovato distese di bei fiori di solito presenti non oltre il mese di luglio fino ai 2700m di altezza, tranne le stelle alpine. Partenza dal parcheggio a pagamento di Riale 1750m h 7,00 ed arrivo al laghetto Gemelli di Bahn 2650m h 11,00 compreso della mia particolare lentezza nel percorrere la salita e le soste dovute anche agli scatti effettuati. L'itinerario parte dal Rifugio Somma sul sentiero G37 che conduce al Lago gemelli di Ban ( 50 minuti) e che dal 2020 culmina ufficialmente al Passo del Vannino . Dal Rifugio il sentiero è dapprima ben tracciato e sale fino alla cava di pietra con piccoli ometti e segni bianco/rossi. Superata la vecchia cava da cui si estraeva il materiale di costruzione della diga Sabbioni ci si affaccia sulla vallata glaciale da cui si scorge il lago dei Gemelli di Ban e un bellissimo panorama sul Lago Sabbioni e le sue cime. Da qui si domina anche il vallone dove si sviluppava l'ormai esausto ghiacciaio dei Gemelli di Ban, e sul quale oggi passa la traccia del sentiero G37 fino al Pizzo del Costone e le Guglie del Lebendun. Dal colle la traccia  scende ripida ed è  visibile a tratti ( attenzione ai nevai presenti spesso anche fino ad agosto inoltrato che possono far perdere l'orientamento!) segnalata qua e la da ometti di pietra e bolli bianchi. In maniera abbastanza agevole in meno di un'ora si accede al Lago Gemelli di Ban. Il lago, spesso ghiacciato e pieno di neve anche ad agosto, è già meta di grande interesse paesaggistico. Arrivati al Rifugio Somma (da Morasco circa 2,30 h - segnavia G00+G39+G37), a pochi metri dalla struttura, un cartello segna il proseguimento del sentiero G37 che sale lieve alle spalle del rifugio in direzione Sud-Sud/Est. Superato il traverso sotto il corno di Ban (attenzione in caso di neve) il sentiero sale a zig-zag su sentiero evidente costeggiando la grande cava del Sabbione dove negli anni 50' gli operai hanno estratto il materiale per realizzare la grande diga del Sabbione. In meno di 30 minuti si giunge al piccolo passo da cui si domina gran parte del percorso che affronteremo, prima di perdere nuovamente quota verso il Lago Gemelli di Ban.  L'ambiente si fa aspro al cospetto delle cime di Ban e delle aguzze punte del gruppo dei Gemelli di Ban. Il sentiero scende verso il lago dei Gemelli di Ban e lo aggira sulla destra verso Ovest. Da qui il sentiero riprende a salire sulle morene dell'ormai defunto ghiacciaio dei Gemelli di Ban.

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