La chiesa della moltiplicazione dei pani e dei pesci fa riferimento all’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci compiuta da Gesù sulle rive del lago di Tiberiade (cfr. Giovanni 6,1-15).
Il luogo è attestato dal diario della pellegrina Egeria (380 ca.), che parla di
« … un prato coperto d’erbe che ha abbastanza fieno e molti palmizi; accanto a questi vi sono le sette fontane ciascuna delle quali manda acqua in abbondanza; fu in questo campo che il Signore saziò il popolo con cinque pani e due pesci. Veramente la pietra sopra la quale il Signore pose il pane è stata ridotta ad altare, dalla quale pietra i pellegrini staccano pezzetti che usano con giovamento della loro salute. Presso le pareti di questa chiesa passa la strada pubblica… »
Gli scavi archeologici hanno confermato la descrizione di Egeria; gli scavi compiuti nel 1932 hanno portato alla luce le fondazioni di una chiesa bizantina a tre navate; quelli del 1936 i resti di un edificio sacro più piccolo e più antico (databile del IV secolo). Sopra questo piccolo edificio fu costruita la basilica d’epoca bizantina, con uno stupendo pavimento in mosaico ancora oggi visibile; essa fu distrutta, come la maggior parte delle chiese cristiane di Palestina, con l’invasione persiana del 614.
La chiesa attuale è di recente costruzione (XX secolo), e oltre al mosaico antico, conserva anche la pietra di cui parla Egeria sotto l’altare attuale. Essa è di proprietà dei monaci benedettini tedeschi
Molto significativa questa immagine e piena di contenuto emotivo. Un bel punto di ripresa e momento di luce valorizzano questa bella immagine. Tutto merito tuo nel realizzarla. 5 sterne meritate. Molto bella e esauriente la didascalia. Bravissimo. Complimenti! Un carissimo saluto, Renzo.
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Tabgha - Santuario della moltiplicazione dei pani e dei pesci